I Protocollo d'Intesa
tra Ministero della Pubblica Istruzione e Confindustria


Tra il Ministero della Pubblica Istruzione e la Confindustria, al fine di assicurare all'istruzione ed alla formazione un ruolo più efficace nello sviluppo del Paese attraverso uno stabile raccordo tra sistema scolastico e sistema produttivo, si conviene quanto segue:


Art. 1

Tra il Ministero della pubblica istruzione e la Confindustria saranno attivate modalità di consultazione permanente. Al fine di migliorare i livelli qualitativi di formazione dei giovani, in relazione alle esigenze del mondo del lavoro attraverso la mobilitazione di tutte le strutture centrali e periferiche, proprie o ad essa collegate.


Art. 2

Scuola ed imprese saranno impegnate a favorire occasioni di confronto con la realtà aziendale in quanto caratterizzata dal continuo rinnovamento delle competenze professionali e delle tecnologie, con l'obiettivo di aiutare i giovani a divenire protagonisti del processo di apprendimento ed autori di progetti rivolti a soddisfare i loro bisogni di conoscenza.


Art. 3

Le istituzioni scolastiche e le imprese e le associazioni che le rappresentano saranno invitate a concordare e sviluppare iniziative di collaborazione per il raggiungimento delle finalità di cui ai precedenti articoli nell'ambito delle seguenti aree individuate come prioritarie:
- orientamento scolastico e professionale;

- innovazione dei curricoli scolastici;

- istruzione tecnico-professionale;

- formazione post-diploma e post-qualifica;

- formazione del personale direttivo e docente della scuola;

- sviluppo delle tecnologie educative e della ricerca.

Con riferimento alle aree sopra indicate sarà dato particolare rilievo alle tematiche ambientali.


Art. 4

In ordine all'orientamento scolastico e professionale dei giovani, le istituzioni scolastiche e le imprese o le Associazioni che le rappresentano saranno sostenute nello sviluppare i programmi già attuati e nell'avviare nuovi programmi di attività, con i seguenti obiettivi:
- censire i percorsi scolastici-formativi locali;

- conoscere le potenzialità in termine di offerte di lavoro nel territorio di riferimento;

- disporre di analoghi dati a livello nazionale ed europeo;

- mettere a disposizione dei giovani strumenti informativi di orientamento e di verifica delle motivazioni.


Art. 5

La collaborazione per l'innovazione dei curricoli scolastici e per la realizzazione di corsi post-diploma e post-qualifica dovrà tendere a migliorare le competenze, la creatività, la versatilità dei giovani e a sviluppare in loro la tendenza all'autoformazione continua.
Ciò consentirà alle nuove generazioni di muoversi con maggiore consapevolezza e sicurezza in un universo di saperi in continua trasformazione in cui acquista maggior valore, rispetto alla nozioni specialistiche, il possesso di strumenti di comprensione e valutazione dei fenomeni.


Art. 6

In ordine alla istruzione tecnico-professionale e alla formazione post-diploma e post-qualifica, saranno promosse intese anche con gli Enti locali per realizzare una gamma di occasioni formative per l'accesso alle diverse professioni.
Le attività di orientamento e di stage sono ritenute essenziali nella realizzazione di tali impegni.


Art. 7

Gli interventi a favore del personale direttivo e docente della scuola, nel rispetto degli orientamenti contenuti nel piano nazionale di aggiornamento del personale medesimo, dovranno favorire un costante scambio di esperienze con gli operatori del mondo del lavoro.
A tal fine saranno preparati appositi pacchetti formativi (esempio: il sapere minimo nell'industria, nell'ambiente, nell'Europa...).
Saranno inoltre favorite occasioni di conoscenza nell'azienda anche attraverso la ricerca e periodi di permanenza nella stessa.
Il Ministero della pubblica istruzione si impegna a riconoscere alle occasioni realizzate nell'ambito dell'intesa facilitazioni ed incentivi per i sopracitati destinatari, secondo modalità da concordare con le organizzazioni sindacali più rappresentative del personale scolastico.


Art. 8

Per lo sviluppo di tecnologie educative, la collaborazione dovrà favorire la ricerca, la produzione e l'impiego di strumentazioni e metodologie innovative. Si tenderà a rendere consapevoli i ricercatori e le aziende produttrici delle esigenze della didattica e a fare in modo che nella progettazione didattica si tenga conto dell'elevato potenziale della nuova strumentazione tecnica.


Art. 9

Il Ministero della pubblica istruzione e la Confindustria si impegnano altresì a studiare iniziative atte a favorire l'inserimento nella scuola di studenti stranieri.


Art. 10

Per la realizzazione delle finalità e degli obiettivi previsti nella presente intesa, si costituisce un Comitato tecnico-scientifico composto da rappresentanti dell'Amministrazione scolastica e della Confindustria e di eventuali Organismi ad essa collegati.
Tale Comitato, che potrà essere aperto ad eventuali esperti, predisporrà un piano triennale di iniziative che dovrà essere approvato dalle Parti che sottoscrivono la presente intesa.
Quanto sopra è stato letto, approvato e sottoscritto dalle parti in data 18 luglio 1990.


Il Ministro della pubblica istruzione
Sergio Mattarella

Il Consigliere incaricato problemi scuola Confindustria
Giancarlo Lombardi