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Comunicati Stampa - Roma, 7 marzo 2006
Importanti accordi con Emirati Arabi Uniti, Pakistan e Qatar

Il Ministro Moratti: "Chimica sostenibile, scienze della salute, aeronautica, biotecnologie, Grid, prevenzione delle catastrofi e ICT: dalle partnership d'eccellenza con i Paesi del Golfo grandi opportunità per rafforzare il sistema scientifico italiano e la collaborazione economica e culturale con il nostro Paese"

Nuovi centri di ricerca e laboratori congiunti a Abu Dhabi, Peshawar e Doha
Il Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca Letizia Moratti, in visita ufficiale negli Emirati Arabi Uniti, in Pakistan e in Qatar, ha sottoscritto in questi giorni con i responsabili governativi dell'Istruzione e della Ricerca dei tre Paesi alcuni importanti protocolli d'intesa che avviano la reciproca cooperazione nel settore della ricerca scientifica e tecnologica, attraverso la realizzazione di progetti comuni da parte di università, centri di ricerca e altre istituzioni private italiani e di quei Paesi.
"Questi accordi", ha spiegato il Ministro Moratti, "impegnano esplicitamente l'Italia e gli altri Paesi firmatari a promuovere la cooperazione scientifica e tecnologica nei settori di rispettivo interesse, agevolando lo sviluppo delle risorse umane e delle iniziative a sostegno dell'economia della conoscenza, riaffermando inoltre il valore strategico della formazione e della ricerca come fattore indispensabile per la crescita e il concreto sviluppo economico delle rispettive società".
"L'obiettivo è anche quello di favorire il dialogo interculturale e interreligioso", ha aggiunto il Ministro, "e, attraverso la reciproca conoscenza di cultura, storia e civiltà diverse, continuare a promuovere la stabilità e la pacifica convivenza dei popoli".
"C'è un altro importante fatto da mettere in evidenza", ha proseguito il Ministro. "Questi accordi testimoniano il nuovo orientamento dell'università italiana che, in collaborazione con in mondo produttivo, promuove lo sviluppo sociale ed economico interno e, tramite l'internazionalizzazione, sviluppa i legami scientifici e tecnici con i Paesi più importanti per il sistema scientifico italiano".
Le aree prioritarie delle intese firmate ieri e oggi vanno dall'energia all'ambiente, dall'aeronautica alle scienze della salute, dalle biotecnologie alla prevenzione del rischio sismico, dalla chimica verde all'ICT e alle tecnologie Grid, dai beni culturali alle tecnologie per l'agroalimentare.
I protocolli con gli Emirati Arabi Uniti, il Pakistan e il Qatar si aggiungono agli oltre 70 accordi di cooperazione già firmati con i Paesi tecnologicamente più avanzati e quelli emergenti e permettono di rafforzare ulteriormente il quadro delle alleanze internazionali, finalizzate a incrementare la partecipazione del sistema scientifico italiano alle attività di eccellenza in sede internazionale.
"Ricordo che queste iniziative sono incentrate sulla collaborazione bilaterale e paritetica", ha detto ancora Letizia Moratti, "con reciprocità di impegni sotto il profilo sia scientifico sia finanziario, il che permette di raddoppiare i fondi disponibili, e sull'istituzione su base permanente di laboratori congiunti su cui innestare programmi avanzati di formazione. Questa politica ci consente, per la prima volta, di avere importanti ricadute strutturali, scientifiche ed economiche sia nel nostro Paese sia nei Paesi partner, soprattutto sul fronte della ricerca industriale e dell'internazionalizzazione della formazione universitaria".
Ma ecco nel dettaglio i contenuti degli accordi firmati ieri e oggi.

Emirati Arabi Uniti

Ad Abu Dhabi, con il Ministero dell'Università e Ricerca del Governo degli Emirati Arabi Uniti, è stata sottoscritta un'intesa che prevede, tra l'altro, la prossima creazione di un Centro di Alta formazione e Ricerca nella capitale degli Eau.
E' stato inoltre definito un accordo tecnico, che coinvolge la Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa e Finmeccanica per l'istituzione di un corso di Alta formazione universitaria in Ingegneria e tecnologie industriali, finalizzato alla formazione di una nuova classe dirigente in campo industriale, tecnologico, manageriale e dei servizi avanzati.
Il corso, diretto a 20-25 giovani ingegneri, tecnologi e manager degli Emirati, con lezioni sia in Italia che negli Emirati, concerne l'approfondimento di argomenti specialistici di ingegneria meccanica elettronica, informazione, telecomunicazioni, aerospaziale.
Si tratta di una formazione di tipo avanzato - alla quale collaboreranno anche altre Università tra cui il Politecnico di Milano, il Politecnico di Torino, l'Università di Pisa, l'Università La Sapienza di Roma e l'Università Federico II di Napoli - con cui si mira a sviluppare e integrare conoscenze di base già possedute, e quindi consentire ai partecipanti di acquisire nuove competenze per svolgere compiti di alta qualificazione in campo industriale. L'intento è anche quello di mettere in grado i partecipanti di collaborare a progetti di trasferimento tecnologico e industrializzazione, da sviluppare negli Eau in collaborazione con grandi imprese italiane, tra cui in primis Finmeccanica e le sue consociate.
E' stato anche stabilito di promuovere l'insegnamento della lingua e della cultura italiane nell'ambito della UAE-Italian Academy, e l'avvio di attività di ricerca congiunte nel campo marittimo e navale nonché una collaborazione della Bocconi per la formazione di giovani economisti emiratini.

Pakistan

A Islamabad, con il Ministro Federale per l'Istruzione superiore della Repubblica Islamica del Pakistan, Atta-ur-Raham, il Ministro Moratti ha firmato un protocollo che prevede l'avvio di progetti congiunti, finalizzati all'innovazione tecnologica e allo sviluppo delle applicazioni industriali nei settori della scienza dei materiali e della metallurgia, della matematica applicata e dell'informatica, della fisica, delle tecnologie Grid, della neuro-informatica, delle tecnologie per i beni culturali e il settore agroalimentare.
Una particolare attenzione, sancita con la stipula di un Mou aggiuntivo, è riservata alla cooperazione nel settore della prevenzione delle catastrofi, dopo il recente devastante terremoto che ha colpito il Nord del Pakistan e che ha visto l'Italia tra i primi soccorritori. Italia e Pakistan hanno stabilito infatti di dar vita ad una collaborazione sul tema della mitigazione del rischio sismico, coinvolgendo università, centri di ricerca e dipartimenti della protezione civile di entrambi i Paesi mediante programmi di ricerca e formazione e la creazione di strutture permanenti per la valutazione del rischio sismico e la gestione di emergenze post-terremoto.
In questa logica, sarà dunque potenziata e ulteriormente sviluppata la collaborazione già esistente tra l'Earthquake Engineering Research Center (Eec) di Peshawar, l'European Centre for Training and Research in Earthquake Engineering (Eucentre) e la European School for Advanced Studies in Reduction of Seismic Risk (Rose) dello Iuss di Pavia.
L'intesa prevede, infine, la partecipazione di studenti pakistani a iniziative di post-dottorato presso centri di eccellenza italiani nelle aree indicate e la creazione di un network telematico che colleghi università italiane e pakistane.

Qatar

Il Ministro Moratti e il Chairman della Qatar Foundation for Education, Science and Community Development, la Sceicca Moza, consorte del Capo dello Stato del Paese, hanno firmato a Doha un importante memorandum. La Qatar Foundation è un'istituzione privata senza scopo di lucro che sovrintende alle attività legate all'Istruzione e della Ricerca nell'emirato del Golfo, fondata nel 1995 dall'Emiro del Qatar, Hamad bin Khalifa al-Thani. Il memorandum prevede l'avvio di collaborazioni nei settori dell'energia e dell'ambiente, dell'aeronautica, delle scienze della salute e delle biotecnologie, dell'Ict e delle telecomunicazioni e dei nuovi media digitali, e della formazione professionale a livello post-secondario. E' stato anche stabilito di promuovere l'insegnamento della lingua e della cultura italiane nell'ambito della Qatar Foundation.
In particolare, sono stati poi raggiunti due preliminari accordi tecnici.
Il primo, di durata quinquennale, con il Consorzio interuniversitario nazionale "La Chimica per l'Ambiente" (Inca) di Venezia, riguarda un progetto integrato dedicato alla realizzazione di nuove azioni nel campo della chimica verde (green chemistry) in Qatar - Paese che è tra i principali produttori di gas - finalizzate ad aumentare la conoscenze, le risorse umane e la capacity building nell'ambito dello sviluppo sostenibile di quel Paese, attraverso l'introduzione, la diffusione, l'adozione e l'applicazione della chimica verde/sostenibile.
La collaborazione riguarderà aspetti sia formativi che di ricerca sulle seguenti tematiche scientifiche:
  • Uso di reagenti e solventi eco-compatibili per la sintesi chimica e l'innovazione dei processi industriali attualmente impiegati;
  • Nuovi sistemi catalitici per la produzione chimica;
  • Prodotti chimici ottenuti da risorse rinnovabili e da prodotti di scarto;
  • Sviluppo di nuovi metodi di monitoraggio ambientale per i contaminanti organici ed inorganici;
  • Nuovi sistemi catalitici per la distruzione degli inquinanti organici persistenti, la decontaminazione e la bonifica ambientale.

Sono previste attività di addestramento preliminare (corsi semestrali) e di training presso i laboratori Inca di Marghera e le sue unità di ricerca in Italia: Politecnico di Milano e Università di Trieste, di Bologna di Genova e di Pavia. Verrà inoltre creato un Campus universitario dedicato alla chimica per l'ambiente, dotato di laboratori e strutture per l'addestramento degli studenti.
Per favorire lo sviluppo sostenibile e per cercare le opportune soluzioni agli specifici problemi produttivi ed ambientali del Qatar, l'intesa mira altresì a sviluppare a livello locale la ricerca applicata in tema di green chemistry, attraverso la creazione, nel medio periodo, di uno specifico Centro di alta tecnologia e di laboratori in rete che possano contare sul supporto interdisciplinare delle università associate all'Inca.
Il Centro agirà da volano per la ricerca applicata fornendo know-how e infrastrutture analitiche e di ricerca, favorendo una stretta collaborazione con l'industria, quella petrolifera in particolare. Esso dovrà procurare all'industria, alle municipalità e ai decisori personale ben addestrato, con specifica esperienza nel campo della chimica per l'ambiente e della sostenibilità. Questo Centro potrà anche produrre nuove opportunità di lavoro altamente qualificato attraverso la formazione di operatori specializzati nel campo della protezione ambientale mediante l'uso della chimica avanzata.
Infine, la collaborazione prevede la costruzione di un impianto pilota a basso impatto ambientale per la detossificazione e il riciclo di rifiuti industriali ospedalieri - altamente pericolosi per la presenza potenziale di molecole radio- e bio-attive, come rifiuti di trattamenti a raggi X o chemioterapici, antibiotici e altri residui di farmaci - nell'ambito del Qatar Science & Technology Park (S&T Park; Parco Scientifico e Tecnologico del Qatar), che ospita numerose cliniche universitarie e strutture sanitarie.
La seconda intesa riguarda l'avvio di una collaborazione tra la Qatar Foundation e il Consorzio per l'AREA di Ricerca Scientifica e Tecnologica di Trieste nei settori della ricerca scientifica dello sviluppo tecnologico e la diffusione dell'innovazione.
I settori interessati dalla cooperazione sono quelli delle biotecnologie, della fisica dei nuovi materiali, delle nano tecnologie, delle tecnologie per l'ambiente, dell'Ict. L'accordo prevede anche il supporto a quelle imprese che vogliano dar vita ad innovazioni di prodotto o processo, il sostegno a nuovi "start-up" tecnologici, anche dal punto di vista del marketing e delle strategie di internazionalizzazione, lo scambio di ricercatori e di esperienze nel campo della gestione dei parchi scientifici e tecnologici.
Alla Qatar Foundation è anche attivo il Polo tecnologico di Novacchio/Pisa, che ha già avviato attività, che verranno ora potenziate, per la collaborazione scientifica e tecnologica in settori di specifico interesse per le imprese italiane in settori che vanno dalla bio-medicina alla microelettronica, dall'ambiente ai nuovi materiali.