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Linee guida riguardanti la composizione e le funzioni del Comitato regionale di programmazione, promozione, monitoraggio e valutazione della sperimentazione IFTS


1. Premessa

Con lettera del 13/11/98, il Ministro della Pubblica Istruzione, nel dare comunicazione alle Regioni del finanziamento dei piani regionali di sperimentazione per l'anno 1998-1999, indicava attraverso la "Nota operativa per la progettazione esecutiva dei percorsi IFTS" gli strumenti e le procedure per l'avvio dei progetti pilota IFTS. Tale nota prevedeva fra l'altro la costituzione a livello regionale di un Comitato di programmazione, promozione e monitoraggio e valutazione del piano regionale, composto dai rappresentanti istituzionali impegnati nella sperimentazione e dalle parti sociali.

Al fine di fornire un utile supporto alle decisioni delle Regioni, il Comitato nazionale di progettazione, di seguito CNP, ha approvato le seguenti linee guida quali criteri di riferimento per la costituzione dei Comitati regionali di programmazione, di seguito CRP.

Riconoscendo la piena autonomia delle Regioni e delle Autonomie locali (province e comuni) di regolare ed organizzare le proprie funzioni in relazione alle competenze loro attribuite, nonché di valutare, ove già costituiti organismi analoghi, il grado di corrispondenza ai criteri indicati ed i comportamenti conseguenti da assumere, il CNP sottolinea l'opportunità di attenersi alle linee guida, in particolare per quanto attiene alle funzioni ed alla composizione del CRP, al fine di assicurare il carattere nazionale dell'IFTS e la riconoscibilità del sistema anche in ambito europeo.


2. Funzioni

Spetta alle Regioni la funzione di programmazione e di valutazione dell'offerta formativa complessiva, connessa agli obiettivi di sviluppo del territorio, esercitata attraverso la concertazione con le parti sociali ed il coinvolgimento del sistema delle Autonomie locali.

Per quanto riguarda la Formazione Integrata Superiore, ed in particolare l'IFTS, le Regioni perseguono l'integrazione fra i diversi sistemi di istruzione e formazione, anche a livello interistituzionale, e la concertazione con le parti sociali attraverso i CRP, cui sono affidate le funzioni di proposta per la programmazione dell'offerta, di promozione del nuovo canale formativo, di monitoraggio e di valutazione del piano regionale, nonché di proposta e verifica delle procedure di certificazione e riconoscimento dei crediti, sulla base delle linee guida nazionali ed in relazione alle specificità regionali. All'interno di tali Comitati, i soggetti istituzionali responsabili dei diversi sistemi formativi definiscono i contenuti, le condizioni ed i reciproci impegni per lo svolgimento dei corsi IFTS, di concerto con le parti sociali, per un raccordo diretto ed una immediata spendibilità nel mondo del lavoro.

I CRP si raccordano, anche strutturalmente ove possibile, con le Commissioni tripartite di cui al decreto legislativo 469/97, che svolgono funzioni inerenti la programmazione concertata delle politiche per il lavoro e la formazione.

L'attivazione del ruolo del CRP per lo svolgimento delle funzioni previste - in quanto strumento necessario per assicurare l'integrazione fra i sistemi ed il raccordo con il mondo del lavoro - è condizione di ammissibilità dei piani regionali al finanziamento nazionale, nonché di validità delle procedure di valutazione, certificazione e riconoscimento dei crediti e deve pertanto essere documentata. Copia della delibera regionale di costituzione del CRP viene trasmessa al CNP per informazione.


3. Composizione del Comitato

Il CRP è presieduto dall'Assessore competente per materia ed è composto dai rappresentanti dei soggetti istituzionali e sociali coinvolti nella sperimentazione, in numero contenuto per garantire reale funzionalità ed efficacia delle attività.

In considerazione del fatto che Regioni ed Autonomie locali hanno competenze di governo sul sistema della formazione professionale, ma non su quello dell'istruzione (scuola ed Università), si rende necessario prevedere una composizione che garantisca il coinvolgimento degli attori fondamentali dell'integrazione a pari dignità.
A tal fine, la composizione del CRP prevederà:
- rappresentanti dell'Amministrazione regionale
- rappresentanti delle Autonomie locali (province e comuni)
- rappresentanti dell'Amministrazione periferica del MPI
- rappresentanti delle Università
- rappresentanti delle Parti sociali, significativamente rappresentative a livello regionale.

Il Comitato può avvalersi nello svolgimento delle sue funzioni del contributo tecnico-scientifico di qualificati soggetti operanti sul territorio


4. Relazioni funzionali

Il CRP si raccorda con gli altri organismi regionali competenti per le politiche formative, nonché per le politiche attive del lavoro, di cui alle leggi regionali.

Esso si raccorda altresì con il CNP, anche attraverso specifici momenti di incontro, nell'ambito delle seguenti funzioni:

- individuazione delle macro aree/figure professionali e dei relativi standard formativi minimi;
- programmazione dell'offerta IFTS;
- monitoraggio e valutazione della sperimentazione;
- misure per l'integrazione e la qualificazione del sistema;
- certificazione e crediti.



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