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DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE SECONDARIA I GRADO

Circolare Ministeriale n.461

Prot. n. 19394

Roma, 25 novembre 1998



Oggetto: Corsi di formazione per il conferimento della qualifica dirigenziale ai capi di istituto con rapporto di lavoro a tempo indeterminato - D.M. 5 agosto 1998 - Istruzioni operative.


1.Il progetto di formazione dei capi d'istituto nel quadro dello sviluppo dell'autonomia delle istituzioni scolastiche.

L'autonomia delle istituzioni scolastiche, introdotta dall'art.21 della legge 15 marzo 1997, n.59, costituisce una delle innovazioni più significative del più generale disegno di riforma mirato allo sviluppo del sistema scolastico nazionale.

L'autonomia pone le condizioni giuridiche e organizzative per l'espressione della progettualità delle scuole, che si concretizza nell'elaborazione e nell'esplicitazione di un'offerta formativa capace di coniugare efficacemente le finalità del sistema nazionale con i bisogni educativi della comunità sociale locale e dei singoli allievi. Essa al contempo richiede, per l'adeguata utilizzazione delle nuove opportunità e per la traduzione in concreti progetti operativi, la piena valorizzazione delle risorse disponibili.

Nella qualificazione delle risorse umane, un ruolo determinante è svolto dalla formazione, che consente di costruire e consolidare le competenze necessarie per l'efficace esercizio delle nuove professionalità nel contesto dell'autonomia.

I corsi di formazione dei capi d'istituto per l'accesso alla qualifica dirigenziale assumono in quest'ottica un rilievo particolare, in considerazione del profilo e dello status professionale definito dal D. Lgs. n.59/1998, che valorizza le funzioni del dirigente scolastico in ordine alla qualificazione dell'offerta formativa e alla promozione del successo scolastico.

Il complesso procedimento di formazione avviato è finalizzato ad accompagnare e sostenere il passaggio dei capi d'istituto ad una nuova e diversa identità professionale, che comporta più elevate competenze nell'organizzazione del servizio scolastico, unanimemente considerato di importanza fondamentale per la comunità sociale. Il complesso delle riforme in atto è infatti finalizzato ad incrementare i livelli di efficacia e di efficienza del sistema scolastico, nella convinzione che più elevati livelli di educazione, istruzione e formazione sono determinanti per l'esercizio attivo della cittadinanza, la civile convivenza democratica, il successo dell'intero sistema-paese.

Nell'attuazione del piano di formazione, l'amministrazione pone in atto una rinnovata politica di sviluppo e valorizzazione delle risorse professionali e realizza altresì un cambiamento strategico di funzioni, finalizzando la propria azione alla promozione di condizioni idonee a garantire la qualità degli interventi che verranno realizzati da soggetti esterni specializzati.

2. Il quadro normativo.

In attuazione della delega contenuta nella legge n. 59/1997, il decreto legislativo 6 marzo 1998,n. 59, integrativo del D.Lgs. 29/1993, nel definire i contenuti e le specificità della qualifica dirigenziale scolastica, ha stabilito che i capi d'istituto con rapporto di lavoro a tempo indeterminato assumono la qualifica di dirigente all'atto della preposizione alle istituzioni scolastiche dotate di autonomia e di personalità giuridica e previa frequenza di appositi corsi di formazione.

Lo stesso D.Lgs. 59/98, ha rimesso ad un successivo decreto ministeriale la definizione dell'impianto organizzativo dei corsi di formazione da affidarsi ad università, agenzie specializzate ed enti pubblici e privati anche tra loro associati o consorziati.

Il decreto ministeriale 5 agosto 1998 ha definito finalità, obiettivi, struttura, contenuti e durata dei corsi di formazione per il conferimento della qualifica dirigenziale. Il decreto medesimo ha fissato le procedure per l'accreditamento e la selezione delle agenzie e per l'affidamento delle attività di formazione, nonché i criteri per il monitoraggio, la valutazione e la certificazione della qualità dei corsi.

In attuazione dell'art.5 del D.M. 5 agosto 1998, sono stati emanati, in data 6 ottobre 1998, il bando di gara per l'affidamento dei servizi di formazione e il relativo disciplinare. Il bando è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, parte II, del 10 ottobre 1998, n.237. Entrambi i documenti sono disponibili presso il sito Internet del Ministero della Pubblica Istruzione (www.istruzione.it).

L'intervento formativo sarà attuato in tutte le Regioni con esclusione della Valle d'Aosta e delle Province Autonome di Trento e Bolzano le quali, secondo le intese raggiunte in apposita conferenza di servizi, provvederanno autonomamente nel rispetto del quadro generale delineato dal D.M. 5 agosto 1998.

3. Le fasi del progetto-obiettivo.

Lo sviluppo dell'intervento di formazione si articola nelle seguenti fasi:

1) Accertamento dei requisiti soggettivi delle agenzie formative, valutazione dei progetti generali e dell'offerta economica; graduazione delle domande; pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell'elenco delle agenzie aggiudicatarie con la corrispondente localizzazione dell'offerta formativa. La realizzazione di questa fase si svolge a livello centrale ed è curata dalla Direzione Generale dell'Istruzione Secondaria di I Grado che coordina il progetto che si avvale della consulenza della Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione e di una commissione tecnica nazionale.

2) Composizione dei corsi e stipulazione delle convenzioni di affidamento tra i soggetti aggiudicatari e le Sovrintendenze scolastiche regionali competenti per territorio. La realizzazione di questa fase è curata dall'Ufficio scolastico regionale.

3) Presentazione da parte delle agenzie formative dei progetti esecutivi. Verifica della coerenza dei progetti esecutivi con i rispettivi progetti generali da parte dell'Ufficio scolastico regionale, con la consulenza del Comitato tecnico regionale appositamente costituito.

4) Realizzazione dei corsi. Valutazione e certificazione della qualità dei corsi realizzati e del servizio formativo erogato, attuate con il ricorso ad organismi specializzati selezionati attraverso una gara pubblica.

5) Valutazione complessiva delle iniziative di formazione e verifica della ricaduta degli esiti formativi sul funzionamento delle istituzioni scolastiche autonome. Il Ministero si avvarrà della consulenza e della collaborazione del CEDE e della Scuola Superiore della pubblica amministrazione per la formazione del personale a ciò deputato.

Durante il periodo di attuazione dei corsi, i capi di istituto sono esonerati dal servizio per il tempo strettamente necessario alla partecipazione alle attività formative.

L'effettiva partecipazione ai corsi è attestata dall'amministrazione scolastica regionale in base alla rilevazione delle presenze e alla realizzazione delle attività in situazione. Il numero delle assenze, debitamente documentate, non può superare i limiti previsti dal comma 5 dell'art.4 del D.M. 5 agosto1998.

Le attività di formazione saranno realizzate secondo criteri di flessibilità organizzativa per favorire l'assolvimento della frequenza dei corsi e delle attività inerenti alla funzione di capo d'istituto (es. esami di licenza media, esami di Stato).

4. L'azione organizzativa

Nello spirito della più recente normativa sulla erogazione dei servizi da parte della pubblica amministrazione, il progetto è caratterizzato da una articolazione tra le funzioni esercitate a livello centrale e periferico e le funzioni affidate, in applicazione della legge, ad organismi esterni.

L'organizzazione e l'attuazione dei corsi impongono necessariamente un'azione coordinata e integrata dei diversi livelli dell'amministrazione scolastica. I compiti di coordinamento e di governo relativi alla definizione degli obiettivi, alla selezione e all'accreditamento degli organismi esterni specializzati, al monitoraggio e alla valutazione degli esiti dell'attività formativa sono svolti dall'amministrazione centrale; la predisposizione delle condizioni necessarie per l'erogazione del servizio sul territorio da parte delle agenzie formative, secondo le linee progettuali approvate in sede di selezione ed accreditamento, spetta agli Uffici scolastici regionali e provinciali.

Non appare superfluo sottolineare che la tenuta complessiva del progetto non può prescindere da un forte rapporto di collaborazione tra Sovrintendenze scolastiche e Provveditorati agli Studi. Infatti, l'attuazione del procedimento nelle sue diverse fasi ha per presupposto il costante collegamento tra gli Uffici operanti sul territorio, che potrà essere assicurato mediante l'individuazione di momenti di coordinamento operativo da realizzarsi anche attraverso conferenze di servizi promosse e organizzate da ciascuna Sovrintendenza scolastica.

5. Indicazioni operative

L'avanzato stato di realizzazione della prima fase del procedimento di attuazione del progetto-obiettivo, che troverà conclusione con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell'elenco delle agenzie accreditate e selezionate con l'indicazione della corrispondente localizzazione dell'offerta formativa, consente di dare inizio alla seconda fase del procedimento che si articola nelle seguenti azioni:

a) Acquisizione delle domande di partecipazione ai corsi presentate dai capi di istituto;

b) Composizione dei corsi;

c) Stipulazione delle convenzioni.

Si forniscono in ordine a ciascuna azione le seguenti indicazioni operative:

a) Acquisizione domande da parte delle Sovrintendenze scolastiche

Il D.M. 5 agosto 1998 (art. 4, comma 1) prevede che "partecipano alle attività formative i capi d'istituto delle scuole di ogni ordine e grado d'istruzione con rapporto dì lavoro a tempo indeterminato che non cessano dal servizio a decorrere dal I° settembre 2000".

Ai fini della partecipazione ai corsi, i capi di istituto presentano la domanda, corredata del rispettivo curriculum professionale, utilizzando i modelli allegati alla presente circolare.

Rientrano tra i destinatari dell'iniziativa anche i capi di istituto che hanno titolo alla permanenza in servizio al 1° settembre 2000 ai sensi dell'art. 509 D.Lgs. 297/94.

Per i capi di istituto che intendano avvalersi dell'appena citata disposizione e per quelli che avendo prodotto la domanda di dimissioni dal servizio intendano ritirarla, il modulo-domanda allegato prevede anche un'espressa dichiarazione, resa ai sensi della legge 15/68, circa il possesso del requisito della permanenza in servizio al 1° settembre 2000 con l'indicazione della avvenuta presentazione al competente Provveditore agli Studi dell'istanza di mantenimento in servizio ovvero della domanda di revoca delle dimissioni.

L'eventuale provvedimento di esclusione dai corsi, per carenza dei requisiti prescritti, sarà predisposto e notificato dal Sovrintendente ai singoli interessati.

I capi di istituto che si trovano nelle posizioni di cui alla lettera a) del titolo II dell'allegato tecnico al D.M. 5 agosto 1998, (esonero sindacale, distacco, comando, utilizzazione o collocamento fuori ruolo), possono presentare la domanda al Sovrintendente della regione in cui si trovano attualmente ad operare, anche se diversa da quella in cui è ubicata la sede di titolarità.

La stessa indicazione è valida per tutti i capi d'istituto che prestano servizio in una regione diversa da quella in cui è ubicata la sede di titolarità.

La presentazione del curricolo è finalizzata a due principali esigenze. La prima è quella di fornire alle agenzie aggiudicatarie, ai fini della predisposizione del progetto esecutivo, elementi di conoscenza utili alla comprensione delle concrete specifiche situazioni dei partecipanti. La seconda riguarda l'acquisizione di informazioni qualitative ad integrazione dei dati già conosciuti a sistema, per l'avvio di un processo di ricognizione e valorizzazione delle risorse professionali.

Considerata la molteplicità e complessità delle operazioni, si forniscono, al fine di garantirne la celerità e le regolarità, le seguenti indicazioni:

  • i Provveditori agli Studi ricevuta la presente circolare, alla quale sono allegati i modelli della domanda e del curriculum professionale, promuoveranno entro il 9 dicembre p.v., con le modalità ritenute più efficaci occasioni di incontro con i capi di istituto interessati per l'illustrazione del progetto di formazione dei dirigenti scolastici nel quadro dello sviluppo dell'autonomia, per gli opportuni chiarimenti e informazioni sugli adempimenti previsti dalla presente circolare e per consentire l'acquisizione della presente circolare e dei relativi modelli allegati da parte dei capi d'istituto;

  • i capi di istituto faranno pervenire entro il 18 dicembre 1998 alla Sovrintendenza scolastica della Regione dove è ubicata la sede di servizio, utilizzando il mezzo che offre le maggiori garanzie di celerità e sicurezza, la domanda e il curriculum, in duplice copia, redatti sui modelli forniti;

  • i Provveditori agli Studi faranno pervenire entro il 18 dicembre p.v. alla Sovrintendenza scolastica gli elenchi dei capi di istituto che hanno presentato l'istanza di mantenimento in servizio o di revoca delle dimissioni;

  • per garantire la massima diffusione delle informazioni, la circolare e i modelli vengono resi disponibili anche sul sito Internet di questo Ministero: www.istruzione.it.



b) Composizione dei corsi.

Ciascuna Sovrintendenza scolastica regionale riceve, entro il 30 novembre 1998, dal Sistema informativo gli elenchi dei capi d'istituto in servizio, articolati per provincia e per sede di titolarità. Tali elenchi dovranno essere verificati con gli Uffici scolastici provinciali per l'indicazione, ove necessario, della sede di servizio quando sia diversa da quella di titolarità.

I criteri guida per la composizione dei corsi - fissati dal decreto del 5 agosto 1998 - sono di seguito esplicitati:

  • il corso è composto di norma da quaranta partecipanti;

  • i corsi devono essere formati sulla base del criterio della viciniorietà tra la sede di servizio e i comuni indicati dalle agenzie per lo svolgimento delle attività formative;

  • i partecipanti devono appartenere ai diversi ordini e gradi di scuola. A tal fine deve essere operata una equilibrata ripartizione tra i capi di istituto dei tre gradi di istruzione e, all'interno dell'istruzione secondaria di II grado, tra i diversi ordini e tipi di istituto;

  • nella composizione dei corsi, ove possibile, si tiene conto della eventuale preferenza espressa dal capo di istituto ex art. 6, comma 2, D.M. 5 agosto 1998 per uno dei corsi proposti dalle agenzie aggiudicatarie del servizio nella regione.


Per quanto riguarda quest'ultimo punto, si precisa che:

  • le richieste di cui sopra potranno essere soddisfatte se compatibili con i prevalenti criteri della viciniorietà e della equilibrata composizione "mista" dei corsi;

  • nel caso di maggiori richieste rispetto ai posti disponibili la scelta deve essere operata applicando il criterio della viciniorietà tra sede di servizio e comune di svolgimento del corso. A parità di condizioni si procede per sorteggio.

I Sovrintendenti, sulla base degli elenchi forniti dal Sistema informativo e di altri elementi conoscitivi acquisiti in sede di conferenze di servizi con i Provveditori agli Studi della Regione, potranno nel frattempo procedere alla composizione provvisoria dei corsi attraverso la formazione di gruppi di quaranta capi di istituto selezionati secondo il criterio della viciniorietà delle rispettive sedi di servizio e dell'appartenenza ai diversi gradi e ordini di scuola. A tal fine potranno essere utilizzate, secondo modalità operative che saranno successivamente comunicate, le tabelle di viciniorietà tra comuni già disponibili al Sistema informativo.

Il 19 dicembre 1998 sarà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale l'elenco delle agenzie aggiudicatarie con la corrispondente localizzazione dell'offerta formativa. I capi di istituto possono esercitare, entro il termine di 15 giorni dalla pubblicazione dell'elenco, la facoltà di scelta tra i corsi proposti dalle Agenzie che sono risultate aggiudicatarie dei servizi di formazione nella regione ove è ubicata la propria sede di servizio. A tal fine i capi di istituto faranno pervenire entro il 3 gennaio 1999 alla Sovrintendenza scolastica competente l'eventuale dichiarazione di preferenza.

c) Stipulazione delle convenzioni.

La Direzione Generale Istruzione Secondaria I grado inviterà, con telegramma, i soggetti utilmente collocati nell'elenco pubblicato nella Gazzetta Ufficiale ai sensi dell'art. 5, comma, D.M. 5 agosto 1998 a presentare la documentazione prevista dal § 11.3 del disciplinare di gara del 6 ottobre 1998.

La documentazione dovrà essere fatta pervenire dai soggetti interessati entro 15 giorni ai competenti Sovrintendenti scolastici regionali i quali, realizzati gli adempimenti di cui al punto 5 della presente circolare, procederanno alla stipulazione delle convenzioni di affidamento per i lotti aggiudicati.

La stipulazione avverrà, nel più breve tempo possibile, secondo lo schema di convenzione-tipo - prevista dall'art. 5 del D.M. 5 agosto 1998 ed attualmente all'esame del Consiglio di Stato per il prescritto parere - che sarà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale insieme all'elenco delle agenzie.

La convenzione stipulata dovrà essere immediatamente trasmessa per l'approvazione a questo Ministero, Direzione Generale dell'Istruzione Secondaria di I grado.

6. Altre informazioni sul procedimento

Per completare il quadro delle indicazioni relative all'attuazione del procedimento, si fa riserva di fornire ulteriori istruzioni circa le modalità di costituzione del Comitato tecnico regionale e le modalità operative per l'acquisizione e l'approvazione dei progetti esecutivi. Saranno, inoltre, fornite indicazioni relative ai profili amministrativo-contabili e alle forme di collaborazione che i Provveditori agli Studi garantiranno nelle diverse fasi di attuazione del progetto.

Saranno inoltre definiti, a cura dell'amministrazione centrale, i provvedimenti, previsti dai punti b) e c) del titolo II dell'allegato tecnico al D.M. 5 agosto 1998, riguardanti le modalità di partecipazione ai corsi di formazione dei capi di istituto in servizio all'estero o in aspettativa per mandato politico o amministrativo, nonché la procedura per l'individuazione degli organismi specializzati per la valutazione della qualità dei corsi ai sensi dell'art. 8 del decreto medesimo.

Informazioni relative al procedimento in generale potranno essere richieste al numero 06/58496168 della Direzione Generale Istruzione Secondaria I grado. Chiarimenti sulla compilazione dei modelli potranno inoltre essere richiesti al numero verde 167100150 - Service Desk - del M.P.I. opportunamente operante dalle ore 14,30 alle ore 16,30 .

Le Organizzazioni Sindacali sono state informate dei contenuti della presente circolare e dei relativi allegati.

Si sottolinea infine che la complessità del progetto, che prevede la realizzazione sul territorio nazionale di oltre 260 corsi destinati a più di 10.000 capi d'istituto, richiede l'impegno e la collaborazione di tutti i soggetti coinvolti. E' pertanto necessario che ciascuno, nell'ambito delle proprie competenze e responsabilità, concorra a determinare le condizioni necessarie per la riuscita del progetto che assume rilievo strategico per la diffusione della cultura dell'autonomia nel sistema scolastico.

Si ringrazia per la consueta ed apprezzata collaborazione.



IL DIRETTORE GENERALE
Alfonso Rubinacci

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