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Comunicati Stampa - Roma, 19 dicembre 2005
Inaugurato il polo sulle biotecnologie "Renato Dulbecco"
Il Ministro Moratti: "Milano capitale della ricerca biomedica. Il centro di ricerca su farmacogenomica, bioinformatica e cellule staminali è un esempio d'avanguardia di collaborazione tra enti pubblici e imprese private"
Il Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, Letizia Moratti, è intervenuto oggi a Milano all'inaugurazione del nuovo polo di ricerca sulle biotecnologie "Renato Dulbecco", una struttura d'avanguardia che apre nuove opportunità scientifiche e industriali in grado di far divenire il capoluogo lombardo la capitale italiana della ricerca nel settore medico, biotecnologico e farmaceutico.
"Milano, che è già sede della più importante concentrazione italiana del settore biomedico, sia pubblico che privato", ha detto il Ministro Moratti, sottolineando i punti di forza della nuova iniziativa di ricerca, "può avere un ruolo trainante nella scienza e nell'economia di questo settore. In città operano 1897 imprese attive nel settore della Sanità e in altri servizi sociali ad essa collegate. A Milano o nelle sue immediate vicinanze hanno sede 124 delle 210 grandi imprese farmaceutiche aderenti a Farmindustria con oltre 2000 addetti alla ricerca, circa il 20% del totale nazionale, concentrati in 29 centri di ricerca; queste industrie esportano medicinali e prodotti di base per 6, 5 miliardi di euro, il 45% del totale nazionale. Anche la nascente industria biotecnologica ha in gran parte sede nel capoluogo lombardo e numerosi tra i farmaci più innovativi a livello mondiale sono stati sviluppati da aziende milanesi, che tuttora detengono una notevole capacità di scoperta e di sviluppo".
"In passato questa città ha dato origine all'industria elettrica, chimica, farmaceutica e meccanica nazionale", ha aggiunto il Ministro. "Oggi, grazie ad iniziative come questa, Milano può ritornare a conquistare un forte ruolo propulsivo in questo e in altri importanti ambiti scientifici e produttivi a favore dell'intero Paese". Il nuovo polo intitolato al premio Nobel Dulbecco, opererà principalmente negli ambiti della farmacogenomica (lo studio della correlazione tra effetto dei farmaci e caratteristiche genetiche individuali), dello sviluppo di nuovi farmaci basato sulle nuove conoscenze scientifiche quali quelle sul genoma umano, e della ricerca sulle cellule staminali e sulle loro applicazioni cliniche. "Sono tutti settori", ha aggiunto Letizia Moratti, "che il nostro Governo, attraverso il Programma nazionale della ricerca, ha considerato strategici e altamente prioritari, sia per il settore sanitario che per i loro aspetti di ricerca di base ed applicativa, e che sono stati sostenuti negli ultimi anni da importanti investimenti da parte del Miur. A questi settori si aggiungono aree di studio e infrastrutture tecnologiche di primo rilievo quali la Bioinformatica, il settore della manipolazione e conservazione di materiale biologico e nove piattaforme tecnologiche abilitanti che rappresentano per il sistema delle Pmi milanesi e lombarde importanti punti di aiuto e di riferimento".
Per il Ministro, il nuovo polo rappresenta dunque "un ottimale esempio di collaborazione tra pubblico e privato". Esso ha infatti avuto origine inizialmente da un Centro di eccellenza pubblico, il Cisi, formato da ricercatori e docenti dell'Università di Milano, e dall'iniziativa di un grande gruppo privato, la società Multimedica, che con un proprio forte investimento ha assicurato la disponibilità del complesso edilizio e di strutture di ricerca fortemente innovative. A questa azione iniziale si sono associati altri importanti enti pubblici e privati. Tra questi il Consiglio Nazionale delle Ricerche, che ha collocato in questo Polo tre sezioni di importanti Istituti di ricerca; il Coriell Institute for Medical Research di Camden, Usa; il Comune di Milano, che con un suo intervento finanziario ha contribuito a stabilire in questa sede un "incubatore" di piccole e medie industrie tecnologiche; la Biorep Spa azienda formata da due grandi industrie milanesi, Angelantoni e Sapio, che ha collocato in questa sede in collaborazione con il Coriell i suoi laboratori; e infine altre iniziative industriali high-tech milanesi.
Un'altra delle caratteristiche vincenti del nuovo centro è inoltre la spiccata internazionalizzazione delle attività di ricerca previste, nella scia dei numerosi accordi paritetici sottoscritti in questi anni dal Ministero con i maggiori centri di ricerca di numerosi paesi: Usa, Israele, Inghilterra, Francia, Canada ed altri. "Questa struttura", ha concluso il Ministro Moratti, "può già contare sulla collaborazione con la Hebrew University, con il Technion Institute e con la Haifa University di Israele per lo sviluppo di programmi nel settore delle biotecnologie e delle cellule staminali, e con l'Università di Cambridge/Queens College di Londra, nel settore della Bioinformatica".