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Task force internazionale per la Shoah
La presidenza dall'Italia passa alla Polonia


L'Italia consegna alla Polonia la presidenza annuale della "Task force for international cooperation on Holocaust Education, Remembrance and Research". Questa mattina, nel Salone dei ministri del Miur, si è tenuta la cerimonia del passaggio delle consegne tra il presidente della delegazione italiana, ambasciatore Giorgio Franchetti Pardo, e il presidente della delegazione polacca Nadia Nalesz, in presenza del sottosegretario all'Istruzione Valentina Aprea - che nel corso del mandato di presidenza ha coordinato le attività della delegazione italiana -, e dell'ambasciatore di Polonia Michal Radlicki.
A margine della cerimonia è stato tracciato il bilancio delle attività condotte dalla presidenza italiana, che aveva ricevuto il mandato dagli Stati Uniti nel marzo 2004. Fra gli obiettivi istituzionali della task force internazionale sulla Shoah (istruzione, ricordo e ricerca), la delegazione del nostro Paese - composta da rappresentanti dei ministeri dell'Istruzione e degli Affari esteri che hanno collaborato fattivamente in tutte le iniziative - ha posto particolare attenzione all'aspetto educativo. La collocazione della delegazione italiana all'interno del Miur ha agevolato questa scelta.
In tal senso, è stata effettuata la traduzione dei documenti fondamentali (key documents) del gruppo "educational" della task force ("perché", "che cosa", "come insegnare la Shoah") e se ne è avviata la diffusione via internet e attraverso apposite pubblicazioni per le scuole, diffuse in oltre 3000 copie, arricchite da opportune indicazioni pedagogiche. Il Miur, in stretta collaborazione con l'Unione delle comunità ebraiche italiane, ha inoltre bandito e organizzato l'annuale concorso per il Giorno della memoria della Shoah, avvalendosi proprio della consulenza della task force, che ha avviato il monitoraggio di tutte le manifestazioni relative alla Shoah sul territorio nazionale. A tale iniziativa ha aderito un numero altissimo di scuole di ogni ordine e grado (oltre 16 mila classi), le quali hanno prodotto testi (scritti, multimediali, grafici, artistici di varia natura) spesso di grande originalità e partecipazione emotiva.
La task force ha promosso due seminari di formazione specifica per gli insegnanti: il primo, sull'esperienza dello scrittore Primo Levi, si è svolto a Roma nel giugno scorso, presso la Sala del refettorio della Camera dei Deputati, in collaborazione con l'Università di Roma Tre; il secondo si è tenuto in febbraio a Montecatini, sui problemi specifici dell'insegnamento della Shoah nelle società multiculturali. Attualmente è in fase di realizzazione, grazie alla collaborazione con l'istituto "Yad Vashem" di Gerusalemme, un seminario in loco per 25 docenti italiani. Un corso per le guide polacche e tedesche italofone che operano nei campi di concentramento tedeschi e polacchi è stato invece realizzato a Crema a cura del Cedec (Centro di documentazione ebraica contemporanea), con lo scopo di assicurare loro una corretta formazione a livello storico e linguistico. La task force ha inoltre commissionato allo stesso Cedec la compilazione di un data base dei "luoghi italiani della memoria".
Sono stati realizzati due siti internet: "Scuola e Shoah" (www.istruzione.it/shoah/index.shtml) e "ITF - Italian delegation" (www.istruzione.it/shoah-itfitalia/index.shtml), ospitati entrambi dal portale del Miur, per raccogliere e mettere a disposizione tutti i materiali documentali e le informazioni relative alle attività svolte dalle scuole e dalla delegazione italiana.
Infine, nel corso del periodo di presidenza italiana quattro nuovi Paesi sono entrati a far parte della task force internazionale: Danimarca, Lettonia, Romania e Svizzera. Altri hanno ottenuto lo status di "liaison countries", ovvero di paesi in rapporto di collaborazione.

Roma, 15 marzo 2005