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Il Ministro Moratti agli insegnanti:
"Un momento di riflessione in classe sulla tragedia del Sud-Est asiatico e sugli strumenti scientifici al servizio dell'uomo per prevenire le catastrofi"

(Roma, 8 gennaio 2005) Il Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, Letizia Moratti, ha inviato stamani una lettera ai dirigenti scolastici degli istituti di ogni ordine e grado e a tutti gli insegnanti sulla tragedia che ha colpito nei giorni scorsi i Paesi del Sud-Est asiatico.
"Riaprono le scuole dopo le vacanze di Natale, un Natale purtroppo segnato dall'immane tragedia che ha devastato il Sud-Est asiatico e gettato nella disperazione milioni di persone", scrive il Ministro. "I giornali e la televisione ci hanno fatto vivere questo dramma giorno per giorno, ce lo hanno fatto sentire vicino nei suoi aspetti più terribili ma anche nelle testimonianze di solidarietà che da tutto il mondo sono giunte a quei Paesi".
"La riapertura delle scuole come sempre", prosegue il Ministro Moratti, "costituisce un momento importante nella vita degli studenti, dai più piccini ai più grandi, dopo la pausa vissuta in famiglia o con gli amici. Ma credo che quest'anno la ripresa delle lezioni non possa non caricarsi di un significato e di una responsabilità più grandi dopo la catastrofe provocata dallo Tsunami. La scuola ha il compito fondamentale di educare, di trasmettere il sapere e per svolgere questi compiti richiede da parte vostra anche la capacità di interpretare la sensibilità degli studenti e di dare loro risposte concrete alle domande più difficili".
"Ecco la grave responsabilità che in questo momento vi è affidata", aggiunge Letizia Moratti: "capire se la tragedia che ha coinvolto milioni di vite, fra le quali tanti bambini, ha colpito, magari a livello inconscio, anche gli alunni più piccoli delle nostre scuole; comprendere se nei loro cuori essi nascondono un'angoscia alla quale non sanno dare risposta".
"Parlate prima di tutto con loro, cercate di capire, in raccordo con le famiglie, se in questa circostanza hanno vissuto un trauma che va superato col vostro aiuto. Cogliete in secondo luogo questo momento per orientare, in tutte le classi, lo studio della storia, della geografia, delle scienze; per approfondire i diversi aspetti dei fenomeni naturali; per creare una maggiore consapevolezza".
"Un ultimo punto vorrei mettere in evidenza", conclude il Ministro: "illustrate l'importanza degli strumenti scientifici posti al servizio dell'uomo per la previsione delle catastrofi naturali, per la salvaguardia dell'ambiente, per lo sviluppo sostenibile; questa riflessione può infatti rappresentare un'utile occasione di crescita e favorire nei ragazzi la consapevolezza di poter essere protagonisti attivi di un'evoluzione positiva del nostro pianeta. Sono certa che anche in questo difficile momento saprete essere vicini ai vostri allievi, così come sono certa che tutta la scuola italiana sarà impegnata in iniziative di solidarietà a favore di quei bimbi che non hanno più famiglia o casa o scuola. Grazie per tutto ciò che farete".