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Gentile professoressa e gentile professore, al termine di questo anno scolastico, come lei sa, il nuovo esame di Stato sostituirà l'esame di maturità tradizionale. Si tratta di un appuntamento impegnativo per tutti: per l'amministrazione, per i capi d'istituto e soprattutto per i docenti che dovranno preparare i ragazzi ad affrontare questo nuovo traguardo. La riforma si sforza di venire incontro alla diffusa richiesta più volte rappresentata dal corpo docente di rendere la scuola più adeguata culturalmente e professionalmente alle esigenze di oggi, e quindi anche più rigorosa. La legge stabilisce nel primo anno l'avvio graduale dell'esame, anche per dar tempo al mondo della scuola di lavorare sui suoi aspetti più innovativi. Desidero informarla di quanto il ministero sta facendo per rendere più agevole l'applicazione di questa riforma, delicata in quanto interviene in una fase di transizione e incide sul momento di valutazione finale che, come sappiamo, contribuisce a orientare l'attività didattica del triennio e soprattutto dell'ultimo anno. È stata predisposta la pubblicazione di due opuscoli, che nei prossimi giorni recapiteremo nelle scuole ai docenti e agli studenti per informarli sui contenuti, sulle modalità e sulle scadenze dell'esame di Stato. A ottobre inizieranno inoltre seminari di informazione e discussione, a livello provinciale e di istituto, riservati ai presidi e successivamente ai docenti per approfondire la conoscenza delle finalità e della struttura dell'esame (validi, a tutti gli effetti, come attività di aggiornamento). Il Ministero si è infine dotato di una struttura di carattere scientifico, l'Osservatorio sugli Esami di Stato presso il Centro Europeo per l'Educazione: un punto di riferimento, raggiungibile attraverso Internet (l'indirizzo è www.cede.it), che sarà attivo dal 14 settembre p.v., a cui i docenti possono rivolgersi per acquisire indicazioni e materiali didattici utili a una programmazione adeguata agli obiettivi del nuovo esame. Per rispondere all'esigenza didattica avvertita sia dagli insegnanti sia dagli studenti di cominciare al più presto a fare esperienza delle nuove prove scritte e del colloquio, le chiedo di tener conto anche di questo nell'attività didattica di questo anno. A tale riguardo utili riferimenti potranno essere rilevati dalle esperienze già in atto nell'ambito dell'istruzione professionale e tecnica e nell'ambito delle sperimentazioni Brocca. So di chiederle in questo anno un impegno particolarmente complesso, necessario però per migliorare la qualità della scuola e la produttività di un esame che tutti desideriamo più rigoroso e più equo. Desidero perciò ringraziarla infinitamente per l'impegno e le capacità professionali che profonde nella scuola e la saluto con viva cordialità. Indietro |
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