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Direzione Generale dell'Istruzione Secondaria di I grado



Prot.. n.16227/Div. I

Roma, 29 dicembre 2000



OGGETTO:Progetto Interfaccia Scuola - Programma formativo sulla comunicazione per dirigenti scolastici e docenti.


L'autonomia ha inserito la scuola direttamente nel tessuto del territorio in cui opera e ha innescato una serie di processi comunicativi completamente nuovi che discendono dal concetto di "servizio scolastico integrato" a cui è ispirata la riorganizzazione del sistema formativo.
Attraverso il dirigente scolastico la scuola dell'autonomia è chiamata a rapportarsi, per proporre offerte di formazione adeguate, con le istituzioni scolastiche di pari o di diverso grado, con le strutture della formazione professionale, con gli Enti Locali e con le altre amministrazioni pubbliche che interagiscono, a diverso titolo, con l'azione della scuola.
La proposta formativa, necessariamente articolata e disposta a coniugarsi, per ogni possibile completamento, con le proposte di altre istituzioni, richiede consenso e condivisione, il cui presupposto è la capacità del dirigente di comunicare con il personale della scuola, e la capacità dell'uno e degli altri di colloquiare, per intendere ed essere intesi, con gli utenti interni ed esterni e con le agenzie formative e culturali del territorio.
La competenza a gestire un processo comunicativo di qualità diventa quindi condizione di efficienza nell'organizzazione interna del lavoro e complemento indispensabile del profilo funzionale dei dirigenti scolastici fino a porsi come elemento distintivo della più generale competenza a rappresentare efficacemente l'istituto e a governarne le componenti.
In questa prospettiva il progetto Interfaccia Scuola è stato promosso nel 1997 dalla Direzione Generale dell'Istruzione Secondaria di I Grado con l'obiettivo di qualificare e rendere più efficaci le relazioni che la scuola instaura sia al proprio interno che verso l'esterno.
Il progetto è stato realizzato nel corso di un triennio con la collaborazione dell'Università degli Studi di Siena e si è sviluppato come ricerca-azione orientata all'analisi delle modalità di comunicazione utilizzate in un campione di scuole di riferimento per individuare, tra le pratiche comunicative adottate, quelle di eccellenza, suscettibili di ulteriore elaborazione ed approfondimento da parte dei dirigenti scolastici e dei docenti.
Il progetto ha coinvolto esperti, capi di istituto, ispettori, docenti universitari e scuole secondarie di primo grado. Questi, operando in continuità come gruppo di lavoro permanente, hanno potuto affrontare per la prima volta in maniera sistematica, sia sul versante teorico che su quello applicativo, il complesso problema della gestione dei flussi comunicativi che si sviluppano da e verso l'istituto scolastico e al suo interno, ai fini della partecipazione all'azione formativa nel contesto dell'autonomia scolastica.
Nel 1998 è stata sviluppata una ricerca sulle pratiche di comunicazione attuate dalle scuole con l'obiettivo di organizzarle in classi di modelli dai quali dedurre la consistenza del processo comunicativo e le sue principali fasi.
Dall'analisi delle reali applicazioni, sulla base dei corrispondenti modelli, è stato quindi ricavato il fabbisogno di competenze, necessario per una comunicazione efficace e di qualità. Nel dicembre 1998 gli esiti della ricerca sono stati sottoposti a revisione in un seminario al quale hanno partecipato 15 scuole medie ed istituti comprensivi, distribuiti su tutto il territorio nazionale. In tale occasione sono stati validati i modelli costruiti nel corso della ricerca ed è stato condotto un primo test-simulazione delle pratiche proposte per lo sviluppo delle competenze comunicative.
A seguito delle indicazioni emerse nel seminario e nei focus-groups che sono stati attuati per l'affinamento di singole tematiche, il comitato tecnico-scientifico del progetto, in diretta collaborazione con gli istituti pilota, ha definito i materiali per la formazione del personale della scuola ed ha costruito il sistema di fruizione, inteso come struttura da utilizzare per la diffusione e l'aggiornamento continuo dei moduli formativi e per la capitalizzazione delle pratiche di eccellenza.
I materiali ed il sistema sono stati sperimentati tra il novembre 1999 e il marzo 2000 in 60 scuole medie ed istituti comprensivi, distribuiti su tutto il territorio nazionale. La sperimentazione ha consentito di mettere a punto l'insieme del pacchetto formativo che è stato sottoposto a validazione fino al mese di settembre 2000.
Il gruppo di progetto ha svolto un'azione di monitoraggio che ha accompagnato l'intero percorso sostenendone il processo di attuazione nelle diverse articolazioni e verificandone in itinere la coerenza con gli obiettivi programmati. La prima fase del progetto, prioritariamente destinata ai dirigenti scolastici della scuola secondaria di I grado, ma aperta con successo anche a docenti, ha prodotto un sistema integrato di formazione orientato allo sviluppo pratico delle competenze comunicative, costituito da un complesso di materiali e da un sistema per la fruizione a distanza.

Il pacchetto è costituito da:

  • un manuale di autoistruzione, che può essere utilizzato da gruppi o da utenti singoli;
  • un volume aggiuntivo in cui sono presentate alcune pratiche di comunicazione attuate dalle scuole che hanno partecipato al progetto;
  • un Cd Rom a carattere operativo che consente di integrare i contenuti del manuale con esempi e esercitazioni interattive.
Questa fase si è conclusa con la distribuzione del pacchetto formativo in circa 2700 scuole medie ed istituti comprensivi e con la messa in rete del percorso on line che permette di fruire, a domanda, dell'offerta di formazione in classi virtuali.
Il sistema di fruizione è costituito, allo stato attuale, da un sito Web accessibile da www.istruzione.it [entrare su aree tematiche e cliccare su INTERFACCIA SCUOLA], in cui è possibile, tra l'altro:

  • attivare un percorso formativo in autoistruzione assistito da tutor;
  • partecipare ad uno scambio cooperativo di conoscenze con le altre scuole in rete;
  • verificare la valutazione dei risultati di apprendimento.

Il percorso di apprendimento e i servizi di supporto (tutoring, autovalutazione, forum di discussione) sono disponibili mediante registrazione on line e al termine della formazione è rilasciata la relativa certificazione.

Il riconoscimento della valenza del percorso realizzato e degli esiti conseguiti quali risorse per tutto il mondo della scuola ha portato alla previsione di un'ulteriore fase di sviluppo del progetto nel quadro degli interventi per la formazione iniziale ed in servizio dei dirigenti delle scuole di ogni ordine e grado promossi da questa Direzione Generale nell'ambito dell'azione di coordinamento ad essa affidato in materia.
Tale scelta trova il suo presupposto nelle indicazioni fornite dalla direttiva generale per l'azione amministrativa e la gestione n. 161 del 12 giugno 2000 che, tra i compiti affidati al coordinamento, contempla la configurazione di un sistema di formazione permanente dei dirigenti scolastici, anche con l'estensione ai medesimi del progetto Interfaccia Scuola.

Nella stessa ottica si pongono la direttiva ministeriale n. 175 del 28 giugno 2000, riguardante l'attuazione degli interventi prioritari da realizzare ai sensi dell'art. 2 della legge 440/97 per l'arricchimento e l'ampliamento dell'offerta formativa, e le relative disposizioni attuative. In applicazione della direttiva, alla Direzione Generale sono state affidate risorse per la realizzazione di interventi finalizzati alla formazione iniziale ed in servizio dei dirigenti delle scuole di ogni ordine e grado con riferimento allo sviluppo di competenze comunicative atte a facilitare lo scambio tra i soggetti che nella scuola dell'autonomia, a vario titolo, interagiscono nei processi formativi.

Il Progetto Interfaccia Scuola che si è mosso, nella sua prima fase, in parallelo con il percorso di formazione dei Capi di Istituto ai fini del riconoscimento della qualifica dirigenziale, una volta iniziata la stagione dell'autonomia si propone come struttura atta a sostenere i capi d'istituto nell'espletamento della funzione dirigenziale: un'esigenza che cresce mano a mano che si chiarisce la portata delle innovazioni introdotte e si fa più distinta la consapevolezza negli altri interlocutori dell'interdipendenza, nel processo di sviluppo del territorio, tra le azioni da loro promosse e i processi attivati dalle istituzioni scolastiche.
La nuova fase del progetto segna il passaggio, nella prospettiva del riordino dei cicli e della continuità tra i diversi gradi dell'istruzione, da un'offerta formativa rivolta alle scuole medie e agli istituti comprensivi, ad un sistema di formazione, informazione e ricerca-azione esteso anche ai dirigenti delle scuole di altro ordine e grado. E' prevista pertanto un'ampia diffusione dei materiali realizzati finalizzata non solo alla conoscenza dei contenuti ma soprattutto al coinvolgimento di quote crescenti del personale della scuola in momenti interattivi, nell'ambito di un processo operativo con standard qualitativi elevati.
Con un seminario nazionale, programmato nei giorni 25 e 26 gennaio 2001 presso il Sito Reale del Belvedere di S. Leucio in Caserta, si avvia il processo di formazione per l'uso dei materiali prodotti, e il loro opportuno adattamento in funzione delle diverse situazioni operative, anche nella scuola elementare e nella scuola secondaria di II grado.
Al seminario prenderanno parte, oltre ai dirigenti di alcune delle scuole coinvolte nella prima fase, i dirigenti delle scuole elementari e secondarie di II grado individuate a cura del gruppo di progetto, con il supporto del Sistema Informativo del Ministero della Pubblica Istruzione e la collaborazione dei Provveditorati agli Studi .
Le scuole coinvolte potranno assumere, nel quadro di un'organizzazione di rete, la funzione di centri di ricerca ed operare con autonomia progettuale e responsabilità di scelta per l'elaborazione di percorsi originali sostenuti dal supporto scientifico e dall'azione di indirizzo e coordinamento offerti dal gruppo di progetto.

A sostegno del nuovo percorso formativo saranno predisposte una serie di azioni che si concretizzeranno:
  • nell'individuazione di punti di raccolta, analisi, classificazione e coordinamento dei prodotti provenienti dalle scuole e dai soggetti in formazione;
  • nell'inserimento in rete dei punti di raccolta, distribuiti nel territorio nazionale, per consentire, oltre allo scambio degli elaborati, interventi di collaborazione coordinati anche a distanza;
  • nella costituzione di un sistema di comunicazione a distanza a due vie, a grande capacità, con l'applicazione di tecnologie avanzate, inizialmente a natura sperimentale, per il collegamento interattivo in tempo reale di più punti in situazione di collaborazione operativa;
  • nella raccolta in una banca-dati della documentazione delle attività svolte ai fini dell'aggiornamento dei materiali realizzati con gli apporti della ricerca-azione e delle nuove pratiche concretamente adottate;
  • nella costituzione di un apparato di tutoraggio, organizzato per l'assistenza individuale e delle classi virtuali. Monitoraggio delle azioni formative dei seminari regionali e della formazione on line nelle classi virtuali, attuato con la collaborazione dell'Università degli Studi di Siena e/o di altri enti di ricerca.

Interfaccia Scuola rappresenta una risorsa importante per la qualificazione professionale del personale della scuola e costituisce al tempo stesso un mezzo per realizzare, con lo scambio di esperienze e l'individuazione di un codice comunicativo comune, l'intesa che consente alla scuola di perseguire con efficacia gli obiettivi dell'autonomia e agli enti locali le finalità dello sviluppo territoriale, con la consapevolezza crescente che gli uni e le altre sono interdipendenti e reciprocamente funzionali.
Considerata la rilevanza che l'iniziativa può rivestire nel processo di trasformazione del sistema d'istruzione, si confida nella consueta collaborazione di codesti Uffici per la realizzazione di obiettivi che rientrano in un quadro di impegno comune.

IL DIRETTORE GENERALE
Alfonso Rubinacci

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