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Comunicati Stampa - 16 Agosto 2005
Scuola: come in videogioco, italiano e matematica diventano digitali

Da settembre via alla sperimentazione di "CIPE Scuola", che coinvolgerà 4 mila studenti di 200 scuole superiori di Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia

Le lezioni digitali disponibili in Libreria Virtuale Nazionale
L'italiano e la matematica diventano digitali, come in un videogioco. Da settembre, infatti, in 200 istituti scolastici del Sud parte la grande riforma digitale della didattica con la sperimentazione di nuove forme di insegnamento innovativo, disposta dal progetto "CIPE Scuola", lanciato dal Ministro per l'Innovazione e le Tecnologie e dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca per affiancare nuove metodologie didattiche a quelle tradizionali e realizzato da Innovazione Italia, la società impegnata nell'attuazione dei programmi di innovazione tecnologica del ministro Stanca.
Approvato dal CIPE nel maggio 2003 con uno stanziamento di una quindicina di milioni di €, il progetto pilota si inquadra nel più ampio programma governativo di ammodernamento del Paese che prevede, tra l'altro, misure per il collegamento in rete di grandi sistemi pubblici, come la sanità e la scuola.
L'introduzione delle nuove tecnologie nel processo formativo e di apprendimento a supporto della didattica ha visto la nascita di nuovi contenuti digitali (Learning Object) che saranno disponibili in una Libreria Virtuale Nazionale (Marketplace) a cui potranno accedere quasi 4 mila studenti di 200 scuole medie superiori di Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, con l'obiettivo di estendere poi la sperimentazione a tutti gli istituti superiori delle stesse regioni. All'iniziativa pilota potranno però accedere con propri fondi anche le scuole superiori che non rientrano nel progetto "CIPE Scuola".
"Con questa iniziativa", ha dichiarato il ministro Letizia Moratti, "prosegue il nostro programma di ammodernamento tecnologico per la scuola italiana, che già ci colloca con le numerose azioni finora intraprese ai primi posti a livello europeo. Le nuove metodologie didattiche digitali sono per i docenti un importante strumento di supporto all'insegnamento e, al tempo stesso, una metodologia di apprendimento stimolante per gli studenti, per i quali la cultura informatica rappresenta un passaporto indispensabile per il mondo del lavoro".
"Vogliamo trasformare il modo di 'fare scuola' mediante l'uso di risorse multimediali per supportare nuovi modelli di insegnamento e di apprendimento", ha detto il ministro Lucio Stanca, spiegando che "l'effetto di questa iniziativa punta, da un lato, a sostenere uno sviluppo dell'industria italiana dei contenuti digitali di qualità e, dall'altro, ad ottenere una maggiore efficacia dell'insegnamento e dell'apprendimento con la valorizzazione delle opportunità offerte dai nuovi strumenti digitali, molto simili ai videogiochi, con cui i giovani hanno già grande dimestichezza".
L'OCSE ha più volte sostenuto come "gli interventi anche del settore pubblico per far nascere e sviluppare il settore dell'editoria didattica digitale siano critici per la promozione del mercato dei contenuti digitali nella sua interezza e, più in generale, siano indispensabili per l'affermazione di una diffusa cultura digitale nel Paese". Le linee di intervento del progetto si propongono come obiettivi quelli di:
  • diffondere la larga banda nelle scuole del Sud, contribuendo a ridurre il divario digitale;
  • promuovere nelle scuole la diffusione di altre infrastrutture tecnologiche di ac-cesso;
  • introdurre metodologie didattiche innovative a servizio dei docenti;
  • favorire l'apprendimento delle discipline che rappresentano le principali lacune nelle competenze di base degli studenti, ossia italiano e matematica;
  • ridurre il più possibile le cause di dispersione scolastica, per migliorare il rendimento complessivo degli studenti.
I Learning Object saranno disponibili su pc e lavagne elettroniche (senza perciò comportare problemi organizzativi ed ambientali nelle scuole) così che si potrà "far vedere" agli studenti, attraverso simulazioni ed animazioni digitali, i risultati di esperimenti altrimenti non realizzabili nella pratica o dell'applicazione di teoremi, mostrare fenomeni come quelli astronomici o climatici, etc. Sarà, quindi, un potenziamento della comunicazione dell'insegnante.
Gli studenti potranno svolgere l'attività non solo in classe ma anche da casa, in quanto i Learning Object contengono modalità e strumenti di verifica dell'apprendimento. In poche parole, gli studenti saranno a contatto con lezioni digitali che utilizzano lo stesso linguaggio che loro adoperano quotidianamente con il pc e con i videogiochi.
Punto nodale del progetto pilota è la libreria virtuale nazionale (Marketplace) in cui sono disponibili i Learning Object, strumento di incontro tra la domanda di contenuti digitali espressa dal mondo della scuola e l'offerta garantita dall'industria dei contenuti a disposizione di docenti e studenti.
I docenti, opportunamente formati e coadiuvati da tutor, potranno scegliere durante l'anno scolastico un numero predefinito di Learning Object, sufficiente per costituire un processo formativo da utilizzare nell'attività didattica con gli studenti.
Per accedere alla dotazione iniziale di Learning Object le scuole spenderanno voucher messi a loro disposizione per l'acquisto delle licenze di utilizzo dei contenuti digitali, ossia delle lezioni virtuali. In tal modo gli istituti scolastici non avranno la necessità di amministrare denaro e di creare specifiche gestioni contabili.
Nei siti del Ministro per l'Innovazione e le Tecnologie (www.innovazione.gov.it) e del Ministero dell'istruzione, dell'Università e della Ricerca (www.istruzione.it) sono già disponibili e scaricabili non solo le disposizioni che regolano l'accesso a questo progetto pilota, ma anche i moduli per partecipare all'iniziativa.

Risorse tecnologiche per la didattica già disponibili nella scuola italiana

  • Rapporto studenti/computer: 10/1
  • Scuole che usano l'email didattica: 58,8%
  • Pc installati: quasi 540 mila, di cui oltre 12 mila portatili
  • Scuole che hanno rete locale (Lan): 62,6%
  • Scuole che utilizzano Internet: 85%
  • Scuole con apparato di ricezione satellitare: oltre 9.000
  • Scuole che hanno sito Web: 51,4%
  • Il testo del comunicato stampa, delle disposizioni ed i moduli di partecipazione sono disponibili nel sito: www.innovazione.gov.it