Ministero della Pubblica Istruzione

ISPETTORATO PER L'EDUCAZIONE FISICA E SPORTIVA

Coordinamento e gestione delle attività per gli studenti ex D.M. 114 del 9.3.1998

 

Prot. n. 2480/A1 del 18 MAG. 1999

Ai provveditori agli Studi

LORO SEDI

Al sovrintendente Scolastico per

la Provincia di

BOLZANO

All'Intendente Scolastico per

la scuola in lingua tedesca

BOLZANO

All'Intendente Scolastico per

la scuola delle località ladine

BOLZANO

Al Sovrintendente Scolastico per

la Provincia di

TRENTO

Al Sovrintendente agli Studi

per la Valle d'Aosta

AOSTA

 

OGGETTO: protocollo d'intesa tra il Ministero P.I. e il Comitato Nazionale Italiano Fair Play.

Nel trasmettere l'unito documento, si pregano le SS.LL. di voler curare una capillare diffusione dello stesso tra le singole Istituzioni Scolastiche.

IL CAPO DELL'ISPETTORATO

Luigi Calcerano

 

 

PROTOCOLLO D'INTESA

Tra

Il Ministero della Pubblica Istruzione

Ispettorato per l'Educazione Fisica e Sportiva - Coordinamento delle attività per gli studenti

e

Comitato Nazionale Italiano Fair Play

 

 

  • Vista la legge n. 59 del 15 marzo 1997 che consente ad ogni scuola tramite l'autonomia di perseguire la massima flessibilità e tempestività d'iniziativa, la valorizzazione delle risorse locali e, insieme, la riconoscibilità della dimensione europea, nazionale e locale;
  • Vista la direttiva del Ministero della Pubblica Istruzione del 3 aprile 1996 n. 133 e il DPR 10 ottobre 1996 n. 567 e ritenuto opportuno collaborare per supportare le iniziative complementari ed integrative nelle istituzioni scolastiche che pure non si limitano allo sport ma sono tali da coinvolgere molti aspetti della vita di relazione dei giovani, anche rispetto a temi come la solidarietà, l'educazione ambientale, il riconoscimento ed il valore delle differenze, la protezione civile;
  • Visto il Protocollo d'intesa stipulato tra Ministero della Pubblica Istruzione e CONI;

 

 

Premesso che

 

 

Il Ministero della Pubblica Istruzione - Ispettorato per l'Educazione Fisica e Sportiva - Coordinamento delle attività per gli studenti:

  • rileva come la scuola dell'autonomia interagisce da protagonista con le autonomie locali, i settori economici e produttivi, gli Enti pubblici e le associazioni del territorio;
  • ritiene che tutto ciò che si svolge a scuola sulla base di progetti educativi-curricolari o extracurricolari, chiunque ne sia l'attore, deve considerarsi attività scolastica;
  • valorizza l'insegnamento dell'educazione motoria, fisica e sportiva come aspetto dell'educazione generale, in stretta correlazione con tutte le altre discipline e sottolinea il riconoscimento del determinante ruolo educativo di questa materia nel curricolo delle scuole di ogni ordine e grado;
  • promuove un rinnovato impegno degli insegnanti delle attività motorie, fisiche e sportive che dovranno finalizzare il loro intervento alla partecipazione della totalità degli alunni e mirare non al mero addestramento e irrobustimento del corpo, ma in primo luogo ad un processo di sviluppo dell'intelligenza, di realizzazione della personalità e del suo adattamento autonomo nell'ambiente, nel quadro del più vasto progetto educativo di tutta la scuola;
  • sostiene la funzione nuova che l'Educazione motoria, fisica e sportiva deve giocare nel complesso della programmazione didattica;
  • si impegna a sostenere attraverso la promozione di una sana condotta sportiva una cultura educativa contro il razzismo favorendo iniziative mirate all'affermazione nella società della dimensione multiculturale e multietnica;
  • evidenzia la necessità della progettazione e del coordinamento delle varie azioni da svolgersi in comune con gli altri attori ed agenzie dei territori, secondo modelli educativi correnti con la vocazione istituzionale della scuola che non può limitarsi alla selezione delle eccellenze ma deve tendere all'avviamento del maggior numero di giovani allo sport, al benessere e al gioco;
  • ritiene che non si può dare per scontato che gli ambienti interni della scuola e dello sport e tutto quanto fa da cornice siano sempre sani e coerenti o comunque soddisfacenti dal punto di vista dell'ordinata, armonica e libera crescita dello studente;

considerato inoltre opportuno:

  • raggiungere l'obiettivo primario di integrazione del territorio nel quadro di un sistema formativo integrato Stato-Regione per una diffusione di una cultura sportiva per tutti;
  • favorire la formazione di ciascuna personalità attraverso la piena consapevolezza e senso di responsabilità sa cui possa derivare il giusto autocontrollo, l'osservanza delle regole e lo spirito critico con l'esclusione di ogni fine estraneo per cui lo studente possa diventare oggetto o strumento;
  • una valorizzazione di sé stessi in un quadro di disponibilità sociale tesa alla comprensione degli altri e al senso si collaborazione;
  • sostenere forme di affermazioni agonistiche finalizzate ala costruzione dell'identità personale in una visione che sottolinei i limiti delle proprie possibilità e consenta la serena accettazione di sé pur sollecitando in ognuno la giusta aspirazione al miglioramento;
  • sviluppare fra i giovani il significativo valore della competizione leale, nello sport come nella vita, e permettere ad ognuno di contribuire con il proprio comportamento a sostenere i valori positivi di una attività sportiva sana, non truccata da droghe, da accordi o atteggiamenti antisportivi che ne comprometterebbero irrimediabilmente la natura, distorcendone i significati;
  • favorire la partecipazione degli alunni e delle famiglie a tutte le fasi di definizione dei bisogni e attivazione e gestione dei progetti;

premesso che il Comitato nazionale Italiano Fair Play:

  • aderisce al Comitato internazionale Fair Play e all'European Fair Play Movement ed ha come finalità la difesa e al promozione di uno sport ispirato al fair play nell'educazione, nella pratica, nella cultura ed in ogni attività sportiva;

  • ha tra i suoi compiti istituzionali quello di incoraggiare la scuola nella promozione del fair play nonché di svolgere attività di natura culturale volte alla diffusione e alla propaganda dell'idea dello sport, nei suoi ideali e valori;

  • promuove e sostiene azioni a favore della lotta contro la piaga del doping e rivolte alla salvaguardia della salute;

Stabilito che le parti firmatarie del presente protocollo e i relativi organi, in particolare, gli Istituti scolastici nell'ambito della loro autonomia e sulla base di determinazioni emanate dai propri organi collegiali, concorreranno all'attuazione del presente accordo nel quadro dei rispettivi ordinamenti in conformità con essi, così come definiti dalle norme comunitarie, nazionali regionali e locali attualmente in vigore o che interverranno nel periodo di validità dell'accordo stesso;

Si conviene

Art. 1

Il Ministero della Pubblica Istruzione - Ispettorato Educazione Fisica e Sportiva e il Comitato nazionale Fair Play nel rispetto dei propri ruoli istituzionali ed associativi si impegnano a:

  • favorire sulla base di progetti autonomamente deliberati le iniziative indicate nella presente intesa e quelle che potranno essere in seguito concordate;

  • avviare iniziative volte ad attuare il Protocollo d'Intesa MPI/CONI dando attuazione ai progetti sportivi già approvati per divulgare e sostenere a livello centrale e locale la promozione delle fair play all'interno della scuola favorendo attività destinate a tutti gli alunni indistintamente e agli insegnanti

  • lanciare un piano di consultazione e di intervento degli studenti che faccia sulle Consulte provinciale regolate dalla Direttiva 3 aprile 1996 n. 133 e dal DPR 10 ottobre 1996 n.567 per l'identificazione dei nemici dello sport leale, sano e trasparente e per combattere una cultura antisportiva che condiziona spesso anche drammaticamente la stessa vita dei giovani;

  • favorire le iniziative in seguito concordate e a cui le scuole parteciperanno sulla base di progetti educativi e didattici autonomamente deliberati e semplicemente attivati durante l'anno in corso anche se non esplicitati nella programmazione ma della quale richiediamo i principi educativi e le linee curricolari;

  • collaborare con le istituzioni locali, le associazioni genitori che con altri soggetti pubblici e privati, per la gestione ottimale delle risorse territoriali, comprensive degli impianti sportivi scolastici;

  • valorizzare tutte le attività che il Comitato Fair Play già promuove in ambito sportivo e che potranno organizzarsi nella scuola al fine di contribuire adeguatamente allo sviluppo di una cultura educativa dello sport;

  • sostenere l'organizzazione di manifestazioni scolastiche e interscolastiche a cui le scuole partecipino sulla base di autonome deliberazioni;

Art. 2

 

Il Comitato Fair Play si impegna a:

  • collaborare nella promozione e sostegno di progetti culturali e sportivi anche a carattere a sperimentale;

  • fornire materiale informativo e di promozione a favore dei discenti con la realizzazione di adeguati opuscoli;

  • produrre anche attraverso accordi con le Associazioni dei genitori, una azione di sensibilizzazione e informazione a favore delle famiglie sul valore di un'attività sportiva ed educativa legata ai concetti del fair play; un'attività che si dimostri attualmente adeguata all'età e ai bisogni dei giovani e che sia scevra da ogni strumentazione o influenza deleterie;

  • collaborare nell'elaborazione di piani formativi tesi all'aggiornamento dei docenti su specifici progetti legati al concetto di fair play;

  • ricercare finanziamenti e sostegno per la realizzazione di iniziative che contribuiscono all'affermazione di una cultura dello sport leale, trasparente e sano nei giovani e negli adulti;

  • favorire l'incontro degli studenti con atleti che per comportamento e risultati possono essere dei validi esempi e stimoli all'emulazione;

 

Art. 3

Per l'attuazione della presente intesa verrà istituito un gruppo di lavoro misto a livello nazionale coordinato dal Sottosegretario di Stato competente o su sua delega del Capo dell'Ispettorato Educazione Fisica e Sportiva e sarà composto dai seguenti soggetti: Ministero della Pubblica Istruzione - Ispettorato Educazione Fisica e Sportiva; Comitato nazionale italiano Fair Play; Scuola.

Art. 4

Il presente protocollo ha validità tre anni dalla data di sottoscrizione e può essere, d'intesa tra le parti, modificato in ogni momento e rinnovato alla scadenza.

 

Roma 17 maggio 1999

Il Ministero della Pubblica Istruzione - Ispettorato Educazione Fisica e Sportiva
Luigi Calcerano

Comitato Nazionale Italiano Fair Play
Alessandro Nati