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Comunicati Stampa - 2 Ottobre 2005
Il Ministro Moratti: la formazione carta vincente per il rilancio del settore agro-eno-gastronomico
Il Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, Letizia Moratti, è intervenuto stamani a San Patrignano al forum "Il cibo: punto di incontro tra le culture europee", organizzato nell'ambito della Rassegna "Squisito! Cuochi, prodotti, ricette, vini. Itinerario nel Buonpaese".
"L'agro-eno-gastronomia quest'anno ha dato un forte contributo al nostro turismo", ha detto il Ministro. "Il settore agro-eno-gastronomico è un'area trainante della nostra economia: i suoi prodotti sono, infatti, particolarmente apprezzati all'estero ed attirano milioni di turisti. Gli affari nel settore del turismo agro-eno-gastronomico si aggirano sui cinque miliardi di euro l'anno. Per dare maggiore impulso a questo settore nel quale l'Italia è leader occorrono indirizzi nazionali di formazione in linea con le strategie di Lisbona; in una società globalizzata, infatti, la competizione si affronta sia con una convergenza dei sistemi educativi europei sia sviluppando una comune strategia economica".
"Occorre una scuola che da una parte sappia conferire dignità culturale ai giovani (agricoltori, enologi, cuochi, barman, camerieri...), dall'altra sappia fornire stimoli adeguati agli studenti di eccellenza, disposti a raggiungere livelli di formazione superiore", ha aggiunto Letizia Moratti. "Il Progetto "Pro terris" - al quale partecipano, oltre all'Italia, la Francia, la Grecia, l'Irlanda e l'Ungheria - è stato avviato nel 2003, nel corso del Semestre di Presidenza italiana dell'Ue, proprio con l'obiettivo di valorizzare e riconoscere l'intelligenza pratica e l'apprendimento attraverso l'esperienza per contribuire all'innovazione dei sistemi formativi tradizionali".
Il Ministro si è soffermato poi sul decreto legislativo relativo al secondo ciclo, ormai in dirittura d'arrivo, con il quale viene configurato il sistema dell'istruzione e della formazione professionale (per la prima volta nella storia del nostro Paese), la cui qualità è presidiata dai livelli essenziali delle prestazioni che ne garantiranno gli esiti formativi. Sarà questo lo strumento attraverso il quale potremo recuperare lo svantaggio di almeno 25 punti, che oggi ci divide dai Paesi europei più avanzati, nel numero dei giovani che possiedono una qualifica o un diploma professionale.
"Sarà un'opportunità per i giovani di vedersi riconosciuta la propria intelligenza pratica, le vocazioni e le attitudini che possono essere valorizzate da un approccio pedagogico fondato sulla cultura del lavoro", ha sottolineato Letizia Moratti. "A tutti abbiamo cominciato a dare questa opportunità, anche ai giovani che frequentano i licei, con l'istituzione, per legge, dell'alternanza scuola-lavoro. Per la sua realizzazione abbiamo destinato stabili risorse. I giovani che sceglieranno l'istruzione e la formazione professionale avranno la possibilità di conseguire anche un diploma professionale superiore, per esprimersi come lavoratori della conoscenza in contesti applicativi altamente specializzati e tecnologicamente avanzati".
"A questo fine", ha aggiunto, "abbiamo cominciato a rendere stabili e visibili sul territorio le sedi dove è organizzata questa nuova offerta formativa, denominandole "Poli" o "Campus", con un forte collegamento con il mondo del lavoro e delle professioni e i centri della ricerca scientifica e tecnologica. Le prime risposte dei giovani sono molto incoraggianti", ha concluso il Ministro, "se consideriamo il numero di quelli (oltre 80.000 quest'anno) che hanno scelto i percorsi sperimentali di istruzione e formazione professionale, di quelli che stanno frequentando i percorsi in alternanza (oltre 20.000), di quelli che hanno frequentato negli ultimi anni i percorsi di istruzione e formazione tecnica superiore (oltre 46.000). Nel settore turistico e della ristorazione sono stati realizzati 251 percorsi per formare figure professionali innovative e polivalenti".