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Al via da lunedì 11 aprile la VI Settimana dell'Astronomia del Miur
Gli studenti scoprono le stelle nel nome di Einstein e dell'astronomo Secchi


Dall'11 al 17 aprile 2005 si terrà la VI Settimana nazionale dell'Astronomia "Gli studenti fanno vedere le stelle" promossa dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, in collaborazione con numerosi enti e associazioni del settore e professionali degli insegnanti.
L'obiettivo della manifestazione - come spiega nella lettera di presentazione dell'iniziativa il Sottosegretario di Stato Valentina Aprea - è quello di motivare gli studenti alla scoperta delle potenzialità culturali e formative che la ricerca astronomica offre e contribuire ad orientarli verso lo studio delle discipline scientifiche. Per le sue suggestive peculiarità disciplinari, l'Astronomia può infatti rappresentare un valido strumento per combattere la tendenza negativa di abbandono degli studi di area scientifica, presente nella maggior parte dei Paesi Europei.
La Settimana dell'Astronomia è diventata ormai un evento culturale importante per le scuole e punta a dare un contributo non secondario rispetto al processo di riforma avviato dalla legge n. 53/2003 nella costruzione dei nuovi profili culturali. Per l'anno in corso, assume poi una valenza particolare perché si colloca tra le manifestazioni relative alla celebrazione dell'anno mondiale della Fisica.
Il leit-motiv scelto non a caso è ispirato ad una frase dello scienziato Albert Einstein ("Il processo di una scoperta scientifica è, in effetti, un continuo conflitto di meraviglie") che ben tratteggia l'emozione sempre nuova che ci offrono l'osservazione di un cielo stellato o le immagini inviate dalle sonde spaziali che, viaggiando sempre più lontano dalla Terra, riescono a ricostruire la storia dell'Universo in un affascinante percorso a ritroso nel tempo. I confini del cielo osservato si allargano continuamente, e ne sono testimonianza le ultime esplorazioni di Marte e Titano, che aprono nuove frontiere di ricerca scientifica. Su questo tema le scuole di ogni ordine e grado, le associazioni disciplinari di settore, le agenzie e gli istituti di ricerca, partner del Miur nell'organizzazione della "Settimana", potranno sviluppare le proprie attività (didattiche, divulgative e promozionali) e proporre originali percorsi didattici.

Sarà inoltre attiva, come ogni anno, la Rete di Eratostene per svolgere attività interattive sul web. Sarà poi disponibile il volume "Astronomia in rete: materiali per la didattica", edito dal Miur in occasione della VI Settimana dell'Astronomia, che presenta schede e strumenti didattici adattabili ai vari gradi e ordini di scuole.
Per far conoscere ai giovani, infine, il contributo degli astronomi italiani allo sviluppo di questa disciplina, il Miur ha indetto il concorso intitolato: "Il contributo italiano alla storia dell'astronomia: padre Angelo Secchi", il cui bando di partecipazione è disponibile, insieme con le informazioni relative alla "Settimana", sul sito www.istruzione.it.
Il gesuita Angelo Secchi (1818-1878), fisico, matematico, astronomo e meteorologo, a soli 32 anni fu nominato direttore dell'Osservatorio del Collegio romano, cui dedicò tutta la sua vita. I suoi studi sulle stelle doppie, le nebulose, le comete, i pianeti e particolarmente il Sole, lo resero famoso in tutto il mondo. Per l'applicazione della spettroscopia allo studio degli astri è considerato il padre della classificazione degli spettri stellari.


Roma, 1 aprile 2005