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Ufficio Stampa
Istituti Tecnici e Professionali. Bastico: "l'aumento delle
iscrizioni è un importante svolta, segno che gli studenti e le
famiglie condividono le scelte del Governo"
  Roma, 11 marzo 2008
L'aumento delle iscrizioni agli istituti tecnici e professionali, dopo 10 anni di costante calo (95/96 - 2005/2006), con un trend di -0,8% all'anno, per Mariangela Bastico, Vice Ministro alla Pubblica Istruzione, "è il segno evidente che gli studenti e le famiglie hanno colto positivamente le scelte del Governo volte a valorizzare questi percorsi di istruzione. L'inversione della tendenza negativa si era già avuta lo scorso anno, ma dai dati per il 2008/2009 arriva un rafforzamento molto significativo. Abbiamo reintrodotto l'istruzione tecnica e professionale nell'ordinamento unitario dell'istruzione superiore - spiega Bastico - superando le scelte del governo precedente che voleva licealizzare una parte dell'istruzione tecnica e trasferire l'altra parte alle Regioni, insieme con tutta l'istruzione professionale. Scelte che avevano destato evidente allarme tra gli operatori della scuola e le famiglie."

"D'altra parte - ha proseguito il viceministro - l'istruzione tecnica rappresenta una scuola che dà grandi opportunità di lavoro, basti pensare che nel 2007 le previsioni di assunzione di diplomati agli istituti tecnici erano 240 mila, mentre i diplomati effettivi nel 2006 erano 186 mila."

Le decisioni del Governo sono apparse ancora più chiare lo scorso 3 marzo quando il Ministero della pubblica istruzione ha presentato il documento della commissione di esperti istituita per definire le caratteristiche e le norme regolamentari sull'istruzione tecnica e professionale. "La commissione ha svolto un lavoro intenso e di qualità - afferma il vice ministro - che ha consentito di specificare l'identità della scuola tecnica e di quella professionale, di individuare gli indirizzi, le principali aree disciplinari, i quadri orari, l'individuazione di metodologie di laboratorio e di alternanza scuola-lavoro. Un eccellente lavoro preparatorio per approvare la nuova normativa, che purtroppo lo scioglimento del Parlamento impedisce di portare a compimento dato che occorre il parere delle commissioni parlamentari."

Bastico conclude sottolineando "un'ulteriore scelta qualificante per il rafforzamento dei percorsi tecnici e professionali: la costruzione di un percorso di istruzione post diploma, anche alternativo all'università, di durata almeno biennale, che rilascia diplomi superiori di alta specializzazione". Percorsi, da programmare con le Regioni, che si realizzano nei nuovi istituti tecnici superiori, costituiti da fondazioni in cui la scuola, l'università, la formazione professionale collaborano con le imprese e il mondo del lavoro.



aggiornato: 02/03/2010
 
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