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Ricerca industriale: finanziati dal Miur
222 progetti per oltre 445 milioni di euro


Riattivato il Far, il Fondo per l'agevolazione della ricerca.
Forte investimento anche nel Sud del Paese: 73 i progetti finanziati
nel Mezzogiorno per oltre 175 milioni di euro


Il Viceministro Possa: "La competitività tecnologica delle nostre aziende
come priorità strategica per lo sviluppo del Paese"

(Roma, 16 febbraio 2004) Un nuovo forte impulso alla ricerca industriale da parte del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca. Dopo il decreto di sblocco firmato dal Ministro dell'Economia e delle Finanze il 10 ottobre 2003, con una serie di provvedimenti è stato riattivato il Far (Fondo per le agevolazioni alla ricerca), sottoposto lo scorso anno a una revisione tecnica prevista dalla legge Finanziaria 2003.

Con l'adozione di questi provvedimenti il Miur ha dato il via al cofinanziamento di 222 progetti di ricerca industriale per complessivi 445,2 milioni di euro, su un costo totale di circa 500 milioni di euro. La metà circa dei finanziamenti è erogata a fondo perduto, per un ammontare tra il 25 e il 50 per cento del costo di ciascun progetto; l'altra metà è distribuita a credito agevolato, da restituire nell'arco di dieci anni con un interesse dello 0,5 per cento.

Alle piccole e medie imprese sono stati finanziati 127 progetti; alle grandi imprese i rimanenti 95. In testa, tra i settori produttivi maggiormente interessati, quello informatico (36 progetti), meccanico (34), dei materiali (24), alimentare (22) e delle tecnologie meccaniche (15). Per quanto riguarda la distribuzione sul territorio nazionale, è la Lombardia la regione con il maggior numero di progetti premiati (45), seguita da Emilia Romagna (31), Campania (25) e Veneto (23).

I progetti finanziati sono stati proposti autonomamente dalle aziende secondo il sistema "bottom up" (mediante presentazione "a sportello"). Ad essere interessate dai finanziamenti sono state le imprese industriali nazionali, che hanno partecipato al bando di gara anche con Università ed Enti pubblici di ricerca. In particolare, gli interventi riguardano progetti autonomi

  • per lo svolgimento di attività di ricerca industriale;

  • per la formazione professionale per ricercatori e tecnici di ricerca;

  • per la creazione di centri di ricerca.

La valutazione di ogni progetto è stata effettuata mediante apposita istruttoria condotta insieme da un istituto di credito (per gli aspetti economico-finanziari) e da un esperto scientifico (per gli aspetti di natura più strettamente tecnica); la concessione del finanziamento è stata deliberata del Comitato tecnico scientifico del Far.

Spiega il Viceministro Guido Possa: "Il Far è il principale canale di cui dispone il Miur per il sostegno alla ricerca industriale. L'investimento di oltre 445 milioni di euro rappresenta uno sforzo economico importante, che contribuirà in maniera rilevante allo sviluppo della capacità innovativa di molte piccole, medie e grandi imprese. Un'attenzione particolare è stata rivolta al Mezzogiorno, cui sono stati destinati oltre 175 milioni di euro, provenienti dalle risorse dei fondi strutturali della misura 1 del Pon (Programma operativo nazionale) e dalle risorse della delibera Cipe n. 36 del 2002".

"Abbiamo destinato i finanziamenti - conclude il Viceministro - a progetti di reale interesse scientifico e tecnologico, premiando la qualità delle proposte. L'obiettivo è incrementare la competitività delle nostre aziende e valorizzare al meglio il capitale umano del Sud, stabilendo un collegamento sempre più stretto tra il settore pubblico della ricerca e quello produttivo del Paese e sviluppando tra questi due settori ogni possibile sinergia".