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Il Cern premia l'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare per il contributo allo sviluppo della Grid computing

Il Ministro Moratti: "Un progetto per lo sviluppo delle infrastrutture di calcolo aperto anche alla biomedicina e all'osservazione della Terra"

(Roma, 1 dicembre 2004) Alla presenza del Ministro Letizia Moratti il Direttore generale del Cern, Robert Aymar, ha consegnato all'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn) un premio per il contributo che l'Ente ha fornito allo sviluppo della rete Grid e per gli sforzi pionieristici volti a stabilire e promuovere la tecnologia legata alla Grid in Italia e in Europa. Il riconoscimento è stato consegnato a Roberto Petronzio, Presidente dell'Infn, nel corso di una cerimonia svoltasi a Roma al Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca.

"Il premio all'Infn ha un alto valore simbolico", ha detto il Ministro Moratti, "perché, partendo dagli eccezionali risultati sin qui raggiunti, intende guardare al futuro e alle prossime tappe che ci attendono nella realizzazione del progetto".

"Il progetto Infn Grid", ha aggiunto Letizia Moratti, "annovera oltre venti siti localizzati nelle più importanti università italiane e, sebbene sia in primo luogo focalizzato sullo sviluppo di infrastrutture di calcolo per la fisica, è stato fin dall'inizio aperto anche ad altri campi di ricerca, quali la biomedicina e l'osservazione della Terra, e rappresenta un modello nella collaborazione tra fisici, esperti di software, di computer e industrie italiane".

La Grid promette di essere un importantissimo passo in avanti nel campo delle tecnologie informatiche di rete. Essa consentirà infatti a una rete mondiale, composta da decine di migliaia di calcolatori interconnessi, di condividere capacità di calcolo e di memorizzazione dati. Lo scopo ultimo della Grid dunque va ben oltre la semplice comunicazione tra computer, ma mira a trasformare la rete globale di calcolatori in un'unica vasta risorsa computazionale. Si tratta di un passo in avanti molto importante rispetto al Web, il quale consente invece semplicemente di condividere informazioni attraverso Internet.

"L'Infn è sempre stato all'avanguardia nello sviluppo di tecnologie per il calcolo e ha compreso ben presto la potenzialità della Grid nel campo della fisica delle alte energie", ha sottolineato Robert Aymar, "questa apertura ha dato una spinta alla Grid, grazie alla quale essa non solo si è affermata come soluzione per le necessità di calcolo poste dalla fisica delle alte energie, ma si prepara a divenire una tecnologia molto utile anche in altre discipline".

Era il 1999 quando venne lanciato il progetto Infn Grid: una delle prime iniziative europee di rilievo in questo settore. In particolare, il progetto Infn Grid mirava a studiare la possibilità di realizzare un software che permettesse applicazioni della nuova rete alla fisica delle alte energie. Nel 2001 vide la luce il progetto europeo DataGrid (Edg), il più grande nell'ambito del quinto programma quadro dell'Unione Europea per la Ricerca e lo Sviluppo Tecnologico. Anche nell'ambito di DataGrid l'Istituto ha giocato un ruolo di primo piano. L'Infn ha partecipato inoltre al progetto DataTag, il quale ha spostato in avanti i limiti della velocità di trasferimento dati attraverso l'Atlantico. Questi sviluppi sono stati applicati con successo al progetto Lhc Computing Grid (Lcg), concepito per sviluppare un servizio computazionale Grid mondiale, in grado di analizzare l'enorme quantità di dati che a partire dal 2007 verranno prodotti dall'acceleratore Lhc, attualmente in costruzione al Cern. Si tratterà di oltre 15 Petabytes per anno, l'equivalente di molti milioni di Dvd.

"Per l'Infn è un onore ricevere questo riconoscimento dal Cern", ha detto Roberto Petronzio. "L'Istituto ha giocato un ruolo cruciale e pionieristico fin dai primi giorni dello sviluppo della tecnologia Grid per il mondo della ricerca in Fisica delle Alte Energie. Non dubito che i nuovi sviluppi della Grid per il progetto Lcg si riveleranno essere di grande valore non solo per il successo delle ricerche connesse con Lhc, ma anche per una ampia applicazione della Grid a Scienza e Industria".

Con il Cern nel ruolo di guida e con la collaborazione di altri istituti da quasi tutti i Paesi europei, l'Infn ha promosso il nuovo progetto Egee (Enabling Grids for E-sciencE), il quale è partito il primo aprile 2004. L'obiettivo primario di questo progetto è quello di creare una infrastruttura Grid internazionale e omogenea, la quale supporti l'intero mondo della ricerca. Si tratta del più grande progetto di infrastruttura Grid mai affrontato dall'Unione Europea e vede la collaborazione di molte istituzioni in Europa, Stati Uniti, Russia e Asia.