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  le passerelle

La flessibilità didattica e organizzativa è lo strumento principale per assicurare la traduzione dell’innalzamento dell’obbligo scolastico in effettivo successo formativo. In tal modo infatti si possono realizzare anche nel primo anno della scuola superiore, come si è detto, attività di ri-orientamento e consentire allo studente la collocazione formativa che gli è più congeniale.

Una delle condizioni necessarie per dare maggiore efficacia a questi interventi è data dal superamento delle attuali rigidità normative sui passaggi (esami integrativi), che permette alle istituzioni scolastiche di agevolare l’alunno nel transitare dall’uno all’altro degli specifici indirizzi della scuola superiore e contenere così il fenomeno della dispersione scolastica.

Di tale fondamentale esigenza si rende opportunamente interprete il Regolamento che prende in esame e disciplina due ipotesi di passaggio ad altro indirizzo, anche di ordine diverso: la prima riguarda i casi individuati e trattati nel corso dell’anno, la seconda risponde alle esigenze degli studenti promossi che richiedono di passare ad un altro indirizzo a conclusione del primo anno.

La prima ipotesi comporta la progettazione e la realizzazione di interventi didattici integrativi che si concludono con una certificazione attestante l’acquisizione delle conoscenze e delle competenze necessarie al passaggio. Gli interventi sono progettati dal consiglio di classe dello studente che chiede il passaggio di intesa con i docenti dell’indirizzo di destinazione e si svolgono, di norma, nell’istituto frequentato. In particolare vanno coprogettati moduli di raccordo sulle discipline non previste nell’indirizzo di provenienza da realizzare ove necessario con l’apporto degli insegnanti dell’indirizzo di destinazione.

Nella seconda ipotesi l’iscrizione alla classe successiva avviene previo colloquio presso la scuola ricevente, diretto ad accertare gli eventuali debiti formativi da colmare mediante specifici interventi realizzabili all’inizio dell’anno scolastico successivo. La novità introdotta consiste nel fatto che il colloquio sostituisce, anche se solo in questo caso, le prove integrative previste dalla precedente normativa.

L’abolizione delle prove integrative e la concreta realizzazione delle "passerelle" fra indirizzi, opportunamente progettate in stretta collaborazione tra le scuole presenti nel territorio, hanno anche lo scopo di mettere lo studente in condizione di poter ri-progettare il proprio percorso formativo.

 

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