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Le FAQ del portfolio delle competenze
a cura della Direzione Generale per gli Ordinamenti scolastici
Riproduzione - stampa - costi - oneri di servizio                                                              

19. In che momento della propria attività di servizio gli insegnanti procedono alla compilazione del portfolio?
La diversa organizzazione dell'orario di servizio del personale docente dei tre settori scolastici interessati comporta una diversa articolazione della risposta (e della messa in atto dell'attività di compilazione). Fatta salva una diversa programmazione degli interventi, è possibile prevedere per gli insegnanti della scuola secondaria di I grado che la compilazione (raccolta di documentazione, registrazione delle osservazioni, ecc.) avvenga durante i consigli di classe mensili; per i docenti della scuola primaria la compilazione può avvenire durante le ore di programmazione settimanale; per i docenti della scuola dell'infanzia, infine, la compilazione può essere effettuata durante le attività funzionali all'insegnamento deliberate dal collegio dei docenti.

20. Secondo quali modalità e tempi si può prevedere la collaborazione delle famiglie per la compilazione del portfolio?
Va ricordato, innanzitutto, in cosa consiste la collaborazione da parte delle famiglie. La circolare n. 84 precisa, in proposito, che, esse rilasciano annotazioni e osservazioni su prodotti e materiali significativi realizzati dai propri figli soprattutto in ambito non scolastico; osservano "modalità d'apprendimento e caratteristiche originali manifestate" dai propri figli anche in altri contesti; indicano lavori ed elaborati esemplificativi delle capacità e aspirazioni dei propri figli; formulano proposte di orientamento per le scelte dei propri figli.
Per quanto riguarda la modalità concreta di attuazione di questa collaborazione, è prioritario informare in assemblea di classe e/o per iscritto tutte le famiglie di questa opportunità offerta dall'introduzione del portfolio. I momenti di incontro individuale per raccogliere osservazioni, annotazioni e indicazioni sulle esperienze dei figli possono essere attuati in occasione delle assemblee di classe, oppure nei colloqui individuali con gli insegnanti programmati dalla scuola o con altra modalità autonomamente deliberata dalle scuole.

22. Sul giornale dell'insegnante, a tutt'oggi, vengono registrati giudizi, voti di verifica/compiti in classe e osservazioni sistematiche sugli alunni. Le apposite sezioni devono ancora essere compilate o basta il portfolio?
Il portfolio delle competenze è uno strumento individuale, mentre il giornale dell'insegnante raccoglie dati complessivi per tutti gli alunni e documenta l'attività programmatoria, didattica e valutativa del docente. I due strumenti sono tra di loro complementari. Pertanto, accanto al portfolio continua a vivere anche il giornale dell'insegnante dal quale possono essere tratti utili elementi di osservazione sui processi di apprendimento di ciascun alunno.

23. Per questo anno scolastico la circolare 84 consente una certa flessibilità di adattamento del portfolio da parte delle istituzioni scolastiche. Il documento di valutazione, in quanto parte integrante del portfolio, può anch'esso essere adattato rispetto al modello ministeriale?
La possibilità di adattamento riguarda il portfolio, soprattutto per quelle parti mai trattate dal ministero in precedenza e che comportano un impiego immediato. Il documento di valutazione, invece, non ha un impiego operativo immediato, tanto da consentire una sua opportuna predisposizione, sulla base dei modelli obbligatori e prestrutturati allegati alla circolare medesima.
Pertanto, non c'è, in linea di massima, una ragione per derogare dai vincoli posti dalla disposizione, soprattutto per quanto riguardo gli elementi strutturali fondamentali.
Ma i vincoli non sono assoluti, a cominciare, ad esempio, dalla predisposizione grafica del modello (spazi, pagine, ecc.). Possibili adattamenti possono riguardare, ad esempio, la scansione temporale della valutazione (trimestre, anziché quadrimestre) e la quantità delle attività/insegnamenti opzionali (oltre il minimo di tre come riportato nel modello).
È bene ricordare, ad ogni modo, che l'adattamento consentito del portfolio deve avvenire "nel rispetto dei principi e delle finalità che caratterizzano l'impiego del Portfolio" stesso.

25. La prima parte della modulistica, obbligatoria e a struttura predefinita non modificabile, viene stampata dal Poligrafico dello Stato o è a cura delle singole scuole?
Pur configurandosi quasi come modulistica ministeriale, in effetti anche le parti obbligatorie e a struttura predefinita e non modificabile sono soggette ad interventi "personalizzati" da parte delle istituzioni scolastiche, statali e paritarie. Ad esempio, lo stesso documento di valutazione ha spazi aperti per inserire indicatori di apprendimento (analiticamente individuati o raccolti in macroindicatori) in base alla scelte programmatorie delle scuole.
Nella stessa struttura di tale documento possono essere variate le quantità di attività e insegnamenti opzionali in base all'offerta formativa di ciascuna scuola. Altre modifiche possono essere apportate alla parte grafica del documento e degli altri atti a struttura predefinita non modificabile.
È insomma la parte hard che va assicurata, mentre le parti soft sono rimesse alla autonoma determinazione delle scuole. Per questa ragione saranno le scuole a curare la definizione e la stampa dei portfoli e degli annessi documenti "non modificabili".

30. Desideriamo sapere se le parti obbligatorie del portfolio: pagina iniziale, documento di valutazione, tabelle per la valutazione periodica, attestato saranno inviate dal Ministero alla scuola oppure se ogni singola scuola deve provvedere in proprio.
In questo caso è possibile avere il documento in formato Word?

Si veda in proposito la FAQ n. 25.
Sul sito del ministero, seguendo il percorso http://www.istruzione.it/normativa/2005/cm84_05.shtml si perviene al testo della circolare n. 84 che riporta sulla destra in alto la dicitura Allegati che rinvia alla parola "Modulistica" in calce al testo della circolare. Digitando sulla parola "modulistica", se ne ottiene l'intera documentazione in word.
La versione in word è stata volutamente predisposta per consentire gli adattamenti ritenuti opportuni dalle scuole. La versione in pdf non lo avrebbe consentito.

33. Gli insegnanti possono preparare una scheda, con domande a risposta multipla e/o risposte aperte, da consegnare a casa ai genitori per poi inserirla nel portfolio?
Si presume che lo strumento proposto si riferisca innanzitutto alla sezione C (parti consigliate) della modulistica del Portfolio, allegata alla circolare n. 84, al fine di raccogliere elementi utili per la presentazione dell'alunno. È certamente possibile utilizzare schede siffatte, ponendo tuttavia molta attenzione nella eventuale rilevazione di dati sensibili e giudiziari, attinenti cioè ad aspetti razziali, religiosi, etnici, sanitari, a convinzioni politiche, sindacali, filosofiche. Se, inoltre, la rilevazione intende acquisire anche notizie utili circa le modalità di collaborazione delle famiglie al processo educativo dell'alunno (sezione B), sarà opportuno che le domande riguardino attività ed esperienze vissute dall'alunno in ambito non scolastico, nonché aspetti originali personali dell'alunno anche relativi alla vita scolastica, alla positività/negatività della sua relazione personale con il mondo scolastico in cui è inserito. Questa ultima rilevazione è opportuno che venga anche integrata da colloqui diretti con le famiglie

43. Nel contratto di lavoro degli insegnanti non è previsto nulla sugli impegni relativi alla compilazione del portfolio e non mi risulta che vi sia stata una apposita trattativa contrattuale sull'argomento. Perché dovremmo farci carico di questo impegno lavorativo aggiuntivo?
Si potrebbe rispondere che il portfolio è obbligatorio e che l'adempimento è dovuto in forza della disposizione prescrittiva, ma ci sembrerebbe un modo formale, anche se pienamente legittimo, per eludere il problema che ha anche natura contrattuale. A dir la verità, relativamente agli obblighi di servizio degli insegnanti, è proprio il CCNL 2002-2005 che contiene la risposta alla domanda. L'art. 27 (attività funzionali all'insegnamento) recita infatti: L'attività funzionale all'insegnamento è costituita da ogni impegno inerente alla funzione docente previsto dai diversi ordinamenti scolastici. Essa comprende tutte le attività, anche a carattere collegiale, di programmazione, progettazione, ricerca, valutazione, documentazione, aggiornamento e formazione, compresa la preparazione dei lavori degli organi collegiali, la partecipazione alle riunioni e l'attuazione delle delibere adottate dai predetti organi.

55. L'accresciuto carico di lavoro dei docenti dell'equipe pedagogica indispensabile per la corretta e puntuale compilazione del portfolio in che misura sarà retribuito e con quali fondi? Forse con quelli del fondo d'istituto a danno, quindi, dell'attività progettuale della scuola?
Soltanto la sede contrattuale può dare risposta a questo problema che potrebbe dimostrarsi, alla verifica dei fatti, effettivamente fondato. Attualmente non ci sono parametri che possano oggettivamente avvalorare il timore espresso nel quesito, ma, in via presuntiva, si può ritenere che la corretta e puntuale compilazione del portfolio possa comportare effettivamente carichi aggiuntivi di lavoro. Le uniche risorse specifiche a disposizione per compensare oneri aggiuntivi sono quelle stanziate, ma non utilizzate per mancata conclusione della trattativa contrattuale, per l'esercizio della funzione tutoriale, in quanto tra le attività da assegnare al docente tutor vi è anche quella della cura della documentazione. In ogni modo la sede della contrattazione nazionale è l'unica deputata a sciogliere il nodo. La contrattazione integrativa di istituto, se dovesse essere attivata, a nostro parere dovrebbe avere funzione transitoria e, soprattutto, sostenuta dal preventivo consenso del collegio docenti chiamato a individuare un ordine di priorità per le attività da finanziare con il fondo di istituto.

70. Sono un'insegnante che, impegnata nell'elaborazione e nella compilazione del portfolio, vi ha dedicato durante lo scorso anno scolastico molte ore di lavoro a scuola e a casa. Nessun riconoscimento è stato dato per il passato e ancora oggi nessuna norma contrattuale dispone il pagamento di questo lavoro straordinario, effetto della riforma. Perché? Quella dell'insegnante è una professione o una missione di volontariato?
Nei prossimi giorni si svolgerà, su richiesta sindacale, un apposito incontro presso il ministero dell'Istruzione, avente per oggetto esclusivo il portfolio.
Si può presumere che, nell'occasione, sarà affrontato anche il problema sollevato dal quesito e che, certamente non è secondario rispetto al conseguimento degli obiettivi delineati dall'uso efficace del portfolio.
Se possibile, ne daremo informazione all'interno del servizio di FAQ.

73. Nella mia Scuola, abbiamo adottato un modello di portfolio cartaceo, mentre per un solo corso è stato sperimentato un portfolio elettronico da me elaborato e realizzato. A tale prodotto è possibile allegare qualsiasi documento che attesti le abilità e le competenze conseguite (elaborati grafici, sonori, filmici, ecc.), come pure si presta al trasferimento dei dati su CD-Rom, via Web, o in versione cartacea. La mia domanda è la seguente: potrò continuare per il suddetto corso, compresa la nuova prima classe, la realizzazione del portfolio elettronico, ferme restando le modifiche necessarie per l'adeguamento a quanto previsto dalla circolare n. 84?
La versione del portfolio delle competenze in formato elettronico è una delle possibilità di attuazione prevista dalla stessa circolare n. 84, ed è pertanto possibile disporre in tal senso, operando le modifiche necessarie per adeguarlo ai vincoli sostanziali della nuova disposizione.

78. Avendo la scheda informatizzata, vorrei avere dei chiarimenti :
1) sul frontespizio della scheda può restare scheda personale o deve esserci obbligatoriamente documento di valutazione?
2) nei riquadri per le valutazioni periodiche delle singole discipline il giudizio sintetico deve essere espresso due volte (per "quadrimestre"e "finale") o anche , come si legge su alcuni quotidiani, nella stessa casella di "giudizio sintetico" ? ma quest'ultimo non è lì solo per esplicitare cosa va inserito nelle due caselle che seguono?
3) l'ordine di successione delle discipline deve essere quello del vostro modello o si consentono altre configurazioni ?

Si è adottato il termine più appropriato di documento di valutazione, in quanto l'altro di "scheda", riferito ad una materia così delicata poteva indurre l'idea di schedatura.
È bene pertanto attenersi alla nuova denominazione che vale per tutta Italia.
È ovvio che vi deve essere una valutazione periodica (trimestre/quadrimestre) e anche una valutazione finale. La casella giudizio sintetico è in effetti il titolo del contenuto da inserire nelle due caselle che seguono.
L'ordine di successione di per sé non è vincolante, ma non si capisce perché debba essere modificato, visto che il medesimo della elencazione delle discipline riportate nelle Indicazioni nazionali.

111. Dovendo realizzare il "documento di valutazione" per le classi del biennio della scuola Secondaria di Primo Grado vorrei sapere se bisogna predisporre un solo documento con tutti gli apprendimenti, per le varie discipline, previsti nel biennio o se è possibile stampare due "documenti" distinti e separati per il primo e per il secondo anno. L'eventuale scelta di predisporre due documenti deve essere approvata dal Collegio dei Docenti o basta una riunione di Dipartimento?
Sono possibili entrambe le scelte. Ovviamente la seconda, con una individuazione di indicatori di apprendimento più mirata e attenta ai Piani di studio personalizzati, è auspicabile.
Il collegio docenti può definire in materia i criteri generali, rimettendone l'attuazione ad altri livelli organizzativi della scuola.

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