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Comunicati Stampa - 3 novembre 2005
Presentato il Rapporto Invalsi 2004-2005 sulla valutazione del sistema educativo

Il Ministro Moratti: "Adesione convinta
delle scuole italiane alla Riforma. Migliorano gli apprendimenti
in grammatica e geometria"

On-line sul sito www.invalsi.it a partire da oggi.
A fine novembre le prove per la valutazione 2005-2006
Nell'anno scolastico 2004-2005 il 94% delle scuole del primo ciclo ha assunto iniziative collegate alla Riforma della scuola, coinvolgendo famiglie, docenti, personale educativo e soggetti sociali. Il 95% delle scuole del I ciclo, ha provveduto a ridefinire il Piano dell'Offerta Formativa rispetto al nuovo mandato istituzionale della scuola: l'86% delle scuole statali e il 68% delle paritarie dedica fino a 3 ore settimanali agli insegnamenti facoltativi/opzionali, con particolare riferimento a italiano, storia e geografia, materie artistiche ed espressive, lingue straniere, attività motorie, matematica e scienze. Nella seconda classe della scuola primaria gli alunni in anticipo sono passati inoltre dal 4% dell'anno scolastico precedente (2003-04) all'8%, calcolato sulle statali e non statali, in coincidenza con l'avvio della riforma del I ciclo.

Sono alcuni dei dati che emergono dal Rapporto 2004-2005 sulla valutazione del sistema educativo e degli apprendimenti che il Comitato direttivo dell'Invalsi, presieduto dal professor Giacomo Elias, ha presentato al Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, Letizia Moratti, e al Sottosegretario Valentina Aprea. La legge 53/2003 e il decreto attuativo n. 286/2004 hanno infatti istituito il Servizio Nazionale di Valutazione del Sistema educativo, affidando all'INVALSI il compito di effettuare verifiche periodiche e sistematiche sulle conoscenze e abilità degli studenti e sulla qualità complessiva dell'offerta formativa delle istituzioni scolastiche.

"Questi primi risultati", ha commentato con soddisfazione il Ministro Moratti, "ci confermano l'adesione convinta da parte delle scuole del primo ciclo alle innovazioni della Riforma già operative per questo segmento, in particolare rispetto al coinvolgimento delle famiglie ed alla personalizzazione dei piani di studio". La rilevazione 2004-2005 ha infatti riguardato sia le scelte sia i processi decisionali che le istituzioni scolastiche del 1° ciclo hanno assunto o avviato per attuare il passaggio al nuovo ordinamento. In particolare si è fatto riferimento alla predisposizione del piano dell'offerta formativa, alle azioni di organizzazione del tempo scuola e dell'insegnamento obbligatorio e opzionale/facoltativo, al raccordo tra valutazione esterna/interna e, infine, al miglioramento sulla base delle riflessioni realizzate sui risultati ottenuti.

"L'analisi condotta sugli apprendimenti", ha proseguito il Ministro Moratti, "ha evidenziato nella scuola primaria un miglioramento nelle conoscenze grammaticali e in geometria rispetto ai risultati delle precedenti rilevazioni. L'indagine ci conferma purtroppo un persistente squilibrio in alcune discipline tra gli studenti dell'istruzione classica e quelli degli istituti professionali, legato soprattutto ad una più alta percentuale del ritardo negli studi. Ma gli strumenti della valutazione ci consentiranno di intervenire adeguatamente per far sì che i primi miglioramenti si vedano già dal 2006, quando verrà effettuata la prossima rilevazione OCSE-PISA, che accerta le competenze dei quindicenni scolarizzati".

Il presidente dell'Invalsi Elias ha aggiunto che "l'esperienza della rilevazione estesa a tutte le scuole del primo ciclo, che costituisce formalmente il primo atto del nuovo Servizio Nazionale di Valutazione è stato un importante banco di prova per l'Istituto, l'occasione per mettere a punto un sistema organizzativo basato sulla collaborazione con gli Uffici scolastici regionali che ci permetterà di ottenere risultati ancora più precisi nelle successive rilevazioni. Inoltre, questo sistema responsabilizza le scuole, che hanno ricevuto i propri risultati via internet entro il 30 settembre, affidando loro gli strumenti per intervenire con le azioni correttive necessarie e con un'opportuna allocazione di risorse, per ottenere il miglioramento continuo del servizio reso. Per incrementare le capacità tecnico-scientifiche dell'Istituto abbiamo infine avviato il programma nazionale di ricerca FINVALI dotato di oltre un milione di euro".

LA VALUTAZIONE 2004-2005

La valutazione effettuata nell'a.s 2004-05 dall'INVALSI è stata strettamente connessa con l'avvio della riforma nel 1° ciclo, per cui le prove sugli apprendimenti ed il questionario di sistema somministrati alle scuole hanno assunto carattere di obbligatorietà per le istituzioni scolastiche del 1° ciclo, mentre sono rimaste ancora facoltative per quelle del 2° ciclo. 1. Hanno partecipato tutte le scuole del 1° ciclo, il 99,46% delle scuole della primaria e il 99,61% della secondaria di primo grado.
2. Nel secondo ciclo, ha partecipato volontariamente il 37% del totale delle scuole (4.722 statali, paritarie e private, calcolate per ordine di studi).
3. Complessivamente hanno quindi aderito alla rilevazione 15.070 scuole (circa 11.300 istituzioni, di cui circa 9000 statali), per un totale di 106.057 classi, 2.089.829 studenti e 272.897 insegnanti. Negli istituti comprensivi, la scuola primaria e la scuola secondaria di I° grado sono state conteggiate come scuole autonome.
4. Tutte le scuole hanno ricevuto i risultati delle loro prove via internet entro il 30 settembre 2005, in maniera tale da poter procedere ad avviare autonomi percorsi di autovalutazione.
5. Attualmente è in corso la rilevazione per l'a.s. 2005/06. Da questo anno la somministrazione delle prove sugli apprendimenti avverrà contemporaneamente in tutti gli ordini di scuola (prova di italiano 29 novembre 2005, prova di matematica 30 novembre 2005, prova di scienze 1 dicembre 2005). Il questionario di sistema verrà invece somministrato nel mese di marzo 2006.

VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI

Sebbene i risultati della rilevazione presentino alcune analogie con quelli delle precedenti sperimentazioni, non è ancora possibile eseguire confronti tra anni diversi (diacronici) perché le prove fra le varie rilevazioni non sono "equivalenti". Ciò nonostante, le conoscenze e le abilità provate per ogni disciplina costituiscono un buon punto di riferimento per il lavoro di miglioramento continuo a cura delle singole scuole e classi, materia per materia. Le prove sugli apprendimenti hanno riguardato italiano, matematica e scienze ed hanno coinvolto tutti gli studenti delle classi 2ª e 4ª della scuola primaria, 1ª della scuola secondaria di primo grado e - in forma facoltativa - quelli delle classi 1ª e 3ª della scuola secondaria di secondo grado. Le prove d'apprendimento consistono in quesiti accompagnati da risposte chiuse, tra le quali l'allievo deve individuare quella esatta.

I quesiti sono stati costruiti rispetto a un numero limitato di conoscenze ed abilità ritenute irrinunciabili, acquisite nel biennio precedente, tenendo conto sia delle indicazioni nazionali per la scuola primaria e per la scuola secondaria di primo grado, sia dei programmi in vigore solitamente svolti. Per l'italiano si sono verificate le conoscenze grammaticali e lessicali, la capacità di comprensione globale e particolare del testo. Per la matematica si sono verificate conoscenze ed abilità nelle seguenti aree: misure, numero e algebra, geometria, dati e probabilità. Per le scienze si sono verificate conoscenze e abilità nelle seguenti aree: metodo sperimentale, rapporto uomo-ambiente, esseri viventi e non, trasformazioni.

Per le scuole secondarie di II grado, a causa della partecipazione volontaria, è stato realizzato un campione probabilistico (con validità statistica) nazionale, per fornire anche ad esse un riferimento.

Si presentano di seguito i principali risultati per livello. I punteggi sono normalizzati a 100 (il punteggio coincide con la % media di risposte corrette, 100 punteggio massimo e 0 punteggio minimo).

Italiano Matematica Scienze
II classe primaria 88 74 76
IV classe primaria 65 72 77
I Classe Secondaria di I grado 58 60 71

I Classe Secondaria di II grado Italiano Matematica Scienze
Istruzione Classica 71 63 66
Istruzione Professionale 45 37 43
Istruzione Artistica 54 44 51
Istruzione Tecnica 57 55 61
Istituti Superiori 60 53 60
Italia 60 54 59

III Classe Secondaria di II grado Italiano* Matematica** Scienze**
A B A B
Istruzione Classica 62 60 56 57 56
Istruzione Professionale 39 45 - 39 -
Istruzione Artistica 44 52 35 49 35
Istruzione Tecnica 47 58 46 50 47
Istituti Superiori 53 53 47 51 45
Italia 53 55 51 52 49

A= prova di alfabetizzazione; B= prova specialistica

Relativamente alla regolarità degli studi (l'anticipo, la regolarità e il ritardo sono riferiti all'età anagrafica), si osserva il ritardo medio cresce, con effetti penalizzanti sulle prestazioni, man mano che si sale di ordine scolastico:
  • 2% della 2ª primaria ,
  • 3% della 4ª primaria,
  • 8% della 1ª secondaria di 1° grado,
  • 13% della 1ª secondaria di 2° grado
  • 19% della 3ª secondaria di 2° grado.

Nel caso della I classe secondaria di II grado, i licei presentano la percentuale più bassa di ritardi (5% della popolazione) e la più alta di anticipi (7%). Nella professionale si riscontra il 30% di studenti in ritardo, l'1% in anticipo e il 69% regolare. Anche nel caso della III classe del secondo ciclo, i licei presentano la percentuale più bassa di ritardi (9%) e la più alta di anticipi (5%), mentre nella professionale, che ottiene i risultati più bassi, si riscontrano il 36% di ritardo e il 2% di anticipo.

Roma, 11 novembre 2005