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Comunicati Stampa - Roma, 6 dicembre 2005
Concluso il Consiglio ministeriale dell'Agenzia spaziale europea (ESA) svoltosi a Berlino dal 4 al 6 dicembre
Il Consiglio ministeriale dell'Agenzia Spaziale Europea (ESA), svoltosi dal 4 al 6 dicembre a Berlino, ha consacrato il rinnovato impegno della collaborazione tra i Paesi europei nello spazio.

Al termine del Consiglio sono state approvate all'unanimità sei importanti Risoluzioni, relative ai principali programmi dell'Agenzia, e sono stati definiti i finanziamenti di tutti i Paesi partecipanti alle varie attività. Soddisfazione è stata espressa dal Vice Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, Guido Possa, che rappresentava il Governo italiano alla riunione, accompagnato dal Presidente dell'Agenzia Spaziale Italiana, Sergio Vetrella.

L'obiettivo più importante raggiunto dall'Italia è il riconoscimento, nell'ambito del nuovo programma pluriennale dell'ESA, della priorità del lanciatore Vega rispetto a tutti gli altri della stessa classe nelle missioni satellitari dell'ESA. In effetti i satelliti ESA, che utilizzeranno il lanciatore Vega fino al 2015, sono stati elencati in una apposita tabella.

Vega è un lanciatore dell'ESA a quattro stadi progettato e sviluppato in Italia, di prossima produzione nel nostro Paese. A tale programma prendono parte oltre all'Italia anche la Francia, il Belgio, l'Olanda, la Spagna, la Svezia e la Svizzera. In controtendenza rispetto al recente passato, sono stati altresì decisi maggiori investimenti dedicati al programma scientifico europeo in campo spaziale per il prossimo quinquennio. Tali investimenti garantiranno migliori opportunità di ricerca alla comunità scientifica nazionale, considerata tra le più qualificate a livello continentale.

L'Italia ha altresì riconfermato la propria leadership nell'ambito del programma di esplorazione di Marte (Aurora-Exomars); in particolare realizzerà il satellite che porterà il primo robot inviato dall'ESA sul suolo marziano. L'Italia, in linea con il rilevante sforzo da tempo profuso nel settore dell'Osservazione della Terra (basti pensare alla costellazione dei quattro satelliti Cosmo-SkyMed, di cui l'anno prossimo verrà lanciato il primo esemplare), ha inoltre consolidato il proprio impegno in questo settore, sottoscrivendo al 30% il programma dell'ESA GMES (Monitoraggio Globale per l'Ambiente e la Sicurezza).

Questo programma, che ha importanti ricadute nel settore della prevenzione, del monitoraggio e della mitigazione dei disastri naturali, nonché in quelli della sicurezza, del controllo ambientale e di vari ambiti dell'attività economica, è svolto in partenariato con l'Unione Europea.

L'Italia ha altresì confermato il proprio supporto alla Stazione Spaziale Internazionale, ponendo particolare attenzione alle attività scientifiche e tecnologiche per l'utilizzazione di tale importante infrastruttura.

In complesso, gli impegni assunti dall'Italia in questo Consiglio Ministeriale, che assommano a 1.520 milioni di euro, contribuiranno a valorizzare ulteriormente le competenze dell'industria italiana nel settore, incrementandone significativamente la competitività, con rilevanti ricadute in termini di quantità e qualità nel mondo del lavoro.