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Parte il Progetto Scienza nelle Scuole.

Il Ministro Moratti: "Ragazzi, costruite in classe il rilevatore di raggi cosmici"

(Roma, 3 maggio 2004) Parte il Progetto EEE Scienza nelle scuole. Il Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, Letizia Moratti, e il professor Antonino Zichichi, hanno presentato oggi al Cern di Ginevra, in videoconferenza con 200 scuole italiane, questa iniziativa didattica fortemente innovativa.

"È per me significativo presentare questo progetto dal Cern", ha detto il Ministro Letizia Moratti. "Il Cern è un centro di ricerca internazionale di altissimo livello, alle cui attività partecipano oltre 1500 ricercatori italiani. Rilevo con soddisfazione", ha aggiunto il Ministro, "le positive ricadute che hanno le ricerche qui effettuate sulla società civile. La ricerca al Cern è davvero al servizio dell'uomo, delle sue necessità nella vita quotidiana, ma anche delle sue esigenze di conoscenza, quali i grandi interrogativi sulla composizione della materia e sull'universo. La fisica subnucleare porta a risolvere problemi legati alla cura dei tumori, alla sicurezza dei cittadini e alla difesa dell'ambiente".

Passando ad illustrare il Progetto Scienza nelle Scuole il Ministro ha detto: "Dobbiamo stimolare i ragazzi ad avere idee nuove, a essere protagonisti nell'apprendimento delle scienze non soltanto attraverso i libri, ma con esperienze dirette. Con questo progetto, per esempio, gli studenti potranno costruire in classe con i loro insegnanti uno strumento meraviglioso per il rilevamento dei raggi cosmici, utilizzando pochi materiali quali plastica e fili. Inoltre potranno elaborare i dati attraverso il Progetto Grid.
Questa iniziativa", ha aggiunto il Ministro, "va ad aggiungersi alle altre promosse dal Miur quali il canale satellitare Explora dedicato alla diffusione della cultura scientifica e il canale interattivo Web Spazio, realizzato in collaborazione con l'Agenzia Spaziale Italiana".

Il progetto presentato oggi a Ginevra prevede lo studio degli eventi cosmici di altissima energia (Extreme Energy Events), come ad esempio lo studio dei "muoni", particelle identiche agli "elettroni", ma 200 volte più pesanti, e delle loro conseguenze che vanno dalle variazioni climatologiche, alle mutazioni genetiche e alla interazione tra "buchi neri" per non citare che alcuni esempi delle problematiche legate al loro studio.

Nelle scuole che aderiranno al progetto verrà costruito un rivelatore Mrpc. Ai ragazzi verrà dato il materiale di base perchè si rendano conto di come si passa da un tipo di materiale apparentemente inservibile, a uno strumento di altissima precisione e i dati che verranno raccolti saranno un contributo originale per lo studio dei raggi cosmici appartenenti alla classe EEE.

L'esperienza diretta con i raggi cosmici stimolerà nei ragazzi l'interesse per la Scienza. Uno degli obiettivi del Progetto EEE, infatti, è quello di portare la Scienza nel cuore dei giovani attraverso un'azione di incentivazione culturale diretta, che nasce quando i ragazzi sentono di essere diventati protagonisti nella costruzione di uno strumento e nella elaborazione di dati che sono alle frontiere del pensiero scientifico.