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Comunicati Stampa - 6 dicembre 2005
Il Ministro Moratti alla IV Conferenza nazionale sui problemi connessi alla diffusione delle sostanze stupefacenti e psicotrope:

"Ecco le iniziative del Miur per la prevenzione del disagio giovanile e della tossicodipendenza"
Il Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, Letizia Moratti, ha presentato oggi pomeriggio a Palermo, nell'ambito della IV Conferenza nazionale sui problemi connessi alla diffusione delle sostanze stupefacenti e psicotrope, le iniziative del Miur per la prevenzione del disagio giovanile e della tossicodipendenza.
"Nel corso degli ultimi anni l'impegno istituzionale del Ministero", ha detto il Ministro, "si è concretizzato con iniziative di informazione/formazione inserite in un progetto educativo globale che ha l'obiettivo di consentire ai ragazzi di raggiungere autonomia di responsabilità e di scelta".
"In questo senso", ha sottolineato, "è stata attuata una campagna organica di comunicazione integrata rivolta non solo agli studenti, ma anche ai docenti e alle famiglie".
Il Ministro ha ricordato anzitutto le iniziative di informazione che hanno coinvolto un gran numero di giovani, tra queste ha citato:
  • i format teatrali presentati agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado, con 150 rappresentazioni su tutto il territorio nazionale e con il coinvolgimento di oltre 30.000 studenti. I format sono stati realizzati nell'ambito delle ultime due campagne di informazione sui danni delle droghe promosse dalla Presidenza del Consiglio;
  • la campagna "Missione Salute" che ha raggiunto circa 1.200.000 studenti del biennio della scuola secondaria di secondo grado con 6.407 progetti realizzati di cui 1.627 sulla tematica "droga, alcool, tabacco e doping". La Commissione europea con la Presidenza britannica di turno ha particolarmente apprezzato la campagna considerandola unica a livello europeo;
  • il concorso nazionale "Io voglio esserci. E tu?", in collaborazione con Giffoni Film Festival, che ha visto la partecipazione di oltre 500 classi di altrettante scuole (per circa 15.000 studenti coinvolti) ognuna delle quali ha elaborato una propria sceneggiatura di uno spot contro la droga.
Il Ministro ha illustrato quindi le diverse iniziative che saranno promosse dal Miur nei prossimi mesi.

RAGAZZI IN SCENA CONTRO LA DROGA

Progetto educativo di prevenzione e di informazione sui danni provocati dalle sostanze stupefacenti.
Sono stati realizzati due format teatrali che saranno rappresentati in 80 città d'Italia e che raggiungeranno oltre 40.000 studenti.
I format hanno l'obiettivo di:
  • Creare nei giovani una riflessione sulle insidie e sui rischi, che si nascondono e si mimetizzano in una società in costante e rapida evoluzione. Di fronte ad un tale scenario, spesso, la soluzione più semplice soprattutto per adolescenti e giovani, è quella della fuga. Scappare per non affrontare problemi e responsabilità e chiamarsi fuori da un "gioco" di cui non si comprendono regole e senso. Per farlo basta poco e l'uso della droga rappresenta una delle vie di fuga più facilmente accessibili. Un dato confermato dalle statistiche sulla diffusione dell'uso di droga; in Italia sono 150mila ragazzi in cura nei servizi pubblici, 20mila sono in comunità, la cifra dei consumatori d'eroina è stimata attorno alle 400mila persone, il 23 per cento dei ragazzi tra i 13 e 18 anni fuma spinelli. Nel nostro Paese, più di mezzo milione di famiglie vive con il problema droga dentro le mura di casa.
  • Stimolare nei giovani comportamenti e stili di vita lontani dai rischi di disagio e di emarginazione e dall'utilizzo di sostanze psicoattive. Offrire loro strumenti e opportunità, per affrontare la complessità e le difficoltà dei loro contesti di vita. Tutto ciò all'interno di una società che ci mette in tasca sostanze stupefacenti sempre nuove e per tutte le età, sempre più mirate alle esigenze specifiche di ogni individuo ed a prezzi sempre più accessibili. Droghe vissute e percepite dai giovani non come sostanze pericolose o dannose, ma come semplici beni di consumo. Merci da acquistare e utilizzare liberamente, con il solo obiettivo di creare simulacri di emozioni, sentimenti, incontri, che nella realtà non riusciremmo a vivere.
Sono stati realizzati due format teatrali:

"FUGHE DA FERMI"

Immagini, suoni, storie e informazioni scientifiche, per raccontare da un palco che cosa è la droga, cosa accade nel corpo, nel cervello di un ragazzo quando usa stupefacenti. Le droghe e i danni che esse provocano agli equilibri biologici, psicologici e sociali, di ogni persona, raccontati grazie a una struttura narrativa veloce e leggera, che consegna al pubblico immagini, informazioni ed emozioni, su un argomento difficile: la tossicodipendenza. E' un percorso narrativo scandito da riferimenti letterari, filmati e musiche, in cui lo spettatore è coinvolto dall'atmosfera del racconto e stimolato, dal conduttore del format a seguire ogni "capitolo" della rappresentazione. In questa chiave assume un'importanza centrale nella narrazione, il testimonial, una ragazzo o una ragazza passati attraverso il dramma della droga, che propone al pubblico il proprio percorso di vita. Il racconto non si dipana secondo un percorso lineare, ma piuttosto a flash che inquadrano ogni volta un diverso stato d'animo, una diversa situazione, una diversa droga.
Ad ogni rappresentazione partecipano uno o più ragazzi della comunità di San Patrignano, che svolgono la funzione di testimonial del racconto. A loro si aggiungerà il conduttore, un tossicologo esperto del tema, che avrà la funzione di gestire l'incontro dettandone i tempi e scandendone la narrazione. Il conduttore è Gianpaolo Brusini.

"RAGAZZI PERMALE"

A metà strada tra inchiesta, rappresentazione teatrale, talk show e programma televisivo, "Ragazzi permale" si occupa principalmente di "corretti stili di vita", di comportamenti a rischio e delle molte sfaccettature legate al disagio giovanile asintomatico ed al consumo di droghe.
Protagonisti di "Ragazzi permale" sono giovani provenienti dalla comunità di San Patrignano. Ragazzi e ragazze, tra i 18 e i 25 anni, che hanno vissuto e superato il problema della tossicodipendenza e che offrono ai loro coetanei la testimonianza concreta ed immediata, rappresentata dal loro percorso di vita. Un gruppo di ragazzi scelti per essere rappresentativi dell'intero universo giovanile, provenienti da contesti sociali e culturali che rendano sempre possibile una facile identificazione con il pubblico. Il conduttore è Luca Pagliari, giornalista che da anni si occupa di problematiche legate al disagio giovanile.

UN PATTO TRA FAMIGLIA E SCUOLA

Il Progetto "Formazione famiglie", realizzato in collaborazione con il Dipartimento per le politiche antidroga della Presidenza del Consiglio, nasce dalla volontà di attivare iniziative che possano costituire un'essenziale forma di protezione, nei confronti degli studenti, rispetto al rischio di comportamenti e stili di vita dannosi per la salute, quali il consumo di droghe e l'abuso di alcool.
Gli interventi formativi rivolti ai genitori, finalizzati a migliorare le capacità relazionali, i comportamenti e l'organizzazione familiare, si sono rivelati efficaci nella prevenzione dell'uso di droga in età adolescenziale.
L'attuazione di progetti che coinvolgano la famiglia, in particolare mediante la formazione dei genitori, deve rivolgersi da un lato alle famiglie in generale e dall'altro deve tentare di raggiungere, all'interno di condizioni socio-ambientali difficili, in particolare i nuclei familiari più problematici che appaiono distanti e a volte irraggiungibili dalle istituzioni.
Le attività di formazione rivolte agli studenti, alle famiglie e ai nuclei familiari saranno tutte improntate ad uno stile ludico e ad un clima partecipativo per far emergere capacità e competenze sociali e relazionali, indurre condizioni di consapevolezza e di gestione delle emozioni attraverso esperienze pratiche e giochi.
Gli obiettivi principali comprendono l'incremento del senso di appartenenza alla famiglia, il miglioramento delle relazioni genitori-figli e delle dinamiche all'interno del nucleo familiare.

OBIETTIVO "MISSIONE SALUTE"

Il progetto missione salute nasce dalla collaborazione tra il Ministero della Salute ed il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca e si rivolge agli studenti della scuola secondaria di 2° grado, alle loro famiglie ed ai docenti.
Per la realizzazione degli obiettivi strategici del Piano sanitario nazionale e per la promozione di stili di vita sani il Ministero della Salute e dell'Istruzione stanno collaborando per la realizzazione di una campagna di informazione ed educazione alla salute, attraverso materiali didattici, sui seguenti temi:
  • corretta alimentazione
  • affettività, sessualità e malattie sessualmente trasmesse
  • droghe, fumo, alcool e sostanze dopanti.
Le iniziative attuate saranno opportunamente monitorate.

UN "MÈNTORE" PER AMICO

Nell'ambito del "Progetto Mentoring" sono state avviate iniziative in cui viene sperimentata la funzione del "mentoring"nella prevenzione del disagio.
Il modello utilizzato prevede il coinvolgimento di uno studente e di un mentore in un approccio one to one migliorando la qualità del tempo che il ragazzo trascorre a scuola attraverso l'azione di un mentore-amico non coinvolto nelle dinamiche scolastiche e familiari.
Ciò significa offrirgli l'opportunità di:
  • acquisire maggiore stima in se stesso;
  • essere più propositivo e assertivo a Scuola;
  • scoprirsi più fiducioso sul proprio futuro scolastico;
  • recuperare il percorso scolastico;
  • accrescere l'autostima;
  • sviluppare le proprie potenzialità;
  • migliorare il rendimento scolastico;
  • orientarsi nel mondo delle professioni.
Sensibilità, empatia, creatività, interessi ed obiettivi comuni, rappresentano possibili indicatori tra i tanti individuati e riconosciuti quali elementi fondanti il percorso formativo medesimo.

LA PREVENZIONE PASSA ANCHE IN RETE

Il portale EDUMONITOR è stato realizzato per l'analisi delle attività e delle iniziative effettuate dalle scuole per prevenire il disagio giovanile. Attraverso tale sistema on line gli Uffici Scolastici Regionali potranno conoscere nel dettaglio le attività realizzate dalle scuole nell'ambito dell'educazione alla salute e della prevenzione del disagio.
Le Istituzioni scolastiche potranno, a loro volta, utilizzare tale prodotto informatico per valutare, documentare e confrontare le iniziative attuate nell'ambito dell'educazione alla convivenza civile, che costituisce elemento strategico della riforma della scuola.
I servizi del portale sono destinati a utenti diversi, interni ed esterni all'Amministrazione scolastica. Le informazioni di carattere didattico-educativo presenti nella banca-dati saranno pubbliche; l'accesso ai dati amministrativi-finanziari sarà consentito - in forma protetta da password - ai diversi livelli dell'Amministrazione scolastica.
Il portale, avviato sperimentalmente in sei aree territoriali, si rivolge anche alle Istituzioni scolastiche dell'intero territorio nazionale che stanno gradualmente provvedendo all'inserimento dei dati.

SCUOLA E LEGALITA'

Il prossimo 21 Marzo sarà la Prima Giornata Nazionale della Legalità.
A tal fine si sta organizzando un Comitato nazionale al quale stanno aderendo personalità impegnate in prima persona nella lotta alla mafia, di grande rilievo istituzionale e che compiono quotidianamente atti a tutela dei valori della legalità e della giustizia.
Sono in corso di realizzazione percorsi educativi e strumenti di formazione, come un kit multimediale, che ogni scuola, nella propria autonomia, potrà utilizzare per elaborare percorsi progettuali di educazione alla legalità.
La giornata nazionale "Scuola e Legalità" prevede l'organizzazione di eventi di carattere locale, regionale e nazionale, quale contributo delle scuole alla crescita della società civile.