"I giovani ricordano la Shoah"

Scelte le classi vincitrici del concorso nazionale bandito dal Miur

(Roma, 21 gennaio 2004) Nella ricorrenza del 27 gennaio, che il Parlamento Italiano con la legge n. 211/2000 ha voluto istituire come "Giorno della Memoria", il MIUR, con l'alto Patronato del Presidente della Repubblica ed in collaborazione con l'Unione delle Comunità Ebraiche, ha bandito un concorso per gli studenti delle scuole elementari e medie sul tema "Il periodo della Shoah vissuto da bambini e ragazzi come voi".

Per la scuola secondaria superiore il tema era: "Popoli e singoli durante la Shoah. Vicende, ruoli e comportamenti diversi: le vittime, i persecutori, quelli che hanno voltato lo sguardo, quelli che hanno reagito impegnandosi".

Larghissima la partecipazione degli studenti, che hanno risposto con elaborati originali e di notevole valore storico ed artistico.

Duecento lavori (disegni, favole, racconti, poster, ricerche e prodotti multimediali) sono stati selezionati dagli Uffici scolastici regionali e trasmessi al Ministero. Una commissione nazionale costituita da rappresentanti delle Comunità Ebraiche e da esperti del MIUR ha scelto le tre classi vincitrici: per le scuole elementari, la classe IV C e D della scuola elementare di Montescaglioso (Matera); per le scuole medie la classe III F della scuola media di Pontelagoscuro (Ferrara); per le scuole superiori la classe V A dell'istituto tecnico commerciale di Casoli (Chieti).

Le classi vincitrici, dopo una visita alla città di Roma, dove il 27 gennaio assisteranno all'incontro di calcio, denominato "Partita della Memoria", mercoledì 28 gennaio saranno premiate nella sede del MIUR dal Sottosegretario On.le Valentina Aprea e dal Presidente dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, Prof. Amos Luzzatto.

Sempre per la stessa giornata del 28 è stata organizzata, a cura della Comunità Ebraica, una visita delle classi vincitrici al Museo Ebraico, alla Sinagoga e al Ghetto di Roma. Il concorso sulla SHOAH ha offerto alla scuola italiana l'occasione per rivelare la sua grande sensibilità per le tragedie del passato e la ferma volontà di affermare i grandi valori della civiltà, della pace e della solidarietà.