Istruzione.it archivio.pubblica.istruzione.it
Benvenuti su Istruzione.it  
Home » Comunicati
Comunicati Stampa - Milano, 5 aprile 2006
Intesa tra Governo, Regione Lombardia, Comune di Milano per rilanciare il progetto

Biblioteca Europea di Milano, il progetto diventa realtà

Il Ministro Moratti: “Un immenso patrimonio librario e digitale in tutti i rami
del sapere, a disposizione di scuole, università, studenti e ricercatori”

Nuovo fondamentale impulso dal Governo, dalla Regione Lombardia e dal Comune di Milano per il grande progetto della Biblioteca europea di informazione e cultura (Beic) di Milano, la cui realizzazione è prevista entro il 2011 in un’area di 20 mila metri quadrati lasciata libera dall'ex scalo ferroviario di Porta Vittoria e già messa a disposizione dal Comune di Milano.

Attraverso un protocollo d’intesa il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Letizia Moratti, il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Pietro Lunardi, il Ministro per i Beni e le attività culturali, Rocco Buttiglione, il Ministro per l’innovazione e le tecnologie, Lucio Stanca, il Presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, il Sindaco di Milano Gabriele Albertini e la Fondazione Beic presieduta dal professor Antonio Padoa-Schioppa, assicurano infatti il sostegno al progetto per la costruzione nel capoluogo lombardo di una nuova grande biblioteca per l’Italia. Una biblioteca del tutto innovativa rispetto a quelle tradizionali, nella quale si integreranno tra loro libri, periodici, testi digitali, banche dati e informazioni in rete, e che sarà accessibile gratuitamente agli studenti e ai professori di tutte le istituzioni scolastiche e delle università. L’accordo prevede che ogni istituzione firmataria si impegni sia contribuendo con risorse dei propri bilanci nel limite delle disponibilità sia individuando le procedure per accedere a un volano di risorse tali da assicurare la realizzazione del progetto.

Letizia Moratti: “Milano nel circuito delle capitali della cultura a livello mondiale”

“Sono molto orgogliosa di questo progetto che inserirà Milano nel circuito delle capitali della cultura a livello mondiale”, ha detto il Ministro Letizia Moratti. “La Biblioteca europea è il primo grande progetto extra-universitario concepito per la cultura a Milano dai tempi della Triennale, dunque da circa 70 anni. L’utilità per scuole e atenei, in particolare, sarà molto rilevante”, ha sottolineato il Ministro. “Per quanto riguarda le università, il programma prevede infatti l’acquisizione, peraltro già in corso, di importanti collezioni digitali e cartacee e la messa in rete dei testi fondamentali di tutti i rami del sapere, dei grandi autori e delle opere fondamentali della cultura europea e mondiale, spesso non acquisibili né in commercio né in antiquariato, rendendo così disponibili per docenti, ricercatori e studenti uno strumento nuovo e rigoroso di accesso alle fonti letterarie, filosofiche, storiche, scientifiche e artistiche, con l’ausilio delle opere di sintesi e delle più importanti monografie, in una prospettiva europea. Questo strumento si rivelerà utilissimo non solo per la preparazione di tesi di laurea e di dottorato, ma anche per le ricerche interdisciplinari, colmando una lacuna inerente alla struttura stessa delle attuali biblioteche universitarie, normalmente suddivise per i distinti settori disciplinari”.

“Per le scuole”, ha proseguito il Ministro Moratti, “la Biblioteca Europea offrirà non solo una ricchissima raccolta di testi digitali in rete, ma anche percorsi agevolati e studiati per rispondere alle esigenze della didattica, affiancando altri progetti del Miur attualmente in atto. Sarà oltretutto possibile dar vita a progetti specifici di e-learning in collegamento con scuole, insegnanti, strutture centrali e periferiche”.

“Voglio sottolineare un altro importante aspetto”, ha aggiunto Letizia Moratti. “La Beic si rivolgerà direttamente, oltre che ai lettori tradizionali di tutte le fasce d’età, a una platea vastissima: due milioni e mezzo di studenti della secondaria di secondo grado, oltre 800.000 insegnanti, un milione e 600.000 studenti universitari, 60.000 tra professori e ricercatori universitari. La Biblioteca europea darà loro un forte impulso per cambiare il modo di apprendere e fare ricerca, integrandosi con gli altri progetti già operativi nella scuola italiana quali il collegamento delle biblioteche scolastiche on line e il portale multimediale. In più, il progetto si connette con la Biblioteca digitale italiana e con l’iniziativa “I 2010” della Biblioteca digitale europea”.

Rocco Buttiglione: “Una vasta convergenza attorno a un investimento culturale”

Il Ministro per i Beni e le Attività culturali, Rocco Buttiglione, ha dichiarato: “La nascita di una biblioteca è sempre un fatto importante, ma un progetto come quello della Biblioteca Europea di Milano per qualità, per dimensioni, per innovazione, è un evento eccezionale. Da ministro per i Beni Culturali non posso non mettere in evidenza il valore anche simbolico della vasta convergenza attorno ad un investimento squisitamente culturale da parte di ben quattro ministeri, della Regione Lombardia, del Comune di Milano, ma anche di una Fondazione come la Beic. Se è facile una mobilitazione intorno allo spettacolo, al cinema, al restauro di un monumento famoso”, ha aggiunto il Ministro Buttiglione, “è invece un caso probabilmente unico vedere un risposta così pronta quando si tratta di una biblioteca che, pure, è il fondamento su cui si radicano tutte le altre espressioni culturali. E’ una grande opportunità innanzitutto per i milanesi, ma grazie alle tecnologie digitali lo è anche per studenti, professori, studiosi di qualsiasi altra parte d’Italia e d’Europa”.

Pietro Lunardi: “Una dimostrazione di concretezza da parte del Governo”

“Con questa iniziativa”, ha aggiunto da parte sua il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Pietro Lunardi, “si dimostra ancora una volta la concretezza di questo Governo e l’attenzione verso la cultura. La Biblioteca Europea di Milano è infatti un progetto di altissimo valore”.

Lucio Stanca: “Le tecnologie al servizio della diffusione del sapere”

“La Biblioteca Europea”, ha osservato il Ministro per l’Innovazione e le Tecnologie, Lucio Stanca, “è una grande iniziativa in un settore strategico qual è quello del sapere e della cultura e l'innovazione attraverso le tecnologie moderne può davvero dare un aiuto sostanziale alla sua efficacia. Mi fa particolarmente piacere, quindi, aver concesso il mio contributo sul fronte della tecnologia per far sì che la Biblioteca Europea possa avere grande successo ed essere un punto di riferimento di modernità per tutto il Paese nella diffusione della conoscenza”.

Roberto Formigoni: “Struttura europea a misura di Milano e della Lombardia”

“La creazione di una grande struttura a scaffale aperto, dove le nuove tecnologie digitali vivono accanto agli antichi libri, consentendo positivi intrecci disciplinari, sarà una novità per l’Italia”, ha detto il Presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni. “Nella sua tipologia si accosta alle più interessanti esperienze internazionali e – se la Biblioteca Europea di Milano è paragonabile alla nuova Biblioteca di Alessandria d’Egitto per dimensione e concezione – io mi auguro che possa incarnarne lo stesso valore simbolico, che connette passato e presente.
Sarà una delle infrastrutture culturali più importanti in Europa, punto di snodo fondamentale sulle strade del sapere, che si affiancano e intersecano con quelle fatte di rotaie e asfalto, contribuendo insieme allo sviluppo del continente. Si tratta di una opera di straordinaria ambizione”, ha aggiunto il Presidente Formigoni, “a misura di Milano e della Lombardia. È un modello innovativo di biblioteca che unisce i saperi specialistici con le documentazioni adatte ad un pubblico vasto. La Beic sarà uno strumento utile per la ricerca universitaria e post-universitaria ma anche uno spazio pensato per il grande pubblico, che avrà la possibilità di avvicinarsi alla cultura e alla sua bellezza”.

Gabriele Albertini: “Uno dei segni distintivi della Milano futura”

“Grazie a questo protocollo d’intesa”, ha osservato da parte sua il Sindaco di Milano Gabriele Albertini, “la Beic non è più un grande sogno di Milano: comincia ad essere più vicina. Un’idea, nata dal professor Antonio Padoa-Schioppa, che ha trovato nella nostra Amministrazione un interlocutore entusiasta. Abbiamo seguito fin dall’inizio questo progetto e vi abbiamo creduto, senza compromessi, tanto da costruire intorno ad esso le migliori condizioni urbanistiche. Le infrastrutture essenziali, la viabilità, la stazione di Porta Vittoria del Passante ferroviario sono stati pensati in funzione anche della Beic. E siamo stati ripagati dal felice progetto architettonico di Peter Wilson che farà della Biblioteca Europea uno dei “segni” distintivi della Milano futura”.

“La Beic”, ha aggiunto il Sindaco Albertini, “non è solo una nuova grande biblioteca. Essa rappresenterà un modo nuovo di fare cultura, di dare servizi alla città e ai milanesi. Le nuove tecnologie, nel corso degli ultimi decenni, hanno profondamente modificato il mondo delle biblioteche. Docenti, ricercatori e studenti fronteggiano le esigenze di continui aggiornamenti. La Beic è una biblioteca di nuova generazione, al passo con le migliori strutture mondiali. Accompagnerà la Milano dell’informazione nella sua evoluzione verso la Milano della conoscenza. La Beic è per così dire la biblioteca pensata per essere “perfetta”: uno strumento di incredibile potenza per la ricerca e lo studio, un luogo familiare per tutti i milanesi. Sarà il laboratorio della città, la sala di lettura nella casa di tutti”.

La Beic avrà sia i caratteri di una grande public library, sia quelli di una biblioteca di ricerca interdisciplinare di elevato profilo e di livello internazionale, in grado di competere con le nuove realtà di Parigi, Londra, Berlino, San Francisco, Los Angeles o Tokyo. Ospiterà, secondo le previsioni del progetto vincitore, redatto dall’architetto Peter Wilson, almeno un milione di volumi a scaffale aperto, 150.000 audiovisivi, 3.000 periodici, ampi spazi per i depositi, con una disponibilità di 3.500 posti, ai quali si aggiungeranno i 500 dell'auditorium.

La Biblioteca europea, per la quale avevano lanciato un appello numerosi qualificati esponenti del mondo della cultura e dell’imprenditoria, avrà tra i suoi fini anche quello di costituire un efficace strumento di educazione alla lettura, di informazione e di formazione a distanza, in collegamento con le università e le istituzioni scolastiche in un circuito europeo e mediterraneo; essa costituirà dunque lo strumento privilegiato di formazione, sia in presenza che a distanza, delle nuove professionalità richieste per la gestione e lo sviluppo delle tecnologie digitali nelle biblioteche, ivi comprese quelle universitarie e scolastiche. Con la sua impostazione digitale e interdisciplinare la Beic si andrà pertanto ad aggiungere alla rete delle biblioteche nazionali, dotando l’Italia di un struttura all’avanguardia.