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SCUOLA: SECONDA LINGUA STRANIERA ANCHE ALLE ELEMENTARI

 

Anche le scuole elementari potranno attivare a partire dal prossimo anno scolastico l’insegnamento di una seconda lingua straniera, scelta fra quelle dell’Unione Europea: lo stabilisce la circolare n.347 della Direzione Generale dell’Istruzione Elementare, che prevede lo stanziamento di 10 miliardi per finanziare l’intervento, in base alla legge 440/1997 per l’arricchimento e l’ampliamento dell’offerta formativa.

Dopo l’analoga iniziativa presa dal ministro della Pubblica Istruzione, Luigi Berlinguer, per l’introduzione da settembre dell’insegnamento extracurriculare della seconda lingua nelle scuole medie, anche gli istituti elementari hanno la possibilità di presentare domanda al Provveditorato entro il prossimo 30 settembre. I corsi sono facoltativi e si svolgeranno in orario aggiuntivo rispetto alle 27 o 30 ore dell’orario curriculare: ciascuna scuola potrà organizzare il proprio progetto secondo modalità orarie autonome, senza però superare il tetto settimanale di 40 ore per le classi a tempo pieno.

Oltre all’attivazione dei corsi di seconda lingua, il progetto prevede l’estensione dell’insegnamento della prima lingua straniera sin dal primo anno in tutte le scuole elementari, coinvolgendo anche quelle che finora non ne hanno usufruito; e l’utilizzo delle nuove tecnologie per l’apprendimento delle lingue.

Una particolare attenzione viene riservata alla valutazione della qualità del progetto: i risultati dell’educazione linguistica nelle scuole elementari saranno validati da Enti certificatori Europei, che il ministero P.I. selezionerà e comunicherà alle direzioni didattiche. La certificazione sarà determinante per la costituzione del port-folio delle competenze linguistiche individuali degli studenti, secondo le indicazioni del Consiglio d’Europa.

 Per quanto riguarda la qualità dell’insegnamento e i criteri di reclutamento del personale per l’insegnamento della seconda lingua straniera, varranno per le elementari gli stessi criteri utilizzati per le scuole medie: la laurea italiana non è un requisito sufficiente, ma saranno assunti in via prioritaria i docenti in possesso di una laurea, o un titolo post laurea, o una specializzazione per l’insegnamento di una lingua comunitaria come lingua straniera, o un attestato rilasciati da Università straniere o Istituti stranieri autorizzati dall’Unione Europea.

Segue il testo della circolare n.347 del 7.8.1998

 


Direzione Generale dell'Istruzione Elementare

Ufficio del Consigliere Ministeriale Coordinatore

 

Circolare Ministeriale n. 347

Oggetto: Progetto lingue comunitarie nella scuola elementare - Fondo per l’arricchimento e l’ampliamento dell’offerta formativa - Legge 18.12.1997, n. 440.

 

La legge di riforma n. 148 del 1990 ha dato compiuta sistemazione alla struttura didattica ed organizzativa della scuola elementare, nella quale l’introduzione dell’insegnamento della lingua straniera costituisce uno degli obiettivi prioritari della attività di questa Amministrazione. In tale ottica, l’impegno del Ministero è stato rivolto alla costante ricerca di condizioni e di modalità che, sia sotto il profilo quantitativo che sotto l’aspetto qualitativo, assicurassero la massima diffusione dell’insegnamento ed il continuo miglioramento della competenza professionale dei docenti.

Oltre alle iniziative adottate per i docenti - potenziamento dei gruppi provinciali della lingua straniera, sperimentazione di modelli formativi con periodi all’estero, previsione di moduli di attività di sostegno/richiamo - la legge n. 440 finalizzata, anche per il settore elementare, all’arricchimento dell’offerta formativa nei confronti degli alunni, offre un’ulteriore opportunità che sembra necessario portare alla attenzione ed alla riflessione delle istituzioni scolastiche, potendo contribuire alla concreta esplicazione dei progetti educativi, espressione dell’autonomia scolastica.

Si forniscono, pertanto, alcune riflessioni culturali e metodologiche e sintetiche indicazioni di lavoro utili a definire delle linee di progetto per le scuole che intendano dare priorità allo sviluppo delle lingue straniere nel quadro dell’autonomia e in un’ottica di incremento quantitativo, ma soprattutto qualitativo dell’offerta formativa.

 

Linee di intervento

Il progetto di ampliamento ed arricchimento dell’offerta formativa in relazione all’insegnamento delle lingue comunitarie si colloca nell’ambito degli interventi formativi, anche aggiuntivi, di cui al punto 2, 1° paragrafo della Direttiva Ministeriale n. 252 del 29 maggio 1998.

L’intervento sarà finanziato, per lire 10 miliardi, utilizzando i fondi che saranno iscritti in un apposito capitolo di bilancio di questa Direzione Generale, tratti dagli interventi previsti dalla legge 18.12.1997, n. 440 per spese per la realizzazione dell’autonomia scolastica (quota complessità progetti).

In una prima fase si individuano alcune azioni, all’interno delle quali saranno perseguiti gli obiettivi concorrenti a introdurre aspetti fortemente innovativi:

  1. l’attivazione dell’insegnamento delle lingue comunitarie nelle classi 3^, 4^ e 5^ nelle scuole che non usufruiscono di tale insegnamento, in attesa della compiuta definizione del programma di diffusione dell’insegnamento linguistico in tutte le predette classi secondo quanto previsto dalla risoluzione parlamentare del 29.5.1997;
  2. l’introduzione dell’insegnamento delle lingue comunitarie sin dai primi anni di scolarità, in particolare in connessione con le sperimentazioni già avviate nella scuola materna;
  3. introduzione di una seconda lingua comunitaria;
  4. promozione dell’uso delle nuove tecnologie nell’apprendimento/insegnamento delle lingue;
  5. sviluppo di forme di coordinamento degli interventi da attuare in continuità tra scuola elementare e media;
  6. progettazione e attuazione di iniziative di valutazione della qualità dell’apprendimento linguistico anche in convenzione con Enti certificatori europei.

Le scuole possono decidere di avvalersi dei progetti di verifica e valutazione attuati da Enti certificatori riconosciuti dai paesi comunitari per il conseguimento di una certificazione internazionale.

Questa Direzione comunicherà l’elenco dei medesimi Enti con i quali si provvederà a stipulare una regolare convenzione.

La certificazione pone le basi per la costituzione del "port-folio" delle competenze linguistiche secondo le indicazioni del Consiglio d’Europa.

I destinatari del progetto sono:

  • classi intere;
  • gruppi di allievi costituiti con criteri di omogeneità fino ad un massimo di 15 unità.

Gli insegnamenti attuati con i fondi previsti dalla legge n. 440 del 18.12.1997 si svolgeranno in orario aggiuntivo rispetto alle 27 o alle 30 ore settimanali già in atto nelle scuole, e potranno essere organizzati secondo modalità orarie individuate nei singoli progetti e comunque organizzati intorno ad un monte ore che per il primo ciclo tenga conto dei carichi di lavoro degli allievi (max 60 ore annue) e per il secondo ciclo si armonizzi con l’orario curriculare della lingua straniera (max 100 ore annue), ferma restando l’insuperabilità delle 40 ore settimanali complessive per le classi che funzionano a tempo pieno.

 

Adempimenti delle Direzioni didattiche

Le Direzioni didattiche, valutate le esigenze del proprio contesto, potranno richiedere, successivamente alla adozione delle apposite deliberazioni del Collegio dei docenti e del Consiglio di circolo, di realizzare una o più azioni tra quelle indicate nelle linee di intervento.

La richiesta dovrà essere corredata, oltre che dalle ricordate deliberazioni, da una relazione illustrativa che attesti la presenza di tutte le condizioni idonee a favorire il successo dell’iniziativa, con particolare riferimento alla disponibilità di risorse professionali e strumentali e alla eventuale partecipazione degli Enti locali ovvero di altri soggetti interessati. Il coinvolgimento di terzi da realizzare con apposite intese, rappresenta, in un quadro di opportuna collaborazione istituzionale, uno degli aspetti qualificanti dell’autonomia scolastica e concorre a determinare le migliori condizioni di fattibilità dell’iniziativa.

 

Le azioni, come sopra delineate, intendono peraltro rispondere a criteri di larga flessibilità; le singole scuole, nell’esercizio dell’autonomia didattica ed organizzativa, potranno arricchire con una progettualità propria le ipotesi di lavoro sempre in un quadro di coerenza con gli obiettivi che si intendono perseguire.

Sugli interventi realizzati verrà attuato uno specifico monitoraggio, i cui esiti indirizzeranno la messa a punto di ulteriori modelli progettuali tesi al miglioramento sistematico dell’offerta formativa.

La richiesta di finanziamento va avanzata compilando l’allegato schema A entro il 30 settembre 1998.

 

Risorse

Relativamente alla utilizzazione del personale, le scuole che aderiranno al progetto, nei limiti delle risorse disponibili, privilegeranno l’assunzione di docenti o esperti in possesso di titoli rilasciati da Università o Istituti stranieri autorizzati dell’Unione Europea quali una laurea o un titolo post-laurea e/o una specializzazione per l’insegnamento di una lingua comunitaria come lingua straniera e/o un attestato comprovante il livello di conoscenza della lingua comunitaria da insegnare, scegliendoli nell’ordine tra:

  • docenti in servizio formati per l’insegnamento della lingua straniera disponibili a prestare l’attività in ore aggiuntive rispetto agli obblighi di servizio, con i compensi previsti dal vigente CCNL:
  • docenti iscritti nella graduatoria di merito del concorso magistrale che hanno superato la prova facoltativa di lingua ed inseriti nella graduatoria di circolo;
  • esperti esterni al sistema, con il ricorso alla stipula di contratti d’opera, in possesso di laurea e/o specializzazione per l’insegnamento della lingua comunitaria come lingua straniera rilasciate da Università o da Istituti autorizzati dell’Unione Europea;
  • laureati in lingue straniere con corso di studi quadriennale nella lingua da insegnare.

In mancanza di docenti o esperti in possesso di titoli rilasciati da Università o Istituti autorizzati dell’Unione Europea, il personale da utilizzare verrà ugualmente scelto tra le categorie sopra elencate.

 

Adempimenti degli Uffici Scolastici Provinciali

Le SS.LL., acquisiti i progetti presentati dalle scuole, li valuteranno sulla base anche dei pareri espressi dai Gruppi provinciali per la lingua straniera e ne definiranno il piano di attuazione.

A tal fine si indicano, di seguito, le scuole che potranno essere tenute in considerazione con priorità per la valutazione dei progetti e per la ammissione ai relativi finanziamenti:

  • scuole che realizzano progetti 1B nel Progetto Speciale Tecnologie Didattiche in modo da favorire l’uso delle nuove tecnologie nell’insegnamento/apprendimento;
  • scuole che operano in coordinamento con scuole secondarie di primo grado coinvolte nel progetto di seconda lingua comunitaria di cui alla C.M. 304 del 10/7/98;
  • scuole che non hanno attivato l’insegnamento della lingua curriculare;
  • istituti comprensivi,
  • scuole che prevedono il coinvolgimento finanziario nel progetto di Enti Locali, Istituzioni, ecc.

Sostegno all’innovazione

Al fine dell’adozione di idonee misure sia di attività di tutoraggio sia di azioni di monitoraggio dei progetti che saranno autorizzati, le SS.LL. si avvarranno della assistenza dei Gruppi Provinciali di Lingua Straniera nel quadro degli adempimenti loro assegnati con la C.M. 478 del 4 agosto 1997 nonché del supporto del Gruppo Nazionale di Studio per lo sviluppo della lingua straniera nella scuola elementare, operante presso la Direzione Generale Istruzione Elementare.

Nelle linee di intervento complessivo volte a potenziare gli aspetti della comunicazione nel quadro della visione globale dell’educazione linguistica già delineato nei programmi della scuola elementare, con successive comunicazioni sarà fatto conoscere alle SS.LL. il programma di formazione dei docenti elementari che sarà attivato, come negli anni decorsi, attraverso appositi corsi di formazione, rimodulati e ripensati anche in funzione di nuovi modelli di insegnamento, volti a valorizzare ancora di più gli aspetti comunicativi.

Con distinte comunicazioni saranno altresì resi noti i criteri e le quote di risorse che saranno messe a disposizione delle SS.LL. per finanziare i "Progetti lingue comunitarie" presentati dalle scuole.

IL MINISTRO



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