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Allegati Roma, 14 settembre 2007

Cari Genitori,


i nostri ragazzi crescono, insieme a noi, in una società che cambia velocemente, eterogenea, in cui si moltiplicano rischi e opportunità. In questo contesto così complesso la collaborazione, il gioco di squadra tra scuola e famiglia è lo strumento più prezioso che abbiamo per costruire una scuola di tutti e per tutti, una scuola di qualità, capace di accompagnare i nostri bambini e i nostri giovani nell’avventura della conoscenza e della crescita della loro persona. Una scuola che pretendesse di educare sottraendosi al confronto con la famiglia si condannerebbe al fallimento.

Un obiettivo prioritario del nostro impegno è quello di permettere a tutti gli studenti di acquisire conoscenze e di sviluppare abilità e competenze per poter proseguire con successo gli studi ed inserirsi positivamente nel mondo del lavoro, garantendo a tutti pari opportunità. Vanno in questa direzione le Indicazioni per il curricolo della scuola d’infanzia e del primo ciclo e il decreto sull’innalzamento dell’obbligo di istruzione a 16 anni. L’attenzione è tutta centrata sul fatto che i bambini possano acquisire da subito le basi essenziali: la conoscenza dell’italiano, della storia, della geografia, della matematica...

L’obbligo a 16 anni, poi, non è terminale, ma punta ad assicurare a tutti il raggiungimento di quelle conoscenze e competenze necessarie per conseguire un diploma o una qualifica professionale entro il diciottesimo anno d’età, come previsto dalla norma sul diritto-dovere all’istruzione e formazione.

Puntare sulla qualità significa anche rafforzare il sistema di valutazione nazionale della scuola per poter individuare i punti critici e migliorarli. Per questo a partire da quest’anno saranno oggetto di rilevazione le condizioni strutturali e di contesto in cui operano le singole scuole; le scelte e i modelli organizzativi adottati dalle istituzioni scolastiche autonome; la loro gestione finanziaria; i processi e le azioni da esse attivate per il conseguimento degli obiettivi di riduzione della dispersione scolastica e dell’aumento dei livelli di apprendimento degli alunni.

Il lavoro svolto finora ci ha permesso di compiere importanti passi per migliorare la qualità dell’apprendimento dei nostri ragazzi: penso alla riforma dell’esame di Stato, che ha ridato serietà alla verifica conclusiva del percorso di studio, ma anche agli interventi finalizzati a superare la logica dei debiti formativi mai recuperati, che permetteva di trascinarsi gravi lacune di anno in anno. Allo stesso tempo la scuola premierà e incentiverà i risultati di eccellenza degli studenti del triennio delle superiori. In questo modo sarà data l’opportunità a tutti i ragazzi meritevoli di poter accedere a benefici non solo economici ma anche formativi. Tale provvedimento, in linea con i principi del diritto allo studio, vuole promuovere la valorizzazione delle eccellenze e un innalzamento dei livelli di apprendimento degli studenti nelle diverse discipline.

Per poter favorire una maggiore partecipazione dei nostri ragazzi ai processi di formazione ed educazione ho inoltre firmato la circolare sul potenziamento dell’apertura pomeridiana delle scuole. Sono stati destinati alle scuole 64.000.000 di euro per interventi educativi di varia natura quali: corsi di recupero per i debiti formativi, corsi di sostegno e aiuto allo studio, moduli didattici per l’approfondimento e lo sviluppo della promozione delle eccellenze, sperimentazioni metodologiche e didattiche innovative ed iniziative di arricchimento di attività a forte valenza socializzante.

Dopo un anno in cui la scuola è andata spesso sui giornali per episodi di intolleranza e di mancanza di rispetto mi sembra importante sottolineare il valore assoluto che ogni persona ha, partendo innanzitutto dalla nostra Costituzione. Saranno per questo organizzati in collaborazione con l’Associazione Italiana dei Costituzionalisti percorsi di approfondimento che mettano in rilievo come questo sia uno dei principi fondanti della nostra Nazione.

Vi chiedo di essere a fianco dei docenti e dei dirigenti scolastici, di condividere con loro il percorso formativo dei vostri figli, di sentire la scuola come un luogo in cui prendere parte attiva. Sta per entrare in vigore una norma che introduce nella scuola dell’autonomia un nuovo strumento, il "patto di corresponsabilità" che vuole sancire la condivisione dello scopo, del piano dell’offerta formativa e delle regole tra scuola e famiglia. E’ un importante passo avanti per migliorare l’azione educativa sinergica di docenti e genitori, offrendo un contesto sempre più coerente all’esperienza di crescita dei ragazzi.

Sono convinto che la scuola realizzi il proprio compito educativo solo con una forte alleanza con la famiglia. Con questo spirito, in collaborazione con il Forum Nazionale delle Associazioni dei Genitori, abbiamo già realizzato e progettato numerose attività di prevenzione e contrasto del bullismo, realizzeremo la VI giornata europea dei genitori e della scuola ed estenderemo a tutte le regioni il progetto "Teleduchiamoci" al fine di promuovere il Codice di regolamentazione "TV e Minori" (www.pubblica.istruzione.it - areagenitori)

Insieme abbiamo già fatto tanto, ma solo continuando a collaborare possiamo comprendere le esigenze educative e formative dei ragazzi italiani e dei ragazzi che sempre più numerosi vengono da altri Paesi, trovando insieme le risposte giuste. Ricordandoci che lo sguardo dei nostri studenti non si ferma più ai confini del nostro Paese. I nostri giovani guardano al mondo. Per tutti noi questa è una enorme sfida e una opportunità preziosa di costruire, con loro, una società più aperta, forte della propria identità e insieme arricchita dalle differenze e dalla pluralità di culture che la compongono, capace di far emergere il talento tutelando, al tempo stesso, chi è più debole.

Continuiamo a lavorare insieme per il futuro dei nostri figli.

Buon anno scolastico.


Il Ministro
Giuseppe Fioroni





aggiornato: 02/03/2010
 
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