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 Minoranze linguistiche

DIPARTIMENTO PER LO SVILUPPO DELL'ISTRUZIONE
Direzione Generale per gli Ordinamenti Scolastici



Lettera Circolare n.89
Prot. n.4037

Roma, 21 maggio 2001


OGGETTO: Piano di interventi e di finanziamenti per la realizzazione di progetti nazionali e locali nel campo dello studio delle lingue e delle tradizioni culturali degli appartenenti ad una minoranza linguistica (Legge 15 dicembre 1999, n. 482 art. 5).

Premessa

La presente lettera circolare intende promuovere progetti nazionali e locali nel campo dello studio delle lingue e delle tradizioni culturali degli appartenenti alle minoranze linguistiche riconosciute, ai sensi degli articoli 2 e 3 della legge 15 dicembre 1999, n. 482, contenente norme in materia di tutela delle minoranze linguistiche storiche.
Come è noto, la citata legge n. 482/1999, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 297 del 20 dicembre 1999, prevede all'art.2 - in attuazione dell'articolo 6 della Costituzione e in armonia con i principi generali stabiliti dagli organismi europei ed internazionali: "la Repubblica tutela la lingua e la cultura delle popolazioni albanesi, catalane, germaniche, greche, slovene e croate e di quelle parlanti il francese, il franco-provenzale, il friulano, il ladino, l'occitano e il sardo".
La stessa legge, inoltre, introduce agli articoli 4 e 5 specifiche disposizioni in materia di promozione della lingua delle minoranze sia come strumento di svolgimento delle attività didattiche nella scuola materna, e di insegnamento delle discipline nella scuola elementare e media sia come oggetto specifico di apprendimento nei predetti gradi di scuola.
Tali disposizioni vanno integrate con quanto previsto dal Regolamento di attuazione della citata Legge, in corso di perfezionamento, il quale all'articolo 2 stabilisce che il Ministero della Pubblica Istruzione di concerto con il Ministero dell'Università indichi i criteri generali per l'attuazione delle misure contenute nell'art. 4 della citata legge e che le istituzioni scolastiche avviino una fase sperimentale di tre anni, utilizzando gli strumenti di autonomia didattica ed organizzativa, previsti dall'art. 21 della legge 15 marzo 1997 n. 59.
In tale contesto normativo di progressiva adozione di criteri per la attuazione della legge e di valorizzazione dello studio delle lingue e delle tradizioni culturali delle minoranze linguistiche, riconosciute dalla legge n. 482/99, la presente lettera circolare intende sostenere - a livello finanziario e di diffusione delle migliori esperienze didattiche - i progetti elaborati dalle istituzioni scolastiche nell'ambito dei rispettivi Piani dell'Offerta Formativa a partire dall'a.s. 2001/2002.


A. I progetti elaborati dalle scuole

Le istituzioni scolastiche presenti nell'ambito territoriale e subcomunale in cui si applicano le disposizioni di tutela delle minoranze linguistiche storiche, previste dalla legge n. 482/99, sono invitate ad elaborare progetti che integrino il proprio Piano dell'Offerta formativa, predisposto per l'anno scolastico 2001/2002.

I progetti potranno prevedere l'adesione alle seguenti azioni, in conformità con quanto previsto dalla Legge n.482/99:

  1. studio delle lingue delle minoranze da utilizzare accanto all'uso della lingua italiana come strumento per lo svolgimento delle attività didattiche nella scuola dell'infanzia e come strumento di insegnamento delle discipline previste nel curricolo obbligatorio della scuola di base;

  2. studio delle lingue delle minoranze come oggetto specifico di apprendimento nell'ambito della quota obbligatoria riservata a ciascuna istituzione scolastica del curricolo della scuola di base;

  3. studio delle lingue e delle culture delle minoranze da inserire nell'ampliamento dell'offerta formativa (orario extracurricolare) da offrire anche agli adulti.

In particolare, le istituzioni scolastiche dovranno fornire nel progetto i seguenti elementi informativi:

  • il numero dei destinatari delle attività di svolgimento delle attività didattiche o di insegnamento e il numero dei docenti impegnati;

  • le discipline comprese nel curricolo obbligatorio interessate dall'uso della lingua minoritaria come strumento di insegnamento o di svolgimento di attività didattiche (Azione A);

  • il numero di ore dedicato all'insegnamento delle lingue e delle culture minoritarie in rapporto alla quota obbligatoria riservata alle istituzioni scolastiche (Azione B);

  • il numero di ore dedicato all'insegnamento delle lingue e delle culture minoritarie in orario extracurricolare (Azione C);

  • la produzione di materiale didattico o l'uso di materiale esistente, in relazione ai diversi obiettivi contemplati dalla legge;

  • l'utilizzo di laboratori o strumenti informatici.

Qualora l'istituzione scolastica intenda aderire all'Azione B, stabilirà anche i tempi e le metodologie di insegnamento, nonché i criteri di valutazione degli alunni e le modalità di impiego dei docenti coinvolti.
Gli obiettivi formativi devono prevedere a conclusione dei cicli di studio il raggiungimento delle seguenti competenze:

  • padronanza della lingua minoritaria e conoscenze grammaticali storico-linguistiche ad esse correlate;

  • conoscenze storico-culturali relative alla comunità linguistica-minoritaria.

Per il raggiungimento degli obiettivi le istituzioni scolastiche potranno valutare l'opportunità di associarsi con altri istituti scolastici del territorio, analogamente impegnati nel campo dello studio delle lingue minoritarie e delle tradizioni culturali ad esso connesse.
Le istituzioni scolastiche già impegnate in attività di formazione a favore degli adulti potranno inserire nella propria offerta formativa complessiva iniziative di approfondimento in materia di studio delle lingue minoritarie e delle traduzioni culturali delle comunità locali.
Le istituzioni scolastiche dovranno inviare i progetti - redatti in lingua italiana e nella lingua minoritaria di interesse - all'IRRE (ex IRRSAE) Calabria (Via XX Settembre, 62 88100 Catanzaro - tel. 0961/722026 fax 0961/722027) entro e non oltre il 30 giugno 2001 utilizzando l'unita scheda quale schema per la formulazione della proposta e per la richiesta di finanziamento. Alla documentazione va altresì allegata la delibera del Consiglio provinciale di cui all'art. 3 comma 1 della precitata Legge n. 482/99.
Il Gruppo di studio, costituito con il compito di offrire indicazioni per la definizione dei criteri generali per la realizzazione di progetti nazionali e locali nel campo dello studio delle minoranze linguistiche storiche, eventualmente integrato con specifiche competenze di esperti di settore, procederà alla selezione dei progetti, privilegiando le proposte elaborate da reti di scuole e che prevedano eventuali contributi aggiuntivi da parte degli Enti locali, nel quadro di un'ampia e consapevole responsabilità del territorio e nel rispetto dei criteri stabiliti dalla legge.


B. Le iniziative di formazione

Le istituzioni scolastiche, nell'esercizio dell'autonomia di ricerca, sperimentazione e sviluppo potranno prevedere nell'ambito del medesimo progetto iniziative di formazione da destinare al personale insegnante coinvolto nel progetto da realizzare contestualmente all'attuazione del progetto didattico nel caso in cui nell'istituzione scolastica sia in servizio personale docente già in possesso di competenze specifiche nelle lingue minoritarie e che richieda ulteriori approfondimenti in materia ed un perfezionamento delle competenze già in possesso.
In caso contrario, le istituzioni scolastiche valuteranno i tempi e le modalità degli interventi formativi da realizzare nell'a.s. 2001/2002, preferibilmente secondo le modalità della ricerca-azione. In questo caso le istituzioni scolastiche potranno decidere di rinviare l'attuazione dei progetti didattici all'anno scolastico 2002/2003.
Analogamente ai progetti didattici saranno prescelte le proposte provenienti da reti di scuole. Nella programmazione e realizzazione degli interventi formativi le istituzioni scolastiche potranno avvalersi della consulenza e della collaborazione delle Università e delle loro diverse articolazioni (Dipartimenti e Facoltà) destinatarie di specifici finanziamenti previsti dalla Legge.


C. Le iniziative di sensibilizzazione, monitoraggio e documentazione a carattere nazionale

Nel quadro della prima attuazione della Legge n. 482/1999 nel settore scolastico appare necessaria una campagna di informazione e di sensibilizzazione degli operatori scolastici (dirigenti scolastici, personale insegnante, personale amministrativo) e delle famiglie.
Sarà pertanto promosso a livello regionale o interregionale un ciclo di seminari sull'importanza della legge n. 482/99 e sul ruolo educativo e formativo delle lingue minoritarie.
L'autonomia didattica ed organizzativa e l'avvio del riordino dei cicli nella scuola di base consentono, infatti, di favorire l'apprendimento delle lingue e delle culture minoritarie come valorizzazione del pluralismo culturale e territoriale.
Sarà cura, inoltre, del Ministero predisporre materiale divulgativo ed informativo che verrà distribuito nei territori interessati dall'iniziativa.
I progetti finanziati rientreranno, inoltre, nel Programma annuale di monitoraggio dei Piani dell'Offerta Formativa e verranno documentati nel Sistema GOLD predisposto dall'Istituto Nazionale di Documentazione per l'Innovazione e la Ricerca Educativa (ex B.D.P.).
Si prega di voler dare la più ampia diffusione alla presente lettera circolare.

IL MINISTRO
f.to Tullio de Mauro

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