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Comunicati Stampa - Roma, 28 febbraio 2006
Presentato il Piano Aerospaziale Nazionale 2006-2008

La ricerca aerospaziale al servizio dell'uomo:
oltre 2,4 miliardi di euro per sicurezza, ambiente,
navigazione, telecomunicazioni, competitività tecnologica
Il Viceministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, Guido Possa, e il Presidente dell'Asi, Sergio Vetrella, hanno presentato questa mattina nella sede del Miur il Piano Aerospaziale Nazionale 2006-2008, approvato nei giorni scorsi dal Ministro Letizia Moratti dopo il parere positivo del Cipe.
Le attività indicate nel Piano saranno svolte parte in ambito nazionale, parte in collaborazione con l'Esa e parte attraverso sinergie bilaterali.
Il Piano prevede investimenti nei programmi pari a 2,490 miliardi di euro, a conferma della grande importanza che il Governo italiano attribuisce alle attività di ricerca aerospaziale. Il 68% dell'investimento è suddiviso nei tre settori: osservazione della Terra (29,13%), osservazione dell'Universo (20,82%), trasporto spaziale (18,04%), settori nei quali l'Italia ha riconosciuti ritorni industriali e posizioni di leadership. Al tempo stesso rimane inalterato il livello di investimento nei settori scientifici e tecnologici consolidati: telecomunicazioni, navigazione satellitare, medicina e biotecnologie, abitabilità umana nello spazio.
"Le attività nel campo spaziale", ha detto il Viceministro Possa, "sono sempre di maggiore importanza in numerosi settori: dalle ricerche sulla natura dei corpi del sistema solare e più in generale sulla natura dell'Universo, alle utilizzazioni dell'osservazione satellitare della Terra a fini di politica ambientale e di sicurezza per lo studio dei mutamenti climatici, per la gestione del territorio e delle acque, per la prevenzione, la mitigazione e la gestione dei disastri naturali e dei grandi rischi, fino alle attività delle industrie di punta impegnate nella realizzazione dei vettori spaziali, dei satelliti e dei sensori di navigazione. Con il Piano Aerospaziale Nazionale 2006-2008 ci proponiamo l'obiettivo di potenziare ulteriormente le attività di ricerca in questi settori, nei quali l'Italia svolge un ruolo di primo piano". "Tra i grandi progetti di punta sviluppati in questi anni", ha continuato il Viceministro, "ve ne sono ben tre che andranno a maturazione nel triennio: effettueremo i primi lanci (il primo già quest'anno) del lanciatore di progettazione italiana "Vega"; metteremo in orbita la costellazione interamente italiana dei quattro satelliti ad alta risoluzione, Cosmo-Skymed; parteciperemo alla realizzazione dell'innovativo sistema di navigazione satellitare europeo "Galileo". Continueremo inoltre la nostra attività relativa alla grande Stazione spaziale internazionale".
"I risultati prodotti dalla ricerca aerospaziale - ha sottolineato il presidente Vetrella - hanno ormai rivoluzionato la nostra vita. Ogni giorno entriamo in contatto con tantissimi strumenti, oggetti, tecnologie e materiali o godiamo di servizi che sono frutto di applicazioni della ricerca spaziale. Così l'Asi, prima nel Piano Spaziale Nazionale ed ora nel Piano Aerospaziale Nazionale, da una parte ha promosso e finanziato, di concerto con i ministeri competenti, progetti applicativi nei settori dei disastri naturali (frane, alluvioni, incendi, inquinamento), della telemedicina, della osteoporosi e della atrofia muscolare, dei problemi cardiorespiratori, della tele-educazione, del trasporto e della sicurezza; dall'altra ha fatto decollare missioni spaziali (di osservazione della Terra, di osservazione dell'Universo, di telecomunicazioni, di navigazione, di medicina), talmente innovative da essere esempi unici nel mondo, ponendo l'Italia in una posizione di grande rilevanza internazionale."

OSSERVAZIONE DELLA TERRA - La prima super costellazione del mondo, ovvero diversi satelliti che operano in sinergia per fornire dati giorno e notte ed in ogni condizione di tempo sull'intero globo terrestre con una elevata ripetizione di osservazione e notevole acutezza visiva. Il programma principale, per un valore di circa 1100 milioni di euro; è senza dubbio rappresentato dai 4 satelliti, dotati di un sofisticato radar in banda X, della costellazione Cosmo-SkyMed, il sistema duale, sia civile che militare, finalizzato ad attività di protezione civile, di sicurezza e di gestione delle risorse ambientali.
Questa costellazione sarà affiancata da un quinto satellite che fornirà la possibilità di osservare tridimensionalmente e valutare gli spostamenti degli oggetti al suolo con notevole accuratezza ed, in base ad un accordo con l'Argentina, da una ulteriore costellazione di due satelliti dotati di un radar in banda L. A questi, in una successione di nuove missioni richiedenti tecnologie sempre più sofisticate, si affianca un satellite con un sensore ottico, ad alta risoluzione, in grado di osservare gli oggetti in numerose bande dello spettro elettromagnetico, una costellazione di nano-satelliti operanti in formazione ed altri satelliti sviluppati dall'Italia nell'ambito della nostra partecipazione all'Esa.
Val la pena di sottolineare come le competenze sviluppate nell'ambito del programma Cosmo-SkyMed, abbiano consentito di acquisire un contratto dalla Difesa francese, di 33 milioni di euro, che ha deciso di affidare all'Asi la fornitura del Defense User Ground Segment. La decisione rientra nell'accordo intergovernativo tra Italia e Francia siglato nel gennaio 2001 (Accordo di Torino), che integra la costellazione Cosmo-SkyMed anche con due satelliti ottici sviluppati dalla Francia.

OSSERVAZIONE DELL'UNIVERSO - Di ampio respiro sono le missioni e i programmi nazionali avviati nel campo dell'osservazione dell'Universo, in ambito Esa o nel quadro di collaborazione internazionale. Si va dalla missione Agile (interamente italiana), dedicata all'astrofisica delle alte energie, alla realizzazione di elementi tecnologici per i tre strumenti di piano focale e sfruttamento dei dati scientifici della missione Herschel dell'Esa, che opererà dal 2007 con lo scopo di indagare i processi di formazione ed evoluzione delle galassie dell'universo.
Vanno poi ricordate la missione Dawn (in collaborazione con la Nasa), per l'osservazione degli asteroidi Vesta e Cerere; la missione Cornerstone Esa per l'osservazione di Mercurio; la missione Aurora, che ha l'obiettivo di affiancare il programma scientifico Esa "Cosmic vision" con una serie di iniziative che hanno l'obiettivo, da un lato, di realizzare missioni sia automatiche che umane, e dall'altro di incrementare le capacità tecnologiche europee.
Tra i programmi dell'Agenzia Spaziale Italiana un ruolo importante riveste la Luna: in cantiere c'è una missione nazionale i cui obiettivi sono in corso di studio.

VEGA - Nel settore dei lanciatori l'Italia ha conseguito un grande successo in ambito Esa, con il riconoscimento del lanciatore Vega come elemento strategico della politica spaziale europea. Vega è un vettore europeo di generazione avanzata che aggiungerà Italia ed Europa, con un altro prodotto innovativo, complementare ad Ariane, al gruppo di paesi dotati di lanciatore spaziale. L'Italia partecipa al progetto con una quota del 65%.
Gli obiettivi tecnici e programmatici del sistema di lancio Vega sono stati definiti in funzione delle esigenze europee e dei requisiti del mercato. Il sistema consentirà l'immissione in un'orbita circolare a 700 km, con 90° di inclinazione. I lanci avverranno dal Centro spaziale guianese di Kouros, e avranno una portata di carico utile fino a 1500 Kg. E' prevista la realizzazione di impianti di produzione e di lancio in grado di consentire un minimo di 4 lanci all'anno, di cui il primo già nel 2006. La piena operatività del sistema è programmata per il 2008.

NAVIGAZIONE SATELLITARE E TELECOMUNICAZIONI - Il PASN 2006-2008 dedica particolare attenzione alla nostra partecipazione ai progetti europei di navigazione (Galileo) e di telecomunicazione (Artes), integrando in sinergia un programma nazionale di sviluppo di tecnologie ed applicazioni di supporto.
Per le telecomunicazioni, oltre a progetti di telemedicina e telecomunicazioni, sono in via di sviluppo nuove tecnologie per comunicazioni a larghissima banda, che vengono affiancate da un satellite duale per le telecomunicazioni (in collaborazione con la Francia), per fornire nuovi servizi al cittadino, consentendo alle amministrazioni pubbliche di ampliare i propri servizi su tutto il territorio nazionale ed operare anche in condizioni di eventi calamitosi sia naturali che indotti.
Nel settore della navigazione l'Asi ha fatto partire i progetti Sicurezza nel trasporto delle merci pericolose, Sicurezza nel trasporto aeronautico, Sicurezza trasporto marittimo, Supporto alla gestione veicolare, oltre a tecnologie per la navigazione di prossima generazione, mentre parallelamente ha finanziato e supportato in Esa la partecipazione delle imprese italiane al grande progetto Galileo (la costellazione satellitare europea per un sistema autonomo di navigazione) ad un livello pari alla Francia ed alla Germania.

GALILEO - Di grande importanza è il programma Galileo/Egnos, al quale è associata l'iniziativa nazionale del Galileo Test Range. Il Consorzio Galileo ha deciso di affidare all'Italia la realizzazione di ben due delle strutture più importanti per il funzionamento del nuovo sistema europeo di navigazione satellitare, destinato a competere con il Gps americano: il Centro di controllo della costellazione e della missione e il Centro di valutazione delle performance del nuovo sistema di navigazione satellitare europeo. "Questo risultato - ha spiegato Vetrella - dimostra in maniera concreta l'affidabilità tecnologica raggiunta dal nostro Paese. Si tratta di un successo che premia l'intero sistema Italia sul fronte della ricerca e dell'esplorazione dello spazio, un successo realizzato grazie all'opera continua svolta dall'Agenzia Spaziale Italiana ed al livello di competitività tecnologica raggiunto dalle industrie italiane. In questo senso l'Italia spera di assicurarsi anche il Galileo supervisory authority".

MEDICINA E BIOTECNOLOGIE - Nei settori della medicina e delle biotecnologie gli obiettivi dell'Agenzia Spaziale si riassumono in alcuni programmi di elevato rilievo scientifico: disturbi del controllo motorio e cardiorespiratorio; osteoporosi e atrofia muscolare; applicazioni biotecnologiche; controllo ambientale biorigenerativo; genomica, proteomica e metabolomica. Sui primi due studi, in particolare, sono stati appena varati i relativi programmi con un investimento pari a circa 30 milioni di euro. E' previsto il coinvolgimento dei maggiori enti di ricerca italiani, di numerose realtà universitarie, di piccole e medie imprese. Saranno impegnati 600 ricercatori di tutta Italia, senza contare le innumerevoli ricadute occupazionali che potranno crearsi nel breve e medio periodo. Sono già stati siglati gli accordi di collaborazione con il Centro di biomedicina spaziale della Università di Roma Tor Vergata, con la Cattedra di fisiologia applicata, con il Dipartimento di anatomia umana e istologia dell'Università di Bari.

AGENZIA SPAZIALE EUROPEA - Come ultimo elemento significativo della validità della politica condotta, va menzionato il grande successo ottenuto dall'Italia all'ultima riunione dei Ministri dell'Esa tenutasi in novembre a Berlino, durante la quale è stata approvata la nuova politica di acquisto dei servizi di lancio per le missioni dell'Esa così come richiesta dall'Italia, dando un ruolo primario al lanciatore Vega a leadership italiana. E' stato inoltre approvato il programma Verta, che garantisce l'avvio della fase di produzione del lanciatore Vega; sono stati impegnati 1.527 milioni di euro da parte italiana su un totale di 8.370 milioni, incrementando il ruolo nazionale in ambito europeo. In particolare l'Italia conquista la leadership (40%) nel nuovo programma di esplorazione del sistema solare e la co-leadership con la Germania nel programma GMES (30%) di osservazione della Terra, confermando la sua posizione nel settore delle telecomunicazioni.