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Guida alla Riforma
FAQ

Tutte le risposte alle domande più frequenti sulle iscrizioni in corso e su tutti gli altri aspetti della riforma della scuola.
Una guida sintetica al servizio degli studenti, delle famiglie e del personale scolastico per orientarsi meglio tra le novità previste per la Scuola dell’Infanzia, la Scuola Primaria e la Scuola Secondaria di Primo grado.

Indice per argomenti

Scuola dell’Infanzia
  • Alunni disabili: faq n. 2, 4
  • Anticipi: faq n. 1, 5, 7, 12, 14
  • n° bambini per sezione: faq n. 3, 6, 11
  • Orario delle attività: faq n. 8, 10
  • Organizzazione didattica: faq n. 9, 13

Scuola Primaria
  • Anticipi: faq n. 3
  • Assegnazione docenti: faq n. 13, 22
  • Classi successive: faq n. 4, 6, 23, 30
  • Compresenze: faq n. 10, 14, 18, 19
  • Docente unico: faq n. 7, 9, 20
  • Inglese: faq n. 2, 8, 25
  • Modelli orari: faq n. 21, 31
  • n° alunni per classe: faq n. 11, 16
  • Orario delle discipline: faq n. 15, 27
  • Orario mensa: faq n. 17, 26, 28
  • Organico docenti: faq n. 29
  • Organizzazione didattica: faq n. 5
  • Riduzione di orario: faq n. 24
  • Tempo pieno: faq n. 1, 12

Scuola Secondaria di Primo grado
  • Tempo prolungato: faq n. 3, 7
  • Riduzione di orario: faq n. 5, 18
  • Attività alternative: faq n. 17
  • Modelli di iscrizione: faq n. 16
  • Mensa: faq n. 15
  • Orario delle discipline: faq n. 8, 10, 11, 14
  • Classi successive: faq n. 4, 9, 13
  • Alunni disabili: faq n. 1
  • Esami di Stato: faq n. 12
  • Inglese potenziato: faq n. 6
  • Strumento musicale: faq n. 2




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Inviate le vostre domande tramite l'apposito modulo

14. Mio figlio è nato il 07/02/2006. Posso farlo inserire per il corrente anno scolastico?
Le iscrizioni per l’anno in corso sono state chiuse un anno fa nel gennaio 2008. Le disposizioni allora emanate, in caso di posti disponibili, prevedevano l’ammissione alla scuola dell’infanzia anche di bambini che compivano i tre anni di età entro il 31 gennaio 2009.
In base a quelle disposizioni non ha più diritto di iscrizione per il corrente anno e dovrà attendere regolarmente il 1° settembre prossimo per l’ammissione di suo figlio a scuola. Ma si affretti ad iscriverlo prima del 28 febbraio.

13. Nel nostro comune la scuola dell'infanzia funziona con organizzazione modulare con sezioni a 40 ore e con due docenti, dal lunedì al sabato, senza servizio mensa. E' possibile continuare ad avere la stessa organizzazione?
Non si riesce a capire come la scuola possa funzionare per sei giorni alla settimana per 40 ore senza mensa. Un orario del genere comporterebbe sei ore e mezzo di attività continuativa. Ma i bambini, quando mangiano? Si portano il cestino da casa? E il Comune che posizione ha?
Non abbiamo capito la domanda finale. Volete cambiare (come sarebbe logico) o volete confermare l’organizzazione esistente (che ci sembra poco adatta ad una scuola)?

12. L'ammissione alla frequenza dei bambini anticipatari (che compiranno i 3 anni entro il 30 aprile 2010) è subordinata, fra l'altro alla "disponibilità di locali e dotazioni idonei sotto il profilo dell'agibilità e della funzionalità...". Ci sono parametri oggettivi che stabiliscano quali sono le caratteristiche indicate?
A livello nazionale non esistono parametri oggettivi per l’identificazione delle condizioni di agibilità e di funzionalità. Possono soccorrere, se esistono, quelli definiti da norme regolamentari del Comune o della Regione. In caso diverso la scuola deve verificare che gli spazi utilizzati siano ampi e attrezzati in modo da rendere agevole lo svolgimento di attività educative per i più piccoli, ricorrendo, se necessario, all’intervento dell’Amministrazione comunale per rendere agibili e qualificati gli spazi.

11. Vorrei sapere quale è il numero minimo di iscrizioni per poter formare una classe, tenendo presente che il comune dove abito è molto piccolo e si trova in un territorio montano.
Attualmente occorrono 15 bambini per costituire una sezione di scuola dell’infanzia.
Dal prossimo anno il numero potrebbe essere più elevato. C’è, comunque, sempre un’attenzione particolare da parte dell’Amministrazione scolastica nei confronti delle piccole scuole dei Comuni montani.

10. Nei moduli per l'iscrizione alla scuola dell'infanzia vi è la possibilità di scegliere un monte orario che può arrivare fino ad un massimo di 50 ore. Queste ore verranno svolte totalmente dagli insegnanti?
Oltre all’orario normale di 40 ore settimanali (8 ore in media al giorno), da sempre è possibile, sulla base delle richieste delle famiglie, organizzare il prolungamento dell’orario (fino ad un massimo di 50 ore settimanali) oppure prevedere il funzionamento della sezione per il solo orario del mattino.
Nell’ipotesi di orario settimanale di 50 ore, la sezione viene affidata ai due docenti titolari, senza bisogno di interventi aggiuntivi di altri insegnanti, in quanto con il loro orario di servizio di 25 ore possono assicurare (25+25) la copertura dell’intero orario settimanale di funzionamento a 50 ore.

9. Ci saranno ancora le compresenze alla scuola dell'infanzia?
La questione delle compresenze è un fatto che riguarda esclusivamente la scuola primaria. Non vi sono, pertanto, interventi di alcun genere sugli organici della scuola dell’infanzia che restano confermati nella loro attuale consistenza.

8. Le sezioni della scuola dell’infanzia saranno ad orario esclusivamente antimeridiano?
Le sezioni di scuola dell’infanzia hanno e avranno un orario normale della durata di 40 ore settimanali (otto ore al giorno) senza alcuna riduzione.
Come per il passato, la circolare delle iscrizioni ha ricordato che le famiglie possono avvalersi, se credono, di orario ridotto con la sola frequenza delle attività del mattino.
Attualmente tale scelta è richiesta da meno del 9% delle famiglie.

7. Tutte le scuole materne del territorio in cui abito e zone limitrofe si rifiutano di far entrare a settembre i bambini che hanno compiuto 2 anni dal 1 gennaio al 30 aprile adducendo la scusa di non avere strutture adeguate (e non per soprannumero). Li accetteranno soltanto dal giorno del compimento del terzo anno di età. Considerando il fatto che fino allo scorso anno le stesse scuole accoglievano tranquillamente i bambini nati entro il 31 gennaio mi pare che sia una forma di protesta verso la riforma. Ho già discusso con il preside dell'istituto ma anche lui, d'accordo con le insegnanti, si ostina a dire che occorrono strutture speciali e che nessuna delle scuole della zona ne è dotata. Mi sento presa in giro. Cosa posso fare per fare valere il mio diritto? Considerando anche che mio figlio, già adesso non ha bisogno di cure particolari visto che non porta già più pannolone e non ha bisogno del sonnellino pomeridiano. Aspetto con ansia vs. risposta.
A differenza delle sezioni primavera per le quali, anche in base agli accordi sanciti in Conferenza unificata nel 2007 e nel 2008, sono richiesti per bambini di età tra i due e i tre anni, particolari condizioni logistiche e ricettive, e ambienti appositamente dedicati e predisposti, per i bambini ammessi in anticipo alla scuola dell’infanzia non sono invece assolutamente previste strutture speciali.
Tuttavia un certo fondamento nella posizione del dirigente scolastico c’è, perché anche nella circolare sulle iscrizioni questa attenzione alla qualità del servizio per gli anticipatari, a cominciare dalle condizioni ricettive, viene esplicitamente richiamata. Ma si parla di condizioni di funzionalità, non di strutture speciali. Le condizioni, cioè gli spazi attrezzati, se non esistono, nella maggior parte dei casi si possono creare. Basta volerlo esplicitamente.
È un impegno che la scuola statale, come servizio pubblico, dovrebbe sentire particolarmente.

6. Come è possibile che in una scuola dell'infanzia ci siano sezioni a 26-27 bambini con uno o due bambini disabili in ognuna se il limite è 20? cosa possono fare le insegnanti per far rispettare il numero massimo?
Solo dal prossimo anno scolastico nelle classi e nelle sezioni che accolgono bambini con disabilità si cercherà di limitare il numero degli iscritti, portandolo, di norma, a 20. Ciò dipenderà anche dalle disponibilità di organico assegnato e dall’attuale dotazione complessiva di docenti di sostegno presente in ambito regionale, visto che alcune regioni, in base al numero di alunni con disabilità inseriti, hanno in proporzione più posti del dovuto.
Non va dimenticato il fatto che l’affollamento delle sezioni dipende spesso anche dalla mancanza di altri servizi per l’infanzia sul territorio.

5. Mio figlio non ha ancora compiuto i tre anni: posso iscriverlo alla scuola dell’Infanzia?
La risposta è sì, se il bambino compirà tre anni entro il 30 aprile 2010.
Potrà essere accolto nella scuola statale soltanto se vi sono posti disponibili e, comunque, dando la precedenza ai bambini che compiono tre anni di età entro il prossimo 31 dicembre.
Se la domanda di iscrizione verrà accolta, il bambino potrà frequentare la scuola da subito, cioè dal prossimo settembre.

4. Quale tipo di assistenza è fornito ai bambini portatori di handicap e da chi?
I bambini con disabilità hanno, per legge, la precedenza nelle iscrizioni.
Per poter beneficiare dell’assistenza a scuola, la famiglia deve chiedere alla propria ASL la certificazione medica che attesta la disabilità e presentarla alla scuola.
La scuola, sulla base della certificazione presentata, richiede il docente di sostegno che potrà seguire e assistere il bambino disabile nella sezione (classe) durante l’attività didattica insieme agli altri bambini.

3. Qual è il numero massimo di bambini per classe?
Ogni sezione (classe) di scuola dell’infanzia statale può accogliere un massimo di 25 bambini.
Eccezionalmente, in caso di domande non accolte da altre scuole statali vicine, il limite può arrivare fino a 28 bambini per sezione. In caso di presenza nella sezione di bambini con disabilità il limite massimo è fissato di norma a 20 compatibilmente con le risorse di organico disponibili.

2. Desideriamo iscrivere nostro figlio disabile alla vicina scuola statale dell’infanzia, ma ci hanno fatto sapere che vi sono molte domande di iscrizione e possibili liste di attesa. Cosa possiamo fare?
È opportuno che ricordiate alla scuola che i bambini disabili hanno diritto di precedenza assoluta nelle iscrizioni scolastiche. Lo prevede la legge per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate, la 104/1992.

1. Siamo due mamme di un piccolo paese delle montagne abruzzesi con due figli molto piccoli. Da noi non c’è asilo nido né sezioni primavera. Possiamo iscrivere i nostri figli alla scuola materna?
Le nuove disposizioni hanno previsto che, per situazioni particolari come la Vostra, è possibile iscrivere alla scuola dell’infanzia bambini di età compresa tra i due e i tre anni. È consentita però l’iscrizione di un numero ridotto di bambini. Consigliamo di verificare presso la segreteria della scuola.



42. Se scelgo per mio figlio, che devo iscrivere alla classe prima, l'orario di 27 ore dovranno essere solo antimeridiane? Potrà essere anche con rientri con il tempo mensa?
La distribuzione dell’orario settimanale di funzionamento su cinque o sei giorni è una facoltà rimessa esclusivamente alla scuola che delibera in tal senso tramite il consiglio di circolo/istituto.
In base alla distribuzione dell’orario nei giorni della settimana vi potranno essere anche uno o più rientri pomeridiani, deliberati, anche in questo caso dalla scuola.
Se necessario, se esistono i locali e i servizi di mensa (coinvolgimento del Comune) è possibile prevedere la mensa per gli alunni. Sono tutte scelte rimesse all’autonomia scolastica.

41. Nella scheda di valutazione si prevede per la scuola primaria il giudizio in decimi anche per il comportamento?E se così fosse, è previsto anche il 5? Con quali conseguenze? Grazie
No. Nella scuola primaria la valutazione del comportamento è tuttora prevista mediante l’espressione di un giudizio sintetico o analitico, senza voto in decimi.

40. Leggendo la vostra guida alla riforma del primo ciclo, ho notato che a pagina 14 si dice che vengono ridotte o abolite le attività opzionali/facoltative. Il punto c) del quinto comma dell'articolo 2.1 della cm 4/09 (il tempo scuola) parla di 30 ore comprensive di attività opzionali e facoltative in aggiunta alle 27 ore. Le due cose appaiono in contrasto tra loro. Qual è la spiegazione? Grazie
Nella scuola secondaria di I grado gli insegnamenti e le attività facoltativo-opzionali non saranno più previsti. Nella scuola primaria, solamente per le prime, nel modello orario di 30 ore sono ancora previsti insegnamenti e attività facoltativo opzionali, nei limiti consentiti dall’organico.

39. Nella formazione delle classi prime, nel caso in cui la maggioranza delle iscrizioni sia per le 30 ore (27+3 opzionali e facoltative) e la minoranza sia per le 27 ore, vale il criterio della maggioranza, per cui io che ho scelto le 27 ore sono costretto a fare frequentare a mio figlio le 30? La cm 4/09, relativamente alla primaria, non mi pare faccia alcun riferimento al criterio della maggioranza. La mia interpretazione è corretta? Ringrazio per la risposta.
Anche nella scuola primaria le classi prime vengono costituite sulla base della maggioranza delle scelte/preferenze espresse. Se la sua opzione sarà minoritaria, suo figlio dovrà frequentare per l’intero orario della classe (30 ore nel caso in questione).

38. Da alcuni anni noi proponiamo un orario con monte ore annuale facendo riferimento alla legge Moratti art. 7 decreto 59 . E' ancora possibile per le classi successive alla prima riproporlo visto che all'atto dell'iscrizione le famiglie lo hanno scelto? Grazie
Secondo il nuovo regolamento per il primo ciclo l’orario di lezione verrà computato su base settimanale, anziché su base annua. Ciò non impedisce alle scuole, secondo l’autonomia organizzativa, di decidere che “L'orario complessivo del curricolo e quello destinato alle singole discipline e attività sono organizzati in modo flessibile, anche sulla base di una programmazione plurisettimanale, fermi restando l'articolazione delle lezioni in non meno di cinque giorni settimanali e il rispetto del monte ore annuale, pluriennale o di ciclo previsto per le singole discipline e attività obbligatorie.

37. Sono un'insegnante di scuola primaria e l'anno prossimo dovrei avere una classe prima. Vorrei sapere: se nella mia scuola rimarrà l'organizzazione settimanale di 30 ore, quali potrebbero essere le nuove soluzioni, tenendo conto che non ho i titoli per l'insegnamento della lingua inglese e della religione cattolica? Quale sarà il monte orario settimanale di ogni disciplina?
Ricordiamo ancora una volta (cfr. FAQ n. 15) che spetta a ciascuna scuola, nella propria autonomia didattica e organizzativa, quantificare in linea di massima l’eventuale durata oraria di ciascuna disciplina di studio.
Se nella prima classe sarà l’insegnante unica di riferimento con un modello orario di 30 ore, senza avere competenze specialistiche, vi potrebbe essere, in linea di massima, il seguente orario:
- insegnante unica di riferimento ore 22 di insegnamento;
- insegnante di inglese un’ora di insegnamento;
- insegnante di religione 2 ore di insegnamento;
- altro insegnante restanti 5 ore di insegnamento.

36. Vorrei chiedere riguardo gli anticipatari: mia figlia è nata il 03/ 01/04e io l'ho iscritta alla prima classe, ma se i bimbi iscritti in quella scuola superano il numero consentito per formar la classe mia figlia può esser messa in coda ai bimbi che hanno già sei anni compiuti o è a parità di punteggio da quel punto di vista?Quindi se il punteggio raggiunto per la situazione familiare è pari a quello di un bimbo di sei anni ha lo stesso diritto o no? Grazie
I criteri per l’attribuzione di punteggi con lo scopo di definire una eventuale graduatoria degli iscritti da ammettere alla prima classe è una competenza esclusiva di ciascuna scuola che delibera in totale autonomia nel rispetto delle norme di legge.
I criteri normalmente non dovrebbero escludere categorie di alunni,bensì attribuire punteggi preferenziali.

35. Ho due figli che frequentano una scuola primaria in seconda e in quarta, con un tempo potenziato di 31 ore + 3 ore di mensa (e 3 rientri pomeridiani) e sabato libero.
Finora ero stata tranquilla perché più volte il ministro ha dichiarato che nelle classi successive alla prima l’orario non sarebbe stato variato. Ma il dirigente scolastico, nel corso di un’assemblea dei genitori delle future prime ha dichiarato che i rientri pomeridiani verranno eliminati in tutte le classi della scuola per questioni organizzative.
Può il dirigente prendere queste decisioni? Cosa possiamo fare per vedere confermato il servizio scolastico attuale?

Conviene innanzitutto verificare direttamente dal dirigente scolastico come stanno le cose e quali sono le eventuali ragioni di tale cambiamento.
Le confermiamo, comunque, che le classi successive alla prima potranno avere anche per il prossimo anno l’orario attuale senza alcuna variazione.

34. L’anno scorso, al momento della iscrizione alla prima classe, ci è stato prospettata la scelta tra un orario di 27 ore settimanali su sei giorni senza rientri pomeridiani oppure su 30 ore settimanali su sei giorni con un solo rientro pomeridiano di 3 ore.
Ci hanno ora prospettato un cambiamento per l’anno prossimo, con un secondo rientro pomeridiano di tre ore.
Non siamo d’accordo e, a questo punto, vogliamo ritornare alla prima proposta dell’anno scorso a 27 ore su sei giorni senza rientri. È possibile?

Il linea generale è opportuno che venga confermato l’attuale assetto organizzativo.
Suggeriamo di approfondire meglio le ragioni della proposta avanzata dalla scuola che indubbiamente comporterebbe adattamenti organizzativi ma che forse è motivata anche da elementi relativi ai tempi distesi degli apprendimenti.
Nell’occasione fate presenti le Vostre nuove ragioni per un ritorno (un po’ difficile) alla scelta mancata delle 27 ore.

33. Con l’entrata in vigore della riforma della scuola, per il prossimo anno scolastico quale potrà essere il numero massimo di alunni per classe di scuola primaria vista l’adozione del maestro unico?
Il numero minimo o massimo di alunni per classe non dipende dalla organizzazione interna della classe (uno o più insegnanti) né dall’orario delle attività (cfr. FAQ n. 9).
Per il prossimo anno scolastico è confermato, di norma, l’attuale numero massimo di 25 alunni per classe, secondo la normativa precedente. Quel limite massimo potrà essere innalzato dall’anno scolastico successivo.

32. A seguito della riforma Gelmini il tempo necessario per la mensa per i bambini della scuola primaria è compreso all’interno delle 27, 30 e 40 ore, oppure è escluso?
Non avendo avuto risposte esaurienti ho bisogno di avere chiarimenti prima della scadenza delle iscrizioni del 28 febbraio.

A differenza della scuola dell’infanzia dove il pranzo a scuola costituisce un momento necessario della vita scolastica, in tutti gli ordini di scuola successivi, primaria compresa, la mensa non rappresenta una attività istituzionale. Solamente nelle classi organizzate a tempo pieno (40 ore), considerato lo svolgimento delle attività anche nei pomeriggi, la mensa costituisce un servizio necessario che, di orma, viene predisposto d’intesa con l’Amministrazione comunale e a condizione che vi siano anche locali idonei.
In tutti gli altri casi l’orario di cui si parla, 27 o 30 ore, è quello delle attività didattiche vere e proprie in classe. Se la scuola struttura autonomamente l’orario di servizio con uno o due rientri pomeridiani, può prevedere anche il servizio di mensa in orario aggiuntivo alle 27 o 30 ore.

31. All’atto della iscrizione alla prima classe il modulo che ci è stato sottoposto conteneva solamente due opzioni: 30 e 40 ore. Noi abbiamo scelto le 30 ore, ignorando che sarebbe stato nel nostro diritto esprimere la preferenza per 24 o al massimo 27.
Possiamo cambiare la scelta già fatta?

La circolare per le iscrizioni ha previsto che nelle prime classi i genitori possano scegliere tra questi tre modelli orari: 24, 27 o fino a 30 ore settimanali. Per questa ultima ipotesi, l’accoglimento delle richieste è subordinato alla disponibilità di risorse di organico.
In alternativa a questi modelli di orario normale, i genitori possono richiedere il tempo pieno a queste condizioni: disponibilità di posti di organico, strutture e spazi adeguati a questo tipo di organizzazione didattica e servizi di mensa.
Poiché l’informazione fornita non è stata completa, potete chiedere entro il 28 febbraio di rivedere la Vostra scelta.

30. Insegno in una terza classe: 27 ore con organizzazione modulare, il mio dirigente sostiene che anche le nostre classi dovranno adeguarsi al maestro unico, è vero?
Il modello del docente unico di riferimento è previsto da prossimo anno per le prime classi e verrà introdotto gradualmente negli anni successivi. Le classi successive alla prima non hanno tale obbligo di conformarsi al nuovo modello organizzativo, ma nella loro autonomia, se lo ritengono opportuno, possono adottarlo.

29. Nella circolare 4 c'è scritto che le 30 ore per le classi prime saranno nei limiti dell'organico assegnato. Cosa significa? Vuole dire che non avrò la sicurezza che mio figlio frequenterà la scuola per 30 ore? Quando si conoscerà questo organico?
Per le prime classi l’organico tipo previsto è riferito al modello orario di 27 ore settimanali; nel caso di modello orario a 24 ore si prospetta quindi un risparmio di ore che possono essere utilizzate a compensazione per modelli orari di 30 ore.
Nel concreto, però, le singole istituzioni scolastiche potranno impiegare le risorse d’organico complessivamente disponibili nella scuola per far fronte anche alla esigenza dell’orario di 30 ore nelle prime classi.

28. Insegno in un modulo, 3 insegnanti su 2 classi. Il tempo scuola per i bambini è di 30 ore di lezione, 3 rientri settimanali quindi sabato a casa e perciò 3 mense nei giorni di rientro (1h e 10 minuti di mensa nei giorni di rientro). Il prossimo anno ci sarà la mensa? Chi coprirà tale orario?
L’attivazione del servizio di mensa è una decisione rimessa autonomamente alle singole scuole.
Come nello scorso anno, l’assistenza educativa alla mensa sarà assicurata dai docenti assegnati alle classi.

27. Le ore di IRC svolte da personale specialista sono detratte dal monte ore utile a calcolare le ore per i posti comuni?
Le ore riservate all’insegnamento della religione cattolica nella scuola primaria (due a settimana per ogni classe) sono comprese nell’orario complessivo di lezione (24, 27 o 30) e concorrono a determinare il fabbisogno orario per i posti comuni indipendentemente dal fatto che tale insegnamento sia presta da un docente della classe o da un docente esterno. Nel caso in cui tale insegnamento sia prestato da docente specialista esterno, vi saranno due ore corrispondenti di disponibilità oraria da utilizzare.

26. Tempo Mensa: Nella Scuola primaria per le classi con 30 ore e 1 o 2 rientri è previsto il tempo mensa nel calcolo dell'organico ? Cioè 30 ore +1/2 ore di mensa ?E per le 30 ore su 5 giorni con 5 rientri (cioè 30 ore + 5 di mensa) ?
Il tempo di assistenza educativa alla mensa per le classi attualmente funzionati per 30 ore settimanali di attività didattica è compreso nell’organico assegnato.
Il caso di 30 ore di attività didattica, in settimana corta, con 5 rientri pomeridiani è un caso limite che si può meglio configurare come tempo pieno.

25. L'insegnante unico abilitato all'insegnamento della lingua inglese potrà essere impegnato anche in altre classi?
No. L’insegnante assegnato alla classe prima come docente unico di riferimento svolge tutto il proprio orario di servizio in quella classe.

24. Se i moduli orari sono di 50 minuti, per cui l'orario settimanale non è di 30 ore e i docenti recuperano con attività aggiuntive, è ancora possibile il recupero per gli studenti ad esempio con rientri di sabato o con l'inizio anticipato dell'anno scolastico?
In base all’autonomia didattica i moduli orari possono anche essere inferiori all’ora, ma alla fine della settimana le ore devono essere effettivamente 30 (da 60 minuti ciascuna).
Dieci minuti in meno per ciascuna delle 30 ore previste corrispondono a 300 minuti mancanti, cioè a 5 ore in meno alla settimana. Se le cose stanno davvero così, non c’è recupero che tenga. L’orario va riportato alla sua regolarità e legittimità, perché non si capisce quale causa di forza maggiore lo possa giustificare.

23. Ho letto che per le classi dalla seconda in poi non cambierà nulla, a scuola invece mi dicono che mio figlio il prossimo anno non avrà le stesse maestre e soprattutto non ci sarà più la possibilità di fare il laboratorio di informatica (è una classe numerosa) a causa dell'abolizione delle compresenze. Chi ha ragione?
Le classi successive alla prima nel prossimo anno scolastico avranno confermato l’orario di funzionamento di quest’anno (27 o 30 ore settimanali più eventualmente la mensa).
La riduzione delle ore di compresenza comporterà qualche riassetto organizzativo, ma in linea di massima le insegnanti della classe potranno essere confermate.
La scuola, nella sua autonomia didattica e organizzativa, potrà organizzare le attività e gli insegnamenti facendo in modo di assicurare la massima funzionalità dei servizi. Ci auguriamo che anche il laboratorio di informatica possa trovare spazio tra le attività.

22. L'insegnante del modulo che non avrà la futura classe 1a, avrà la consolazione che sia l'anzianità di servizio a farla rimanere comunque nel circolo/istituto comprensivo?
L’assegnazione alla classe è prerogativa del dirigente scolastico che dispone sulla base di criteri generali definiti dal collegio dei docenti. L’anzianità di servizio può giocare a favore o sfavore, a seconda del peso discrezionale che viene dato o del criterio definito dal collegio. Uno dei principi da seguire nell’assegnazione dei docenti alle classi è, comunque, la continuità didattica che, per l’assegnazione alle prime, mette in gioco i docenti che non hanno vincoli di continuità con le classi esistenti, come i nuovi arrivati o i docenti delle attuali classi quinte. L’anzianità, in questi casi, potrebbe non servire molto.

21. Vorrei sapere quale sarà l'attività del pomeriggio, se in una classe prima ci saranno alcuni bambini che frequentano per 24 h ed altri per 27h?
In una stessa classe non vi possono essere bambini che frequentano per 24 ore settimanali o altri per 27 ore settimanali: la classe deve avere un solo orario.
Lo ha chiaramente previsto la circolare sulle iscrizioni disponendo che le classi siano formate sulla base delle opzioni prevalenti delle famiglie e che tutti gli alunni iscritti “sono tenuti alla frequenza per l’intero orario settimanale previsto per la classe cui sono assegnati”.

20. Se il maestro unico non può insegnare né inglese, né religione (che necessitano rispettivamente di 1 ora e di 2 ore) come fa a fare 22 ore frontali? (Si arriverebbe a 25 ore e non a 24) Grazie
Nel caso di modello orario a 24 ore, qualora i due insegnamenti specialisti siano affidati ad altri docenti esterni per complessive tre ore settimanali, il docente unico potrà insegnare nella classe soltanto per 21 ore. La restante ora di insegnamento potrà essere impiegata eventualmente in attività integrative o di supporto (ad esempio, a favore dei bambini che non si avvalgono dell’insegnamento della religione cattolica).

19. Per le classi seconde, terze, ecc. dal prossimo anno non ci saranno più compresenze neanche nelle classi a tempo pieno? Ma questo significa un cambio organizzativo molto evidente, con perdite di posto di insegnanti, quindi di continuità didattica per i bambini? Se a settembre ’09, in un plesso con 20 insegnanti titolari su 10 classi ne verranno assegnati solo 18, evidentemente il tempo scuola sarà sempre di 40 ore, ma la qualità delle attività subirà un netto calo!!! Grazie.
Se la cancellazione dell’orario di compresenza nelle classi a tempo pieno sarà confermata nella sua totalità (occorre attendere la circolare sugli organici) si potrebbe arrivare a togliere, nel caso indicato, fino ad un massimo di 40 ore (massimo) con conseguente soppressione di un posto e la riduzione di un altro posto a frazione oraria.
Ciò indubbiamente richiederà una certa riorganizzazione degli orari e delle presenze nelle classi. Ciò non significa automaticamente che vi sia anche, come afferma, un netto calo di qualità delle attività, come hanno dimostrato esperienze da tempo in diverse città lombarde dove è stato superata la rigidità della coppia di docenti per classe.

18. Le compresenze delle classi successive alla prima spariranno tutte per coprire le classi prime o per andare a completare l'orario nelle altre scuole?
La riduzione delle compresenze in un determinato plesso può comportare la soppressione, in quella scuola, di un posto di docente, qualora dalla somma delle ore di compresenza risparmiate si raggiunga un totale di 22 ore.
Con il personale rimasto verrà assicurato l’attuale orario di servizio nelle classi successive alla prima coprendo lo stretto fabbisogno. Nelle prime classi vi sarà un docente che svolgerà tutte le sue ore di insegnamento soltanto nella medesima classe, con integrazione di orario da parte di un altro docente o due.

17. Non mi è ancora chiaro se il tempo mensa di 2 ore settimanali sia o no compreso nell'orario di servizio dell'insegnante nelle classi dalla seconda fino alla quinta.
La riduzione delle ore di compresenza non tocca il tempo necessario per assicurare l’assistenza alla mensa da parte dei docenti della classe.

16. Vorrei gentilmente sapere gli estremi della normativa che cita in 25 alunni il numero dei bambini massimo per classe nelle elementari e se è consentito che questo numero venga incrementato durante l'anno per nuove iscrizioni. Grazie
Il numero massimo di alunni nelle classi di scuola primaria è, di norma, 25, secondo quanto dispone attualmente l’articolo 15 del decreto ministeriale 25 luglio 1998, n. 331. La disposizione è confermata, in linea di massima, anche per il 2009-2010. Eventuali iscrizioni in corso d’anno possono essere accolte nel limite di oscillazione del 10% (due-tre unità).

15. Quante ore sono previste mediamente per ciascuna disciplina del curricolo alla Scuola Primaria? E come organizzarle nei diversi assetti orari (24 - 27 - 30 - 40 ore) ?
Nella scuola primaria, prima dell’autonomia scolastica e fino al 2000, vi era una quantificazione oraria degli ambiti disciplinari e delle cosiddette educazioni (due ore l’una a settimana). Con l’autonomia scolastica la quantificazione oraria di ogni disciplina di studio è rimessa esclusivamente all’autonomia delle scuole.
All’interno dei nuovi orari di lezione, pertanto, saranno le singole scuole a decidere la quantificazione oraria delle discipline.
Fanno eccezione solamente l’insegnamento della religione cattolica (due ore settimanali) e l’insegnamento dell’inglese (un’ora nelle classi iniziali, due ore nelle seconde classi e tre ore in tutte le altre)

14. I miei figli frequentano la I e la II elementare a modulo, uno con 3 e uno con 2 rientri... cosa cambierà per loro? ci sarà ancora compresenza come da p.o.f.? è vero che 2 rientri sono "fuori norma"? grazie
Il numero dei rientri pomeridiani, la distribuzione oraria delle lezioni, la settimana corta e ogni altro aspetto dell’organizzazione del servizio scolastico è di esclusiva competenza della scuola secondo le disposizioni dell’autonomia scolastica.
Nessun rientro pomeridiano, dunque, è fuori norma.
L’orario delle lezioni delle classi frequentate dai Suoi figli è confermato anche per l’anno prossimo, anche se i docenti delle due classi avranno forse meno ore di compresenza.

13. È corretto che tutto il personale trasferito con domanda di mobilità presentata a Gennaio, quando gli scenari erano molto diversi e non prefigurabili, sia automaticamente perdente posto, perchè inserito a Settembre negli organici d'Istituto, anche in una situazione di contrazione organica eccezionale e generalizzata dei docenti di scuola primaria? Non avrei certo chiesto trasferimento! E il punteggio? L'anzianità non verrebbe minimamente considerata. È giusto vista la situazione? Non dovrebbero perdere sede prima i colleghi con meno punteggio e quindi meno anni di lavoro?
Le procedure per l’individuazione dei docenti perdenti posto sono fissate da tempo dal Contratto collettivo nazionale integrativo e contemplano anche situazioni simili a quella da Lei temuta. Il Contratto integrativo sottoscritto il 12 febbraio scorso anche per l’anno prossimo, pur in presenza della situazione attuale, ha confermato la procedura secondo cui per l’individuazione del perdente posto precedono coloro che sono diventati titolari dall’anno scolastico in corso.

12. Siamo i genitori di una classe di bambini che a settembre dovrà frequentare la prima elementare. Poichè TUTTI (circa 22) vorremmo le 40 ore, chiediamo se abbiamo diritto ad averle (comunicandolo tempestivamente al dirigente scolastico) non solo in quelle scuole che già le prevedono ma anche nell'istituto destinato da stradario (dove ne sono previste 33). Ovvero il dirigente scolastico, con le preferenze dei genitori in mano, può pretendere le risorse necessarie a garantire più ore dell'anno precedente?
Il tempo pieno richiesto dalle famiglie può essere attivato anche nelle scuole che attualmente non hanno classi organizzate con quel modello orario a due condizioni:
- il Comune deve predisporre locali e spazi per accogliere le varie attività del tempo pieno e i servizi necessari per la refezione scolastica (compreso il locale mensa con requisiti a norma di legge);
- l’Amministrazione scolastica deve assegnare gli organici di personale docente necessario (due docenti per classe); questo dipende anche dalle complessive risorse disponibili.

11. Sono un insegnante di scuola primaria. Per istituire una classe prima dall'anno scolastico 2009/10 si devono avere 15 iscrizioni, numero minimo. Tale numero minimo si applica anche per le classi successive alla prima?
Se lo schema di regolamento relativo al dimensionamento della rete scolastica e ai criteri di formazione delle classi, sarà definitivamente confermato, dall’anno prossimo il numero minimo di alunni per classe nella scuola primaria potrebbe effettivamente essere di 15 alunni (fatti salvi i casi delle pluriclassi e delle scuole di montagna). Ciò però avrà effetto, di norma, sulle nuove classi che verranno costituite.

10. Ho iscritto mio figlio alla classe prima, nella scuola dove è iscritto ci sono tutte insegnanti di ruolo, se le insegnanti non faranno più la compresenza nella propria classe dovranno completare il proprio orario nelle prime con un cambio di insegnanti pazzesco?
Nelle prime classi di scuola primaria dall’anno prossimo vi sarà un insegnante presente per 22 ore settimanali (prevalenza degli insegnamenti previsti). Le restanti ore di insegnamento per arrivare a coprire 24, 27 o 30 ore (secondo le scelte delle famiglie) saranno affidate ad uno o due insegnanti.

9. Un unico docente sarà in grado di gestire una classe di 25/30 alunni?
Anche oggi, nelle classi dove insegnano più docenti, il maestro durante la lezione si trova a gestire da solo 25 bambini (non 30, perché 25 è il limite massimo).
La questione va considerata da un altro punto di vista.
Il docente, nel momento in cui diventerà l’insegnante di riferimento della classe, potrà assicurare in forma quasi esclusiva e in continuità il rapporto con le famiglie e con gli alunni.
Poiché svolgerà personalmente la prevalenza degli insegnamenti delle varie materie, potrà assicurare anche maggiore unitarietà all’insegnamento.

8. Chi insegnerà l’inglese con l’insegnante unico di riferimento?
Nelle prime classi di scuola primaria funzionanti dal prossimo anno a 24, 27 oppure 30 ore settimanali, l’insegnante di riferimento (cosiddetto unico) potrà insegnare la lingua inglese se possiede la specializzazione richiesta.
In caso diverso, come già avviene oggi, l’insegnamento dell’inglese sarà assicurato da un docente esterno appositamente preparato.

7. Quale orario si farà con l’insegnante unico di riferimento?
L’orario della classe dipenderà dalla scelta della famiglia e potrà essere di 24, 27 o fino a 30 ore. In ogni caso, qualunque sia l’orario delle lezioni, il docente di riferimento insegnerà nella classe per 22 ore settimanali, perché quello è il suo orario di servizio.
Se l’orario settimanale scelto è di 24 ore, la scuola potrà ripartire l’orario per 4 ore al giorno tutte svolte al mattino e per sei giorni alla settimana.
L’organizzazione oraria (settimana corta o settimana lunga) può comunque cambiare da scuola a scuola.

6. Mio figlio deve iscriversi alla seconda elementare, avrà l’insegnante unico?
L’iscrizione alle classi successive alla prima avviene d’ufficio, senza intervento o richiesta delle famiglie.
Le classi che attualmente funzionano a 27 o 30 ore settimanali oppure a tempo pieno (40 ore) continueranno a funzionare anche l’anno prossimo con lo stesso orario.
In quelle classi, compresa la seconda che frequenterà Suo figlio, non vi sarà il docente unico di riferimento ma il gruppo dei docenti attuale.

5. Che cosa significa modulo stellare?
Nella scuola statale, fino ad oggi, gli insegnamenti nella classe erano affidati sempre a più docenti. Nella scuola non statale paritaria, invece, quasi sempre vi è un docente che svolge la maggior parte degli insegnamenti, aiutato da alcuni altri docenti specialisti che svolgono insegnamenti particolari (inglese, musica, educazione motoria, ecc.). Questo modello in uso nelle paritarie è detto “stellare” e, a quanto sembra, si dimostra piuttosto funzionale.

4. Mio figlio fa già la scuola elementare e frequenta complessivamente 30 ore settimanali, ci saranno cambiamenti? Verranno abolite delle attività pomeridiane?
Dal prossimo anno scolastico le classi attualmente funzionanti a 30 ore continueranno a funzionare come prima con le attività pomeridiane, se sono previste.
Nelle classi a 30 ore insegneranno, come avviene oggi, più docenti. Se la scuola lo riterrà opportuno, nella propria autonomia potrà eventualmente affidare la prevalenza degli insegnamenti ad un unico docente di riferimento.

3. Chi compie sei anni nel 2010 verrà ammesso alla prima elementare?
Le famiglie dei bambini che compiranno sei anni entro il 30 aprile 2010 hanno facoltà (non l’obbligo) di iscriverli alla prima classe di scuola primaria.
Se i bambini compiono sei anni entro il 31 dicembre 2009 vi è invece l’obbligo di iscriverli.
Per i bambini che compiono sei anni dopo il 30 aprile 2010 l’iscrizione è rinviata all’anno prossimo. Prima di decidere l’iscrizione anticipata è bene che le famiglie sentano i consigli degli insegnanti della scuola dell’infanzia.

2. Quante ore d’inglese sono previste alle elementari?
L’orario di insegnamento della lingua inglese nella scuola primaria è quello in atto da anni: un’ora settimanale nelle prime, due ore nelle seconde e tre ore nelle successive classi.
L’inglese viene insegnato da docenti della classe appositamente preparati. Se tra i docenti della classe nessuno è in grado di insegnare l’inglese, viene incaricato un docente specialista esterno. Questo avviene già da anni ed è confermato anche per gli anni prossimi.

1. Il tempo pieno sarà soppresso con l’introduzione del maestro unico?
In Italia una classe ogni quattro è organizzata a tempo pieno per 40 ore alla settimana con utilizzo di due docenti per classe.
Questo modello organizzativo sarà confermato l’anno prossimo per tutte le classi a tempo pieno e sarà anche esteso a nuove classi.
Per attivare nuove classi a tempo pieno occorrono però non solo i posti di docente (che l’amministrazione scolastica cerca in tutti i modi di assicurare) ma anche i servizi di mensa e la predisposizione di appositi spazi da parte del Comune.



18. Le ore di lezione di 50 minuti o 55 minuti sono ancora consentite?
Alla luce delle ultime normative la differenza in minuti rispetto ai 60 deve essere messa a disposizione per altre attività? (in particolare può essere tale differenza ritenuta "compensata" dai docenti con la partecipazione alle "gite scolastiche" ?)

Non vi sono nuove disposizioni in materia.
La scuola può autonomamente definire la durata del modulo orario, come prevede l’art. 4 del Regolamento sull’autonomia (dpr 275/1999), fermo restando, comunque, il rispetto effettivo dell’orario settimanale. Il CCNL degli insegnanti prevede che per cause di forza maggiore il consiglio di istituto possa deliberare la riduzione oraria delle lezioni. La decisione ha carattere eccezionale e, di norma, è riferita a istituti di istruzione secondaria di II grado in cui l’orario virtuale settimanale è di 35-40 ore. Su un orario settimanale di 30 ore non si capisce come possa esserci una causa strutturale di forza maggiore che ne impedisce l’effettuazione nelle sei giornate di lezione.
Se la decisione di riduzione delle ore di lezione non ha alcuna ragione derivante da cause di forza maggiore, i docenti devono recuperare l’intero orario non prestato, mediante attività deliberate dalla scuola.

17. Cos'è tenuto a fare l'istituto per i ragazzi che non seguono l'ora di religione?
Per la prima ed ultima ora i ragazzi entrano/escono prima/dopo, ma nelle ore intermedie?
Se la scuola non ha la possibilità di fornire attività alternative, è corretto che gli studenti stiano in un locale a loro destinato incustoditi o alla presenza di un addetto ATA (bidello)?
e se malauguratamente succedesse qualcosa (un infortunio accidentale, o una bravata) la responsabilità di chi sarebbe?
Può la scuola fornire nel modulo d'iscrizione per chi non frequenta l'ora di religione - sia di minorenni che di maggiorenni - l'opzione "restare a scuola senza assistenza"?

Da anni, in occasione delle iscrizioni, viene fornito alle famiglie degli alunni che non si avvalgono dell’insegnamento della religione cattolica il modulo E per la scelta alternativa.
Oltre alla possibilità di entrata ritardata o di uscita anticipata, la scelta può riguardare:
- attività integrative svolte dalla scuola,
- studio individuale assistito
- studio individuale non assistito.
Se la scelta è relativa allo studio individuale non assistito, ovviamente la responsabilità ricade sul genitore e sull’alunno che hanno sottoscritto quella opzione.
Negli altri casi, non è assolutamente possibile che gli alunni restino incustoditi o siano affidati alla vigilanza di personale Ata.
La scuola ha l’obbligo di assistere con personale docente questi alunni assicurando pari dignità di trattamento e di attenzione, come avviene per gli alunni che si avvalgono dell’insegnamento della religione cattolica.

16. Ci è stato fornito un modulo per l’iscrizione alla prima media nel quale noi genitori possiamo chiedere il tempo prolungato di 36 o 40 ore settimanali oppure un orario normale di 32 ore settimanali.
La segreteria della scuola ci ha detto che il modulo non è valido.
Cosa possiamo fare?

La segretaria della scuola ha ragione e non vi possono essere modelli alternativi a quelli ufficiali. Solamente la scuola può integrare i fac-simile ministeriali sulla base di particolari offerte di servizio organizzate dalla scuola stessa.
La scuola non è come un mercato dove si può chiedere quel che si vuole.
Si chiede quel che è consentito.
L’orario normale previsto è di 30 ore settimanali, non di 32 ore o altro.
La richiesta del tempo prolungato è legittima, ma può essere accolta solo a condizione che vi siano spazi e strutture per accogliere le attività previste, ivi compreso lo spazio e il servizio per la mensa, e che l’amministrazione scolastica, inoltre, assegni il personale necessario. La cosa è bene diversa se già nella scuola vi sono classi funzionanti con orario a tempo prolungato.

15. Nel tempo prolungato della scuola media dove ho iscritto mio figlio è previsto il servizio di mensa. Ma io vorrei che mio figlio venisse a pranzo a casa, visto che la scuola è vicina. Possiamo farlo?
A differenza del tempo pieno della scuola primaria dove il modello organizzativo è unitario e la mensa ne è parte integrante per gli alunni, la mensa nel tempo prolungato della scuola secondaria di I grado non comporta obbligo di frequenza da parte degli alunni, anche se rappresenta un servizio opportuno per assicurare la frequenza delle lezioni pomeridiane.

14. Sono un'insegnante di Italiano, storia e geografia in una scuola Secondaria di primo grado, finora a tempo prolungato, con un tempo scuola di 36 ore complessive di mensa. Supponendo che rimanga questa organizzazione, vorrei sapere se nelle 15 ore previste dall'attuale riforma, per la mia classe di concorso, sono previste già anche ore di assistenza mensa. E poi, poiché si prevedono classi di diciotto ore, come completerò il mio orario? E inoltre quali criteri si devono applicare per decidere a quale disciplina affidare le due ore di approfondimento? Cordiali saluti
È prevista la conferma del tempo prolungato funzionante a 36 ore settimanali e comprensivo del tempo mensa.
Poiché il quadro orario previsto dallo schema di Regolamento è riferito ad un tempo prolungato di 40 ore settimanali, le 15 ore previste per Italiano, storia e geografia e le 9 ore di matematica e scienze sono ampiamente sufficienti per assicurare anche il servizio di mensa. Peraltro la Sua cattedra di 18 ore consente ulteriori 3 ore per altri interventi, compresi gli approfondimenti.
In base alle specifiche situazioni locali o di scuola è prerogativa del collegio dei docenti e del consiglio di classe individuare le priorità di intervento e i criteri applicativi per disciplinare le ore di approfondimento.

13. Sono una dirigente scolastica di un istituto comprensivo. Devo quindi chiedere anche ai genitori di seconda e terza se intendono scegliere il tempo prolungato ? Ora tutti accedono alle opzionali facoltative per 33 ore. Entro il 28 febbraio?
Non ha nessun obbligo di chiedere una alternativa di iscrizione ai genitori delle classi successiva alla prima, ma è certamente corretto che li informi sui possibili cambiamenti di orario che vi potranno essere nelle classi dei lori figli dal prossimo anno scolastico.
Questa informativa può avvenire in qualsiasi momento, non necessariamente entro il 28 febbraio che è, invece, scadenza delle iscrizioni alla prima classe.
Immaginiamo che la scelta di tempo prolungato voglia dire cambio di classe per passare ad altra classe già funzionante a tempo prolungato. Si tratterebbe di una operazione con problemi di interruzione della continuità didattica che la invitiamo a valutare. Se invece parla di trasformazione a tempo prolungato delle attuali classi Le ricordiamo che questo non si può fare.

12. Vorrei ricevere qualche notizia in più sulle novità relative all'esame di stato conclusivo del primo ciclo di istruzione. Oltre alla prova nazionale, quanti e quali scritti ? Grazie
Lo schema di regolamento per il coordinamento delle norme sulla valutazione degli alunni, esami compresi, è in fase di definizione.
Sulla base di tale regolamento, se confermato nell’attuale stesura, sarà il Ministro a fissare con proprio decreto le materie d’esame e le prove scritte. Per l’anno scolastico in corso dovrebbero, però, essere confermate le prove scritte dell’anno scorso e, cioè, oltre alle prove scritte nazionali, la prova di italiano, quella di matematica e quella(e) di lingua comunitaria.
La novità certa dell’esame riguarda la valutazione finale che verrà espressa con voto in decimi, anziché con giudizio sintetico.

11. Poiché è stato ridotto a due il monte ore di Tecnologia, che fine farà l'insegnamento dell'Informatica... anche in considerazione degli investimenti del Ministero relativi a LAVAGNE MULTIMEDIALI, PAGELLE ON LINE...? Nella nuova riforma, di "informatica" non si parla più!!!
Contenuti e obiettivi di apprendimento per tutte le discipline di studio (informatica e tecnologia comprese) sono definiti dai piani di studio delle Indicazioni per il curricolo e dalle Indicazioni nazionali, oggetto attuale di sintesi. Tale sintesi delle due indicazioni per i nuovi piani di studio verrà inserita in apposito regolamento diverso da quello relativo al I ciclo e attualmente in fase di definizione.
Attualmente l’informatica può essere insegnata dal docente di tecnologia o da quello di matematica.

10. La modifica prevista dalla circolare iscrizioni riguardante le classi funzionanti a tempo normale di scuola secondaria di primo grado per le materie letterarie (9 ore + 1 di approfondimento) vale solo per le prime o per tutto il triennio?
La circolare sulle iscrizioni ha anticipato i contenuti del nuovo regolamento sul I ciclo di istruzione che prevede, appunto, che l’orario settimanale del tempo normale (30 ore) comprenda 9+1 ore per materie letterarie. Il nuovo orario di 10 (9+1) vale per tutte le classi dei tre anni di corso.

9. Sono una docente con funzione di collaboratore del DS. Vorrei sapere se il modello di 36 ore di tempo prolungato si può estendere alle future classi seconde e terze, attualmente a 33 ore, previa autorizzazione delle famiglie.
Il modello orario di tempo prolungato nella scuola secondaria di I grado sarà confermato laddove esiste nei limiti degli organici assegnati. La trasformazione a tempo prolungato delle attuali classi funzionanti a 33 ore settimanali non può dipendere dalla semplice domanda, anche se necessaria, delle famiglie, ma, in generale dalle risorse di organico disponibile.
Normalmente si costituiscono nuove classi a tempo prolungato dal primo anno di corso. Sembra poco probabile, quindi, che la Vostra domanda possa essere accolta.

8. Sarebbe ora che si mettesse in chiaro quante sono le ore d'insegnamento di materie letterarie nella scuola secondaria di I grado da considerare per l'organico di diritto, visto che alcuni sindacati , sui loro siti, e Italia Oggi, nell'inserto settimanale dedicato alla scuola, ne indicano 9 invece di 10 (9+1). Grazie
Le ore di insegnamento di materie letterarie saranno effettivamente di 10 (9+1) ore settimanali.

7. Si chiede se il prospetto orario del tempo prolungato nella Scuola Secondaria di I Grado pubblicato nelle bozze riguarda soltanto le classi prime o ha valore retroattivo per cui nelle future seconde e terze si garantiscono soltanto gli approfondimenti per materie letterarie e matematica- scienze e non si prevedono approfondimenti anche per altre materie es. lingua straniera, musica, ecc.
Il prospetto orario del tempo prolungato presente nello schema di regolamento per il I ciclo di istruzione vale per tutte le classi dei tre anni di corso.
Sulla base delle risorse di organico assegnate la scuola, come avveniva anche in passato, procederà alla organizzazione delle attività e degli insegnamenti, provvedendo, in autonomia, ad organizzare eventuali momenti laboratoriali.

6. Sono un dirigente scolastico e vorrei sapere se l’insegnamento dell’inglese potenziato riguarda soltanto le prime classi o anche le seconde e le terze?
L’insegnamento potenziato dell’inglese è una facoltà rimessa ai genitori che iscrivono quest’anno i propri figli alla prima classe della scuola secondaria di I grado e che ha valore vincolante per l’intero corso fino alla terza.
Le classi successive alla prima non sono coinvolte in questa estensione oraria dell’insegnamento dell’inglese.

5. Sono una dirigente scolastica di scuola secondaria di I grado. Chiedo se i moduli orari di lezione devono essere di 60 minuti.
L’autonomia didattica consente di organizzare unità di insegnamento non coincidenti con l'unità oraria della lezione, ma comporta comunque tassativamente che l’orario complessivo settimanale raggiunga le prescritte 30 ore effettive di lezione obbligatorie.
Per i docenti questo comporta l’obbligo, comunque sia stata la durata dell’unità didattica di lezione, di prestare le 18 ore di insegnamento (tutte da 60 minuti l’una) previste contrattualmente. In caso diverso devono recuperare le ore non prestate.

4. Le 30 ore settimanali obbligatorie di lezione previste dall’anno prossimo per le prime classi della scuola secondaria di I grado valgono anche per le altre classi successive alla prima oppure queste mantengono l’attuale orario normale fino a 33 ore?
Le attività e gli insegnamenti facoltativo opzionali che attualmente comportano un orario aggiuntivo fino a quattro ore settimanali, non saranno più previsti per tutte le classi dal prossimo anno scolastico. Conseguentemente viene anche cancellato l’orario aggiuntivo che ne consentiva l’effettuazione; per tutte le classi, dalla prima alla terza, l’orario ordinario obbligatorio settimanale complessivo sarà quindi di 30 ore.

3. Nella circolare sulle iscrizioni non si dice se le 36 ore settimanali del tempo prolungato della scuola secondaria di I grado comprende anche la mensa? L’orario per la mensa è compreso o no?
Le schema di regolamento per i nuovi ordinamenti del I ciclo prevedono che nelle 36 ore di attività del tempo prolungato della scuola secondaria di I grado sia compreso anche l’orario riservato alla mensa. L’assistenza educativa alla mensa è assicurata dai docenti della classe.

2. Nella circolare per le iscrizioni scolastiche non si parla delle scuole con insegnamento dello strumento musicale. È possibile comunque l’iscrizione?
Sono centinaia le scuole secondarie di I grado che hanno al proprio interno corsi di strumento musicale. Le famiglie che vogliono chiedere l’iscrizione hanno diritto di farlo e la scuola ha il dovere di fornire ampia informazione per agevolare tale scelta e di integrare il modello-tipo di domanda di iscrizione predisposto dal Ministero.
La riforma di ordinamento in corso ha confermato questo tipo di scuola ad indirizzo musicale.

1. Dobbiamo iscrivere nostro figlio handicappato alla scuola media del nostro paese, ma siamo preoccupati perché la classe dove verrà iscritto avrà non meno di 25 ragazzi. Come potrà essere seguito in modo adeguato?
Le classi che accolgono alunni con disabilità non potranno avere normalmente più di 20 iscritti. Lo prevedono le nuove disposizioni per l’anno prossimo.












aggiornato: 25/02/2010
 
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