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Comunicati Stampa - Roma, 22 marzo 2006
Concluse le finali nazionali dei Giochi sportivi studenteschi invernali 2005/2006

"Attraverso lo sport si imparano le regole del vivere civile"

Il Viceministro Giovanni Ricevuto a Roccaraso per la gara finale
Si è conclusa oggi la fase finale dei Giochi Sportivi Studenteschi 2005/2006 per le discipline invernali, le cui finali nazionali si sono svolte il 20 e il 21 marzo sugli impianti di Roccaraso - Altopiano delle Cinque Miglia (AQ). La manifestazione, che si è aperta e conclusa alla presenza del Vice Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Giovanni Ricevuto, è stata organizzata dal Miur e dal Coni, Comitato olimpico nazionale italiano, e vi hanno preso parte circa 800 ragazze e ragazzi dagli 11 ai 16 anni delle scuole di primo e secondo grado, in rappresentanza di circa 300 istituti scolastici.

Le prime gare hanno preso il via martedì 20 marzo con le competizioni di sci di fondo a tecnica classica e con lo slalom gigante di sci alpino e snowboard, mentre nella giornata di mercoledì 21 si sono tenute le gare di staffetta di sci nordico e di slalom parallelo di sci alpino e snowboard.

Per ogni disciplina sono state stilate classifiche individuali e di istituto.

Quest’anno le finali nazionali hanno coinvolto circa 5.000 giovani delle scuole di primo e di secondo grado nelle diverse discipline previste (campestre, sport invernali, sport di squadra e discipline individuali).

Le risorse per la realizzazione delle diverse fasi, da quelle di istituto a quelle nazionali, sono messe a disposizione dal Miur e in egual misura dal Coni oltre che dagli Enti locali di volta in volta coinvolti.

"Il concetto di sport che vogliamo trasmettere a voi giovani", ha detto il Vice Ministro Giovanni Ricevuto, "è quello relativo al senso di appartenenza, alla condivisione, al rispetto dell’avversario e delle regole per educare al vivere civile".

"Le giovani generazioni devono essere educate a quei valori che si ispirano al comune senso della convivenza sociale, formando coscienze che custodiscano il valore della vita, della giustizia, della democrazia, della pace e della solidarietà".

"Con questo spirito", ha concluso, "la scuola si impegna a formare giovani che attraverso l’educazione motoria, fisica e sportiva sappiano curare il proprio corpo e considerino lo sport come strumento per riconoscere diritti, doveri e responsabilità".

Il Vice Ministro ha poi ricordato le diverse iniziative messe in atto dal Ministero per il potenziamento dell’educazione motoria e della pratica sportiva nelle scuole italiane di ogni ordine e grado, tra le quali il potenziamento delle strutture sportive, la valorizzazione e la formazione dei docenti, il rafforzamento di specifici percorsi di educazione motoria anche nella scuola primaria, interventi volti anche a contrastare il disagio giovanile, pratiche di doping e ogni forma di violenza nella pratica e nel contesto dell’attività sportiva.