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Cerimonia al Quirinale per l'Anno Europeo della Cittadinanza attraverso l'educazione

Il Ministro Moratti: "L'Europa si apra sempre più al dialogo con i Paesi del Mediterraneo"


"L'Europa si apra sempre di più al dialogo con le altre culture, a cominciare da quelle dei Paesi del Mediterraneo". E' l'auspicio espresso dal Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, Letizia Moratti, che questa mattina è intervenuta alla "Festa dell'Europa" in occasione dell'"Anno Europeo della Cittadinanza attraverso l'educazione", tenutasi al Quirinale alla presenza del Capo dello Stato Carlo Azeglio Ciampi e del vice-Presidente della Commissione europea, Franco Frattini.

"Nel proprio cammino di crescita", ha affermato il Ministro Moratti, "l'Unione deve rafforzare le proprie iniziative di dialogo, confronto e cooperazione con i Paesi del Mediterraneo, così come indicato dalla dichiarazione di Barcellona del 1995, sviluppando le risorse umane e promuovendo la comprensione tra le culture e il riavvicinamento dei popoli nella regione euro-mediterranea".

"Le nostre azioni vanno in questa direzione", ha proseguito il Ministro, ricordando le attività intraprese per la costruzione di uno Spazio Euromediterraneo di Alta formazione e Ricerca e i numerosi incontri in questa direzione con i ministri ed i responsabili delle istituzioni formative di tali Paesi, "per questo mi auguro che i prossimi progetti e incontri sui temi della cittadinanza prevedano scambi anche con i ragazzi e le ragazze dell'area mediterranea".

Letizia Moratti ha inoltre sottolineato l'alta valenza delle iniziative per la diffusione di una coscienza europea, in particolare tra i giovani: "Dobbiamo lavorare affinché la Costituzione europea, sottoscritta a Roma nell'ottobre dello scorso anno", ha osservato, "diventi patrimonio concreto delle nostre coscienze, consolidando la nostra identità e i valori comuni e condivisi su cui si fonda l'Unione, nella prospettiva di un futuro di prosperità e di pace. Valori come la dignità della persona, la libertà, l'uguaglianza, la solidarietà, la giustizia, la cittadinanza, stanno oltretutto alla base del progetto formativo che stiamo attuando in Italia e degli interventi nei settori della scuola, dell'università e della ricerca, per fare del "sistema della conoscenza" il pilastro sul quale si basa il futuro dell'Europa".

Il MIUR ha promosso, a tal fine, alcune attività che rientrano nel Piano Nazionale per la Cittadinanza: un primo progetto, realizzato in collaborazione con il Ministero delle Politiche Comunitarie, sulla "Formazione dei docenti per la cittadinanza europea", si propone di implementare il processo di formazione su tutte le scuole nell'arco di un triennio; la seconda iniziativa riguarda il progetto nazionale di "educazione alla cittadinanza e alla solidarietà: cultura dei diritti umani", che coinvolge attualmente 3800 scuole di ogni ordine e grado, rappresentative di tutte le regioni, e prevede in totale la formazione di 400 insegnanti formatori sui temi dei diritti umani e della solidarietà; infine il "Campus degli Studenti d'Europa", la cui seconda edizione si è tenuta a Orvieto nell'ottobre 2004, in concomitanza della firma del trattato per la Costituzione Europea, e ha visto la partecipazione di 100 studenti italiani, 5 per ogni Regione, accompagnati da 20 docenti, e di 48 studenti e 24 docenti stranieri (2 studenti e 1 docente per ognuno dei 24 Paesi della nuova Unione Europea").

"Ai giovani europei di oggi e di domani, ai 75 milioni di ragazzi e di ragazze che rappresentano la più importante risorsa strategica per il nostro futuro", ha concluso il Ministro Moratti, "siamo chiamati ad offrire un sistema "etico" e al tempo stesso "professionalizzante". Un sistema di istruzione e formazione, cioè, che sia capace di diffondere il senso della convivenza civile, formando coscienze che custodiscano il valore della vita, del rispetto reciproco, della responsabilità personale, della legalità, della democrazia e della pace; e che al tempo stesso sappia dare loro opportunità di una piena cittadinanza fatta di partecipazione, occupazione e reddito adeguato".

Roma, 9 maggio 2005