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Comunicati Stampa - 13 Luglio 2005
Via libera al bando da 1.100 milioni di euro sui programmi strategici per il rilancio della competitività
Il Ministro Moratti: "Università, enti di ricerca e imprese, presentate le vostre idee e i vostri progetti"
Via libera ai dieci programmi strategici per la competitività previsti dal Programma Nazionale della Ricerca. Il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca ha pubblicato il bando, aperto a tutta la comunità scientifica italiana e al mondo delle imprese, per la presentazione - entro il 30 settembre 2005 - di idee progettuali relative alle iniziative previste dal Pnr, che rientrano nei tre ambiti della qualità della vita (salute, sicurezza, ambiente), della competitività del sistema produttivo, in particolare dei settori industriali a maggiore capacità di esportazione o ad alto contenuto tecnologico, e dello sviluppo sostenibile.
Si tratta, insomma, di una vera e propria "Call for ideas", finalizzata a definire - in modo partecipato e condiviso - i temi e gli obiettivi specifici verso cui convogliare gli investimenti, possibili grazie ai fondi in corso di assegnazione al Miur da parte del Cipe (una prima tranche di 1.100 milioni di euro), secondo quanto previsto dal Provvedimento sulla Competitività.
"La novità sostanziale di questo provvedimento", ha detto il Ministro Letizia Moratti, "riguarda l'ampio coinvolgimento partecipativo e propositivo di tutti gli attori della ricerca nazionale e del sistema produttivo per giungere alla individuazione dei migliori progetti nei settori strategici. Per la prima volta, insomma, non proponiamo temi di ricerca prefissati: ma contiamo molto sulla collaborazione di università, centri di ricerca ed imprese per far emergere idee progettuali integrate ed organiche in grado di perseguire sia obiettivi scientifico-tecnologici nel breve-medio periodo, in particolare attraverso attività di ricerca industriale e di sviluppo pre-competitivo, sia di obiettivi a medio-lungo periodo, attraverso attività di ricerca di base".
"Questa iniziativa", ha aggiunto il Ministro, "per le modalità di attuazione fortemente innovative, per l'elevato importo delle risorse finanziarie disponibili e per le concentrazioni degli interventi in settori strategici è finalizzata ad incrementare fortemente la competitività della nostra industria sui mercati internazionali".
In tale ottica, ciascuna idea progettuale dovrà prevedere la partecipazione congiunta di soggetti industriali, università, enti pubblici di ricerca; dovrà avere un costo complessivo non inferiore a 7,5 milioni di euro e non superiore a 23 milioni di euro, con una durata non superiore ai 36 mesi, e dovrà altresì ricomprendere attività di formazione di capitale umano di eccellenza, destinata a ricercatori e tecnici di ricerca, così come previsto dal Provvedimento per la Competitività.
Le proposte progettuali devono poi evidenziare, in particolare, i prodotti potenziali attesi, correlati al mercato di riferimento, i tempi di ingresso nel mercato stesso, i conseguenti effetti sulle quote di export, le potenzialità di valorizzazione dei risultati della ricerca anche in termini di marchi, brevetti e spin-off industriali e di attrarre e formare giovani talenti e ricercatori nazionali e internazionali. Le proposte qualitativamente più elevate saranno quindi selezionate da una Commissione nominata dal Miur e composta da esperti altamente qualificati, e saranno concretizzate in specifici progetti esecutivi da sottoporre alle procedure di valutazione e finanziamento secondo le più idonee forme e modalità tra quelle ricompresse negli ambiti di competenza del Ministero.
I dieci programmi strategici contenuti del Pnr riguardano:
  • Salute dell'uomo (studio e trattamento dei tumori e delle malattie degenerative con nuovi approccio derivanti dalla conoscenza del genoma umano);
  • Rilancio dell'industria farmaceutica anche attraverso la chimica fine dei composti naturali per nuove applicazioni diagnostiche e nuovi principi attivi;
  • Nuove applicazioni dell'industria biomedicale;
  • Sistemi avanzati di manifattura con impatto non solo nell'industria delle macchine utensili, ma su comparti manifatturieri del "made in Italy", quali tessile, abbigliamento, meccanica strumentale;
  • Potenziamento e sviluppo dell'industria motoristica in particolare per le due ruote con motori a basso consumo e a basso impatto ambientale;
  • Cantieristica, aeronautica, elicotteristica con elevata capacità di penetrazione nei mercati esteri;
  • Materiali avanzati (in particolare ceramici) per applicazioni strutturali;
  • Sistemi di telecomunicazione innovativi a larga banda con impiego di satelliti per utenze differenziate in materia di sicurezza, prevenzione e intervento in caso di catastrofi naturali;
  • Valorizzazione dei prodotti tipici dell'agroalimentare e sicurezza alimentare attraverso nuovi sistemi di caratterizzazione e garanzia di qualità;
  • Trasporti e logistica avanzata, infomobilità di persone e merci.