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Il Ministro Moratti firma a Genova protocollo d'intesa Miur-Regione Liguria

RICERCA: UN DISTRETTO PER LA QUALITÀ DELLA VITA E PER I TRASPORTI "INTELLIGENTI" DI PERSONE E COSE.
TRECENTO NUOVI POSTI PER GIOVANI RICERCATORI

Roma, 27 settembre 2004 - Il Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, Letizia Moratti, e il Presidente della Regione Liguria, Sandro Biasotti, hanno firmato questa mattina a Genova il protocollo d'intesa sul distretto tecnologico ligure sui "Sistemi intelligenti integrati".
Ecco la sintesi dell'intervento del Ministro Letizia Moratti:

"La costituzione del distretto tecnologico sui "Sistemi intelligenti integrati", proposta dalla Regione Liguria, si incentra su una linea programmatica e di ricerca che può essere alla base di significativi risultati tecnico-scientifici per applicazioni nei seguenti settori:

  • infomobilità
  • qualità della vita (ambiente, sicurezza e salute).

Le tecnologie specifiche da sviluppare nel Distretto sui sistemi intelligenti integrati si rifanno a discipline e tecnologie di base quali: informatica, elettronica, telecomunicazioni, bioingegneria, meccanica, ricerca operativa, automazione, ambiente, energia e sono in grado di generare un forte impatto di innovazione in molteplici settori produttivi, presidiati dalle grandi imprese nazionali e di accrescere la competitività di un vitale tessuto di piccole e medie imprese quale quello rappresentato dal DIXET della Liguria.

I sistemi integrati intelligenti si inseriscono, peraltro, in un territorio che ha sempre operato nell'ottica del sistema e della integrazione, avendo realizzato nella sua storia prodotti e processi di cui si è avvantaggiato l'intero Paese. Basti pensare alle locomotive, ai motori e alle navi a vapore prodotte dall'Ansaldo.

Gli studi di fattibilità hanno evidenziato anche che il distretto può contare sui seguenti elementi di forza:

  • una significativa massa critica di attività e competenze collegate alla grande industria ed alle PMI;
  • una serie di riconosciute competenze di avanguardia in ambito scientifico/accademico.

A conferma del primo punto si rileva che, in Liguria, il numero complessivo di risorse dedicate dalle imprese ad attività di ricerca ed innovazione tecnologica è rilevante: in termini assoluti circa 7.000 addetti su 110.000 occupati nel settore industriale. La spesa per R&S dell'industria ligure è stimabile in 200 milioni di euro all'anno (stima dato 2002).
Tra i mercati di sbocco delle grandi imprese liguri molti sono riconducibili alle tematiche dei Sistemi intelligenti integrati. Mi riferisco in particolare alla logistica avanzata per merci e persone, ai sistemi di trasporto, alla sicurezza, all'energia, all'automazione, alle telecomunicazioni, all'ambiente, alla sanità.

Le attività sulle quali il Distretto intende puntare sono riconducibili a:

  • sviluppare iniziative a sostegno dell'innovazione tramite l'interazione tra mondo accademico e imprenditorialità industriale di tipo tecnologico;
  • mettere a fattore comune risorse e "know-how";
  • incoraggiare le imprese a sviluppare progetti nel settore dei Sistemi intelligenti integrati, come strumento per perseguire l'innovazione;
  • sviluppare/rafforzare il "technology-transfer" per valorizzare i risultati della ricerca scientifica e tecnologica, finalizzandola alla ricaduta economica;
  • sviluppare iniziative di attrazione di nuove imprese tecnologiche;
  • favorire lo sviluppo di "start-up" tecnologiche (mettendo a disposizione strutture logistiche, risorse manageriali e legali) e sostenere "spin-off" ed "early stage";
  • incentivare laboratori di ricerca congiunti Università ed Enti di ricerca-imprese, nonché strutture comuni ad alto contenuto tecnologico come laboratori di test e certificazione;
  • creare percorsi formativi di alto livello per sviluppare conoscenza (master, stage all'estero, scambio di personale tra industria e Università, etc.);
  • attrarre l'interesse per Genova e la Liguria di "Venture-Capital" a vocazione tecnologica;
  • supportare l'internazionalizzazione del tessuto industriale ligure, con particolare riguardo al comparto delle PMI.

La Regione Liguria di concerto col MIUR ha identificato tali obiettivi coinvolgendo in un programma condiviso una larga rappresentanza di soggetti imprenditoriali e della ricerca pubblica e privata operanti sul territorio.

In tale quadro, il MIUR e la Regione Liguria concordano sulla necessità di adottare una strategia condivisa per svolgere, nei settori scientifici e tecnologici predetti, interventi e azioni mirate al sostegno delle attività di ricerca, all'incremento del grado di innovatività delle imprese, alla valorizzazione del capitale umano e delle iniziative che promuovono il collegamento alle imprese e centri tecnologici connessi con le Università e i Centri di Ricerca, all'incentivazione delle mobilità dei ricercatori, sia a livello internazionale, sia a livello di scambi tra Università e imprese, all'efficace coinvolgimento di tutti i soggetti che sono impegnati nello sviluppo del territorio per il raggiungimento di tali obiettivi: Enti Locali, Università, Centri di Ricerca, Imprese, Associazioni.
Gli obiettivi che con tale intervento si intende conseguire possono così schematizzarsi:

  • rafforzare le competenze scientifiche nell'area di interesse, consentendo al Distretto di diventare un centro di assoluta eccellenza internazionale in un settore ad alta intensità di innovazione tecnologica;
  • garantire una efficace contiguità con i distretti industriali costituiti in Liguria e con gli altri distretti tecnologici, italiani ed europei;
  • potenziare una rete di collaborazioni agevole e flessibile basata su risorse proprie e strumenti del distretto;
  • favorire lo sviluppo di imprenditorialità derivante dall'innovazione tecnologica;
  • attrarre aziende innovative nell'area di interesse per investire in Liguria;
  • accrescere l'occupazione nel settore R&S. I finanziamenti pubblici previsti, circa 30 milioni di euro, potranno generare opportunità occupazionali qualificate per oltre 300 nuovi ricercatori.

Il distretto di cui oggi avviamo le procedure per l'attivazione, al pari dei sette precedenti, rappresenta un altro nodo della rete sulle eccellenze che il nostro Paese deve ed è in grado di esprimere, dando visibilità internazionale e competitività al nostro sistema produttivo".