Istruzione.it archivio.pubblica.istruzione.it
Benvenuti su Istruzione.it  
Home » Comunicati

Più insegnanti e più finanziamenti nella scuola della Riforma

Il Miur rende noti i dati ufficiali riguardanti gli organici e i finanziamenti
del sistema scolastico pubblico

(Roma, 16 gennaio 2004) Dopo la circolare sulle iscrizioni, e mentre alle Camere si sta completando l'iter del primo decreto attuativo della riforma della scuola, è già a pieno ritmo la macchina organizzativa del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca per l'avvio dell'anno scolastico 2004-2005. "Stiamo lavorando per garantire, per il quarto anno consecutivo, il regolare avvio delle lezioni in tutta Italia", assicura il Ministro Letizia Moratti. "Voglio tranquillizzare gli studenti e le famiglie: sin dal primo giorno di scuola gli insegnanti saranno tutti al loro posto. E i ragazzi troveranno le prime novità della riforma: l'insegnamento della lingua inglese e dell'informatica alle elementari, una seconda lingua straniera in prima media, l'anticipo delle iscrizioni, il tempo pieno gratuito alle elementari e prolungato alle medie, secondo nuove e più flessibili modalità".
Il Miur frattanto rende noti i dati ufficiali riguardanti gli organici e i finanziamenti del sistema scolastico pubblico. Si tratta di dati che smentiscono nella maniera più assoluta le notizie diffuse circa presunti tagli.


Aumentati i finanziamenti: 1640 milioni di euro nel 2004

Le risorse destinate alla Scuola hanno avuto un significativo incremento negli anni 2002 e 2003: nel 2002 i finanziamenti complessivi destinati alla scuola sono stati pari a 36.840 milioni di euro, 1.053 milioni in più rispetto all'anno precedente. Nel 2003 il finanziamento complessivo è stato di 37.603 milioni di euro. Per l'anno 2004 si registra un'ulteriore crescita della previsione di spesa che, dai 37.603 milioni di euro, passa a 39.240 milioni di euro, con un incremento pertanto di 1.640 milioni di euro.


Contratto docenti: aumento medio di 147 euro

E' stato siglato il contratto di lavoro del personale docente e non docente della scuola, che interessa un milione e centomila persone, di cui 850.000 insegnanti. L'aumento medio mensile lordo è di 147 euro.


Scuola dell'infanzia: + 700 posti

Il numero dei posti di insegnamento nella scuola dell'infanzia è stato incrementato, nell'ultimo biennio, di oltre 700 unità rispetto a quello dell'anno scolastico 2001/2002 (da 79.153 unità dell'anno 2001/2002 a oltre 79.870 unità dell'anno 2003/2004), al fine di corrispondere alle crescenti richieste delle famiglie soprattutto nei casi, sempre più frequenti, di dismissione del servizio da parte degli Enti locali. Tale intervento di potenziamento degli organici costituisce solo la parte iniziale di un percorso che, in attuazione delle previsioni della legge di riforma degli ordinamenti scolastici n. 53 del 28 marzo 2003 (che sancisce la generalizzazione della "scuola dell'infanzia" nonché l'anticipo delle iscrizioni e delle frequenze riferiti ai bambini ed alle bambine che compiono i 3 anni di età entro il 30 aprile dell'anno scolastico di riferimento) porterà ad un graduale aumento delle dotazioni organiche della scuola dell'infanzia.


Scuola primaria: restano più docenti rispetto al decremento degli alunni

Nell'anno scolastico 2003/2004 si è realizzato un aumento di 1.500 posti dovuto alle iscrizioni alla prima classe dei bambini e delle bambine che compiranno i sei anni di età entro il 28 febbraio 2004; inoltre, sempre nell'anno 2003/2004, sono stati attivati oltre 1.500 posti per garantire l'insegnamento della lingua straniera a tutti gli alunni delle prime e delle seconde classi della scuola primaria. Si aggiunga poi che, sempre per l'anno scolastico 2003/2004, in organico di fatto sono stati istituiti ulteriori 500 posti.
Nella scuola elementare a conclusione degli interventi di contenimento del numero dei posti si è registrata una differenza in meno di circa 1.000 posti, corrispondente, in valore percentuale, allo 0,43% rispetto all'organico complessivo della scuola primaria. Si tratta di una riduzione ben inferiore a quella che il vistoso decremento del numero degli alunni avrebbe già di per sé comportato.


Scuola secondaria di I grado: resta invariato il livello dei posti

Per la scuola secondaria di primo grado le riduzioni di posti sono state determinate quasi esclusivamente dalla diminuzione del numero degli alunni e dalla soppressione delle cattedre sperimentali previste dalla legge 30/1999 (abrogata dalla legge n. 53/2003). In sostanza, su questo grado di scolarità, non sono stati effettuati interventi strutturali di significativa portata. Al tempo stesso, sono state soddisfatte tutte le richieste di tempo prolungato e sono stati incrementati i livelli di diffusione di insegnamenti non obbligatori, quali la seconda lingua straniera e lo strumento musicale.


Scuola secondaria di secondo grado: migliore utilizzazione dei docenti

Anche in questo settore si è verificata una diminuzione degli studenti: si pensi che tra il numero degli alunni indicati come iscritti dalle istituzioni scolastiche nella fase di elaborazione dell'organico e quello degli alunni effettivamente frequentanti nell'anno scolastico 2002/2003 si è registrata una differenza in meno di oltre 46.000 unità; tale differenza, sia pure in quantità meno accentuata (circa 35.000 unità), persiste nell'anno 2003/2004. Anche per questo grado di istruzione sono stati realizzati interventi di tipo strutturale quali la riconduzione a 18 ore delle cattedre costituite con un numero di ore di insegnamento inferiore a quello previsto dal Contratto Nazionale di lavoro del comparto scuola, secondo la prescrizione contenuta nella Finanziaria 2003; la riduzione del numero dei progetti didattici; la previsione di un piano di riconversione professionale del personale docente appartenente a classi di concorso in esubero in ambito provinciale; la migliore utilizzazione dei docenti in soprannumero. Non sono stati effettuati interventi sulla composizione delle classi né sui profili ordinamentali che potessero incidere sulla qualità e sull'efficienza del servizio.
La riconduzione delle cattedre a 18 ore ha riguardato, poi, solo i posti giuridicamente vacanti e perciò privi di titolare, evitandosi di intervenire su situazioni che avrebbero potuto creare spostamenti e disagi al personale docente.


Posti di sostegno: aumentati di 4400 posti

Il numero dei posti di sostegno ha avuto un andamento crescente negli ultimi anni. Infatti, fermi restando i criteri indicati dalla legge n. 449/97 per la definizione dell'organico di diritto (un posto per ogni gruppo di 138 alunni a livello provinciale), si è registrato un aumento costante dei posti e quindi degli insegnanti sia perché gli alunni certificati come portatori di handicap sono divenuti sempre più numerosi, sia perché le certificazioni hanno riguardato sempre più spesso situazioni di handicap diagnosticate come "gravi". Infatti gli insegnanti di sostegno, che risultavano essere circa 74.000 nell'anno 2001/2002, hanno superato le 77.700 unità nell'anno 2002/2003; per l'anno 2003/2004 non si è ancora in possesso del dato definitivo, ma il monitoraggio in atto consente di affermare che il numero dei docenti di sostegno presenta una ulteriore crescita.
In conclusione, i significativi aumenti di posti che si registrano nella scuola materna e in funzione delle attività di sostegno (in totale alcune migliaia: 700 per la scuola dell'infanzia e 3700 per il sostegno) vanno a compensare in maniera rilevante la flessione dei posti determinatasi negli altri ordini e gradi di istruzione, realizzando un tendenziale mantenimento della complessiva consistenza numerica del personale.


Immissioni in ruolo: + 78.000

Negli anni scolastici 2000/2001 e 2001/2002 sono state effettuate, dopo oltre dieci anni, immissioni in ruolo per ben 63.000 docenti. A ciò si aggiunge che il Dipartimento della Funzione Pubblica e il Ministero dell'economia e delle finanze hanno dato l'autorizzazione all'assunzione di altre 15.000 unità di personale dall'anno scolastico 2005.
In tutto, fra personale docente e non docente, l'incremento complessivo è di 78.000 unità.