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Parte l'Anagrafe nazionale degli studenti universitari e dei laureati

Il Ministro Letizia Moratti: "Uno strumento innovativo che favorirà il pieno successo formativo per tutti"

Un diploma italiano-inglese favorirà la circolazione internazionale degli studenti

(Roma, 4 maggio 2004) Il Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, Letizia Moratti, ha firmato il decreto che dà concreto avvio all'Anagrafe nazionale degli studenti e dei laureati delle università italiane. Trova, così, attuazione il disposto della legge n. 170 del 2003 che ha previsto l'istituzione di questo indispensabile strumento di governo del sistema, del quale già nella passata legislatura si era sentita l'esigenza senza però riuscire a realizzarlo.

"Attraverso gli elementi che dagli atenei italiani confluiranno nella banca dati ministeriale", ha spiegato il Ministro Moratti, "sarà possibile monitorare in modo unitario e costante, sulla base di dati omogenei ed affidabili, lo svolgersi delle carriere di tutti gli studenti universitari. In pratica, con questo strumento, gli studenti saranno seguiti passo a passo nel loro percorso formativo. Il vantaggio è duplice: da una parte il sistema potrà conoscere i successi registrati dagli studenti e le difficoltà eventualmente affrontate; dall'altra l'Anagrafe fornirà al sistema tutti gli elementi conoscitivi che consentiranno di mettere a punto un'offerta didattica adeguata alle esigenze degli studenti, in modo da garantire a tutti il pieno successo formativo. Altro elemento di grande novità", ha aggiunto il Ministro, "sarà il monitoraggio dei laureati su scala nazionale, che fornirà dati preziosi sugli sbocchi professionali dei vari percorsi di studio, favorendo così da parte degli studenti una scelta più attenta e consapevole al momento dell'iscrizione all'università. L'Anagrafe inoltre sarà utile al Ministero per 'premiare' le università che raggiungeranno i risultati migliori".

Attraverso l'Anagrafe sarà inoltre possibile valutare il grado di realizzazione della riforma della didattica universitaria e controllare il livello di raggiungimento degli obiettivi prefissati attraverso l'analisi di dati fondamentali quali la durata degli studi, il tasso di abbandono e la flessibilità dei percorsi formativi. Si potranno, ancora, calcolare indicatori di confronto qualitativo e quantitativo tra le diverse sedi universitarie e seguire fenomeni complessi quali i trasferimenti di sede e di corso di studio o il riconoscimento dei crediti maturati in altri corsi.

Con lo stesso decreto il Ministro Moratti ha fornito alle università le indicazioni necessarie per omogeneizzare le informazioni che dovranno essere inserite nel cosiddetto "diploma supplement", cioè il certificato che gli atenei a partire dall'anno 2005 dovranno rilasciare in edizione bilingue (italiano e inglese) a tutti i laureati.

Si tratta di una certificazione integrativa del titolo ufficiale conseguito al termine di un corso di studi in una università o in un istituto di istruzione superiore, che corrisponde al modello europeo sviluppato per iniziativa della Commissione Europea, del Consiglio d'Europa e dell'Unesco. In esso verranno descritti la natura, il livello, il contesto, il contenuto e lo status degli studi effettuati e completati dallo studente. Il titolo di studio sarà quindi corredato da un curriculum completo dello studente con le votazioni riportate.

"Il diploma supplement", ha detto a questo proposito il Ministro Moratti, "servirà a rendere più 'leggibile' il titolo di studio, favorendo l'accesso a studi ulteriori e alla formazione permanente e facilitando la conoscenza e la valutazione dei nuovi titoli accademici da parte dei datori di lavoro. Esso inoltre renderà più agevole il riconoscimento accademico e professionale dei titoli italiani all'estero e la libera circolazione internazionale dei nostri laureati".