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Insegnamento della lingua straniera
Lingue straniere nel primo ciclo di istruzione
Nelle scuole del primo ciclo (primarie e secondarie di I grado) è previsto l'insegnamento obbligatorio di lingue straniere di Paesi della Unione europea (art. 2 legge 53/2003).
Per la scuola primaria (ex-scuola elementare) è previsto l'insegnamento obbligatorio dell'inglese in tutte le classi. Per la scuola secondaria di I grado (ex-scuole media), in aggiunta all'insegnamento della lingua inglese, è previsto l'insegnamento obbligatorio di un'altra lingua comunitaria.

Insegnamento della lingua straniera nella scuola primaria
Nella scuola primaria l'insegnamento obbligatorio della lingua inglese (art. 5 decreto legislativo n. 59/2004) è impartito da un docente della classe opportunamente specializzato oppure da altro docente esterno specialista per una quantità oraria settimanale che varia secondo il tipo di classe.
È di un'ora nel primo anno, di due nel secondo e di tre nelle classi degli anni successivi.
La scuola, nell'ambito degli insegnamenti aggiuntivi all'orario d'obbligo, può offrire l'insegnamento anche di altra lingua comunitaria.
È comunque facoltà delle famiglie decidere se avvalersene.

Insegnamento delle lingue straniere nella scuola secondaria di I grado
Nella scuola secondaria di I grado, oltre all'insegnamento della lingua inglese, è previsto, in base all'art. 9 del decreto legislativo n. 59/2004, l'insegnamento obbligatorio di un'altra lingua comunitaria (spagnolo, francese, tedesco).
L'orario settimanale riservato all'insegnamento della lingua inglese è di tre ore; quello riservato alla seconda lingua comunitaria è di due.
È previsto (art. 25 decreto legislativo n. 226/2005) che le famiglie possano chiedere, al momento dell'iscrizione al primo anno della scuola, che l'intero orario settimanale di insegnamento per le due lingue comunitarie (tre per l'inglese e due per la seconda lingua comunitaria) siano interamente utilizzate per l'inglese (cinque ore complessive). La disposizione non ha ancora avuto concreta applicazione a causa del necessario raccordo con la riforma del secondo ciclo.




aggiornato: 02/03/2010
 
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