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Comunicati Stampa - Roma, 23 marzo 2006
Firmata a Roma un'intesa tra le Università di Pavia e Città del Capo che permetterà di studiare le basi genetiche della morte improvvisa

Italia-Sud Africa, accordo per ricerche in campo cardiologico

Il Ministro Moratti: "Presto daremo vita anche ad un Polo africano dell'ICGEB di Trieste per la lotta alla malaria, alla tubercolosi e all'Aids"
E' stato firmato al Ministero un accordo di cooperazione scientifica tra l'Università di Pavia e l'Università di Città del Capo, in Sudafrica, per dar vita ad iniziative congiunte nel campo della Formazione e della Ricerca avanzata nel settore cardiologico. La cerimonia di firma si è svolta nel quadro della visita di Stato del presidente sudafricano Mbeki a Roma.

Grazie a quest'intesa, sostenuta attivamente dal Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, Letizia Moratti, e dal Ministro della Scienza e della Tecnologia della Repubblica sudafricana, Mosibudi Mangena, sarà pertanto avviato un programma comune di ricerca cardiovascolare, incentrato in particolare sulle cause genetiche della morte cardiaca improvvisa, considerata come area di elevata rilevanza clinica e sociale sia nel mondo occidentale che in Sud Africa.

In particolare il programma di collaborazione comprende la possibilità di realizzare ricerche di base e cliniche, programmi di formazione e interscambio di ricercatori e metodologie fra i due Paesi, e prevede l'istituzione di un Centro di eccellenza sulle basi genetiche della morte cardiaca improvvisa. "L'accordo sottoscritto", ha commentato il Ministro Letizia Moratti, "costituisce un rafforzamento, al livello più alto, della partnership già esistente tra Università italiane e le Università sudafricane, e si inserisce nel quadro di altre importanti iniziative in programma".

"Ricordo infatti che, in una più ampia prospettiva", ha aggiunto il Ministro, "è da tempo in atto un'iniziativa volta a creare un Terzo Polo del Centro per l'Ingegneria genetica e le Biotecnologie di Trieste - Icgeb, dopo quelli di Trieste e Delhi, proprio nel continente africano con il mandato di promuovere la ricerca e la formazione di ricercatori africani e dare così un forte impulso alla lotta alle malattie infettive - malaria, tubercolosi e Aids - che colpiscono gravemente il continente. Il progetto di creazione del Polo africano dell'Icgeb è stato infatti approvato nello scorso settembre a Dakar dai Ministri africani della Ricerca ed è stato attivamente sostenuto dall'Italia, in particolare nel quadro del G8 per la ricerca. La Repubblica Sudafricana si è candidata ad ospitare tale Polo presso l'Università di Città del Capo, che rappresenta un centro di eccellenza in questo settore, come confermato dalle nuove intese firmate a Roma con l'Università di Pavia".

I centri di riferimento dell'accordo sottoscritto al Ministero sono presso l'Università di Pavia il Dipartimento di Scienze ematologiche, pneumologiche, cardiovascolari, mediche e chirurgiche (direttore: professor Peter J. Schwartz), che ha una riconosciuta leadership internazionale in materia di studio della morte cardiaca improvvisa e delle sue cause di origine genetica, e presso l'Università di Città del Capo il dipartimento di Medicina (direttore: professor Bongani Mayosi), che può vantare una posizione di eccellenza in Sud Africa e nell'intero continente africano.

Altri partner dell'accordo saranno il Centro per l'Ingegneria genetica e le Biotecnologie di Trieste - Icgeb (diretto dal professor Francisco Baralle), l'Istituto Universitario di Studi Superiori (Iuss) di Pavia (diretto dal professor Roberto Schmid) e il Dipartimento di Medicina dell'Università di Stellenbosch in Sud Africa (diretto dal professor Paul Brink). La collaborazione dello Iuss offrirà inoltre l'opportunità di sviluppare un programma di formazione in Cardiologia molecolare e clinica rivolto a fisici e biologi sudafricani e di altri Paesi africani.