Risultati al di sopra delle aspettative quelli ottenuti dalla squadra italiana alle Olimpiadi della Matematica di Città del Messico, alle quali hanno partecipato oltre novanta Paesi. La squadra, composta da una ragazza di 16 anni, Maria Colombo di Varese, e dai diciottenni Stefano Attanasio e Francesco Cavazzani di Roma, Luca Barbieri di Milano, Simone De Marino di Pescara e Gabriele Negro di Udine, si è classificata al ventiquattresimo posto, che è il miglior risultato ottenuto negli ultimi anni: nel 2000 l'Italia si era infatti classificata al cinquantesimo posto.
Questa volta il nostro Paese ha totalizzato 120 punti, a fronte degli 88 guadagnati dalla Francia e dei 99 di Israele, ottenendo anche sei medaglie, una per ciascun ragazzo della squadra. L'Unione Matematica Italiana, presieduta dal professor Carlo Sbordone, ha preparato questi ragazzi su incarico del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca al termine di una serie di gare di livello nazionale che hanno coinvolto 300.000 ragazzi provenienti da 1500 Istituti superiori.
Il fatto che il Ministero abbia introdotto le "prove pilota", organizzate negli ultimi tre anni dall'Invalsi, con tipologia simile a quelle delle prove internazionali, sta attirando maggiormente l'attenzione dei giovani e dei loro insegnanti verso queste attività di livello nazionale ed internazionale e sta dando buoni frutti anche sul piano del maggior impegno profuso dai ragazzi italiani verso la Matematica e le Scienze.
"Il successo dell'Italia alle Olimpiadi di Matematica", ha commentato il Ministro Letizia Moratti, "è un piccolo ma significativo segnale di inversione di tendenza che vede un rinnovato interesse presso i giovani nei confronti delle materie scientifiche, al cui rilancio il Miur ha dedicato notevoli risorse attraverso il progetto Lauree Scientifiche".
Una delle novità sperimentate quest'anno dall'Unione Matematica Italiana, consiste nella realizzazione di gare a squadre che hanno introdotto nuova vitalità ed entusiasmo fra i ragazzi ed i loro insegnanti.