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Il documento pubblicato qui di seguito illustra le modalità per la certificazione intermedia dei percorsi di istruzione e formazione superiore, approvato nella riunione del 15 luglio 1999 dal Comitato di Progettazione nazionale FIS.
In data 22.7.99 (nota 3535/CF/10) il sottosegretario di Stato, Sergio Zoppi, ha curato la trasmissione del testo al coordinamento degli assessori regionali alla formazione professionale.
DICHIARAZIONE DEI PERCORSI IFTS
Documento relativo alla certificazione intermedia e al riconoscimento dei crediti nei percorsi Istruzione e Formazione Tecnica Superiore
Premessa
Gli interventi IFTS si pongono all'interno di una prospettiva tesa a sviluppare una logica di concreta integrazione tra i diversi sistemi formativi e a valorizzare i percorsi formativi e professionali individuali attraverso meccanismi flessibili di ingresso e uscita dai percorsi.
Ne consegue la necessità di contemperare la trasparenza della certificazione di percorsi e competenze acquisite con il riconoscimento dei crediti formativi in ingresso, in itinere e in uscita.
Con il procedere della definizione di una cornice normativa di riferimento (standard nazionali, intese organiche per il riconoscimento dei crediti) molti passi si stanno già compiendo nella direzione di assicurare innovazioni graduali in una logica di sperimentalità che assicuri processi da un lato progressivamente concertati dall'altro concretamente implementabili nelle diverse realtà.
Nella stessa logica si propone una prima ipotesi di dispositivo di attestazione denominato "Dichiarazione dei percorsi IFTS", la cui elaborazione tiene conto:
del quadro delle opzioni e delle indicazioni di carattere socio istituzionale (dialogo sociale e normativa nazionale in materia di certificazione e crediti);
delle esperienze più innovative di certificazione "diversificata" condotte in alcune Regioni italiane (si veda in particolare il "certificato" e la "dichiarazione di competenze" sviluppati dalla Regione Emilia Romagna);
delle indicazioni per la trasparenza delle certificazioni scaturite da alcuni progetti Leonardo di particolare significato dal punto di vista del confronto europeo: Transparency ed Eurocert;
di alcune buone prassi particolarmente valide sviluppatesi negli ultimi mesi nelle principali filiere.
Tale ipotesi inoltre si pone in una logica tesa a favorire:
una elevata trasparenza, in vista di una sua eventuale spendibilità all'interno di successive esperienze formative, anche all'interno degli altri Paesi dell'Unione Europea
una coerenza con altre forme di certificazione previste all'interno dei percorsi IFTS, e in particolare con la certificazione conclusiva;
un agevole raccordo con altre forme di certificazione oggi presenti (o in via di definizione come ad esempio il libretto formativo) all'interno del sistema formativo integrato.
1. La Dichiarazione dei percorsi IFTS: caratteristiche e linee guida
Ciò che segue rappresenta una proposta che è stata elaborata e condivisa nell'ambito del gruppo di lavoro sulle modalità di certificazione e riconoscimento dei crediti nella FIS.
Caratteristiche e uso
La "Dichiarazione dei percorsi IFTS" è un dispositivo di attestazione inteso a documentare le diverse fasi del percorso formativo e le acquisizioni via via raggiunte.
Può essere rilasciata, sulla base dello schema allegato, in caso di fruizione personalizzata o di uscita anticipata dal percorso, a firma del Direttore del corso quale rappresentante del Comitato di Progetto.
Date le sue caratteristiche, peraltro coerenti con le altre forme di certificazione già proposte nell'ambito dei percorsi IFTS, il suo utilizzo può essere esteso a tutti i partecipanti con l'obiettivo di agevolare le verifiche in itinere e la riconoscibilità delle acquisizioni via via raggiunte.
Sul piano tecnico tale forma di attestazione è agevolata dalla struttura modulare del percorso e dalla corrispondenza indicativa, prevista nell'impianto progettuale, tra i diversi segmenti del percorso e le competenze di riferimento.
Sperimentalità
La presente proposta si pone in una logica applicativa di sperimentalità considerando le caratteristiche innovative dei percorsi in cui dovrà essere adottato e la necessità di una coerenza con gli altri dispositivi di certificazione e credito (bilancio, certificazione finale ecc.) definiti o ancora da definire.
Inoltre un agevole raccordo con altre forme di documentazione e certificazione individuale oggi in via di definizione, come ad esempio il "libretto formativo del cittadino" previsto dalla legge 196 e regolamenti applicativi, potrà consentire di rendere l'esperienza formativa IFTS realmente valorizzabile e patrimonializzabile.
Si pone la necessità di definire misure adeguate di accompagnamento e monitoraggio all'applicazione del dispositivo proposto dato il carattere di sperimentalità già richiamato e considerando lo stretto rapporto che esso prefigura sia con gli aspetti legati alla progettazione dei percorsi sia con i meccanismi che regoleranno gli ingressi e le uscite dai percorsi stessi.
Accompagnamento
Così come previsto nella fase di accesso, anche la fase di uscita anticipata potrà essere coadiuvata da una funzione di accompagnamento e personalizzazione che potrà anche contribuire alla definizione dei risultati acquisiti al momento dell'uscita. L'utente potrà essere supportato anche nella individuazione degli ambiti di spendibilità dell'attestazione stessa in vista di un riconoscimento di crediti formativi in coerenza con le caratteristiche e i prerequisiti richiesti dai sistemi verso i quali il soggetto è orientato.
Ad integrazione di tale funzione di accompagnamento si segnala l'opportunità di istituire una funzione di coordinamento a livello locale (con l'eventuale concorso dei Comitati Regionali IFTS, dei servizi per l'impiego e di altre strutture territorialmente competenti) al fine di assicurare un supporto alla concreta spendibilità delle acquisizioni nel quadro più ampio dell'offerta formativa presente sul territorio.
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