![]() |
![]() |
![]() L’elevamento dell’obbligo scolastico a nove anni interessa tutti i giovani che non hanno compiuto 15 anni. Per l’anno scolastico 1999/2000 le nuove disposizioni introdotte dalla riforma dell’obbligo non riguardano coloro che: - hanno conseguito la licenza media nell’anno scolastico 1997/98; - hanno compiuto 15 anni al 31 dicembre 1998 e dimostrino di aver frequentato la scuola per almeno 8 anni. L’iscrizione e la frequenza al primo anno di scuola superiore è gratuita: non si possono imporre tasse o contributi di qualsiasi genere. Secondo il rapporto ISFOL 1998, la percentuale degli studenti che non si iscrive alla scuola superiore è pari al 5,7%. C’è, tuttavia, da tenere presente che una parte di questi ha conseguito la licenza media con uno o più anni di ritardo e quindi risulta comunque prosciolta dall’obbligo. La nuova normativa riguarda dunque principalmente gli alunni che, dopo aver conseguito a 14 anni la licenza media, avrebbero deciso di non proseguire gli studi. Un censimento recente del ministero della Pubblica istruzione ha rilevato che l’incremento della popolazione scolastica iscritta per l’a.s. 1999-2000 al primo anno di scuola superiore è di circa 31.000 unità. L’elevamento dell’obbligo ha come primo obiettivo far continuare gli studi con profitto fino al loro termine naturale, alla fine dei cinque anni della scuola secondaria. Ma anche nel caso in cui lo studente decidesse di passare alla formazione professionale, il suo bagaglio culturale di base risulterà comunque arricchito. Gli alunni a rischio di dispersione Le indicazioni della legge relative al successo formativo e agli interventi finalizzati a limitare l’effetto di dispersione riguardano anche coloro che abbandonano durante o al termine del primo anno: il numero stimato è di circa 64.000 studenti. Di conseguenza nel primo anno di applicazione della legge gli alunni a cui dedicare particolare attenzione sono quasi 95.000. Gli alunni in situazione di handicap L’elevamento di un anno dell’obbligo scolastico e la sua collocazione nel corso di studi della scuola secondaria assume particolare rilevanza per gli alunni in situazione di handicap. L’iscrizione è possibile presso qualsiasi istituto superiore e la domanda deve essere accompagnata da una copia del Piano Educativo Individualizzato, redatto dalla scuola media di provenienza e corredato dai risultati dell’ultima verifica effettuata. L’azione formativa persegue il duplice obiettivo della piena integrazione nella classe e, contestualmente, la definizione del progetto di vita, allo scopo di facilitare la prosecuzione degli studi, il passaggio alla formazione professionale o al mondo del lavoro e alla vita sociale. In particolare la frequenza del nono anno dovrà assicurare: a) la prosecuzione del Piano Educativo Individualizzato al fine di motivare, guidare e sostenere il percorso scolastico dell’allievo in condizione di handicap che ne abbia le potenzialità nella prospettiva del diploma e/o della qualifica professionale; b) la possibilità di sviluppare e affinare le competenze relative alla personalità, alla vita di gruppo, alla cura della propria persona, alla capacità di vivere con pienezza la vita amicale e familiare; c) le iniziative di didattica orientante che hanno lo scopo di aiutare l’allievo a compiere scelte più consone alla propria personalità in direzione dell’ulteriore percorso scolastico o formativo. Tali iniziative confluiscono nella costruzione, condivisa dall’allievo e dalla sua famiglia, del progetto di vita, il quale deve contenere - oltre alle indicazioni relative al percorso scolastico (formazione culturale, autonomia personale e sociale ecc.) - l’indicazione dei percorsi integrati istruzione e formazione professionale, realizzati anche mediante accordi con i centri di formazione professionale riconosciuti. Per favorire le iniziative necessarie all’integrazione vanno stipulate apposite convenzioni tra l’amministrazione scolastica e le regioni. |
![]() ![]() |