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MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE
GABINETTO
COORDINAMENTO GESTIONE E CONTABILITA’ ISTITUZIONI SCOLASTICHE



Circolare Ministeriale n.438

Prot. n. 32731

Roma, 30 ottobre 1998



Oggetto: Bilancio di previsione per l'anno finanziario 1999 delle Istituzioni scolastiche, artistiche ed educative di ogni ordine e grado e dei distretti scolastici -
Chiarimenti sulla gestione contabile: Versamenti INPS - Rettifica aliquote IRAP - Automazione segreterie scolastiche - EURO.

Come è noto sta per essere completata la definizione del testo del "regolamento sull’autonomia scolastica" e, a breve, sarà definito anche il testo del decreto interministeriale recante le istruzioni generali sull’allocazione delle risorse, sulla formazione dei bilanci, etc. delle istituzioni scolastiche autonome - previsto dall’art. 21 della legge 59/97 - anch’esso necessario per delineare il quadro complessivo del nuovo assetto dell’autonomia.

Al pari di quanto è avvenuto per l’autonomia didattica, è intenzione di questo Ministero procedere, in tempi ristretti e per la durata di un esercizio finanziario, ad una fase sperimentale del "nuovo regolamento di contabilità" che offrirà significativi elementi di rinnovamento rispetto al vigente decreto interministeriale del 1975 e consentirà (una volta a regime) la più ampia autonomia da parte delle istituzioni scolastiche nell’uso delle risorse assegnate.

In attesa della normativa in divenire, si ritiene di dover confermare anche per l’anno finanziario 1999 le disposizioni, le indicazioni procedurali e la modulistica per la compilazione del bilancio di previsione delle istituzioni scolastiche, artistiche ed educative di ogni ordine e grado e dei distretti scolastici emanate con la C.M. 667 del 29 ottobre 1997 con gli opportuni adattamenti delle cadenze temporali degli adempimenti.

A) ADEMPIMENTI E DOCUMENTAZIONE

Ai sensi dell’art. 21 del D.I 28 maggio 1975, la giunta esecutiva predispone il bilancio di previsione (Mod. 1) relativo all’anno finanziario 1999 e lo presenta ai rispettivi consigli, corredato della relazione illustrativa e della situazione finanziaria presunta al 31.12 1998.

Nei termini previsti dal citato art. 21 del D.I. del 1975, il consiglio delibera il bilancio di previsione, che a cura del dirigente scolastico deve essere inviato, in duplice copia e con firme in originali, per l’approvazione al provveditore agli studi, corredato della documentazione appresso specificata:

    - Mod. 1 - Bilancio preventivo.
    - Mod. 2 - Situazione finanziaria presunta al 31.12.1998.
    - Mod. 2 bis - Riepilogo delle economie presunte con vincolo di destinazione iscritte al cap. 35 delle entrate quantificate alla data di predisposizione del bilancio.
    - Relazione della giunta esecutiva, illustrativa del bilancio nel suo complesso.
    - Delibera del consiglio di istituto del bilancio di previsione.
    - Relazione dei revisori dei conti sul bilancio di previsione e, ove esistenti, sui preventivi delle aziende agrarie e delle aziende speciali.


Resta comunque l’obbligo, da parte del dirigente scolastico, di inviare al provveditore agli studi entro il 15 gennaio 1999 la situazione finanziaria che effettivamente si è determinata al 31 dicembre precedente (Mod. 2) e il riepilogo delle somme definitive confluite nell’avanzo di amministrazione per le quali sussiste il vincolo di destinazione ( Mod. 2 bis).

In relazione al fatto che il bilancio di previsione viene deliberato dai rispettivi consigli entro il 15 novembre e che a tale data non sono disponibili tutti gli elementi per la definitiva quantificazione delle economie con vincolo di destinazione, in sede di impostazione delle previsioni è consentito, con riferimento a queste ultime, iscrivere al cap. 35 delle entrate (prelevamento avanzo di amministrazione) esclusivamente le somme vincolate effettivamente quantificabili alla data di predisposizione del bilancio medesimo. Per il reimpiego (nel nuovo esercizio finanziario) delle rimanenti economie vincolate - risultanti dal Mod. 2 bis allegato alla situazione finanziaria definitiva - e per il reimpiego delle economie "non finalizzate" è necessaria la formale approvazione del documento previsionale da parte del provveditore agli studi e l’adozione delle correlate delibere di variazione di bilancio.

B) PRECISAZIONI SUL MODELLO 1 DEL BILANCIO DI PREVISIONE CON RIFERIMENTO ALLE INDICAZIONI DEI CAPITOLI DEL BILANCIO DELLO STATO E ALLA CONTRIBUZIONE PER IL S.S.N.

Come è noto il 1998 rappresenta il primo anno di concreta attuazione della nuova struttura del bilancio dello Stato stabilita dalla legge n. 94/97 che, tra l’altro, ha introdotto la distinzione tra bilancio per la decisione parlamentare e bilancio per la gestione e la rendicontazione. Il bilancio del Ministero della pubblica istruzione si articola, dal 1998, in 11 centri di responsabilità e n. 40 unità previsionali di base, ripartite in 368 capitoli.

Per effetto, però, della costituzione di "strutture di servizio a livello centrale" e per l’introduzione della contabilità speciale a livello periferico, le istituzioni scolastiche solo in parte risentono della "spalmatura" degli stanziamenti sui vari centri di responsabilità.

E’ necessario, tuttavia, far presente che - avendo confermato la modulistica anche per l’anno finanziario 1999 - i riferimenti ai capitoli indicati nella parte entrate del Mod. 1 del bilancio di previsione delle istituzioni scolastiche non corrispondono, se non in parte, ai capitoli del bilancio dello Stato da cui provengono le assegnazioni delle risorse finanziarie.

Per effetto dell’abolizione dei contributi a carico dello Stato per il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) si fa osservare da un lato che non si deve più tenere conto della relativa dicitura presente nella denominazione di alcuni capitoli iscritti al Titolo I - Cat. I delle spese e dall’altro che i capp. 25 e 30 del Titolo III delle entrate e delle spese per partite di giro, rimangono privi di denominazione.


CHIARIMENTI SULLA GESTIONE CONTABILE


1. VERSAMENTO CONTRIBUTI INPS SU COMPENSO ESAMI MATURITÀ PER IL PERSONALE CON CONTRATTO A TEMPO DETERMINATO.

A scioglimento della riserva contenuta al capo VIII, punto B.3) della C.M. n 229 del 15 maggio 1998, si precisa quanto segue:

a) nel caso di partecipazione agli esami di maturità di personale docente con contratto a tempo determinato con rapporto di lavoro non inferiore ad un anno ovvero di personale docente con contratto di lavoro a tempo determinato assunto per un periodo inferiore ad un anno, il versamento dei contributi INPS viene effettuato, su comunicazione dell’istituzione scolastica sede d’esame, dalle DD.PP.TT., essendo gli stessi retribuiti a mezzo partita di spesa fissa;

b) nel caso di partecipazione agli esami di maturità di personale docente supplente breve e saltuario il versamento deve essere effettuato, a differenza di quanto è avvenuto per il passato, dalla istituzione scolastica sede d’esame, in linea con quanto già la stessa compie per il versamento delle ritenute IRAP e IRPEF. Qualora l’importo giornaliero del compenso forfettario riferito alla funzione spettante all’interessato sia inferiore al minimale giornaliero previsto dalla C.M.- INPS n. 21 del 30.1.1998 (arrotondata a lire 66.290), il versamento dei contributi di cui trattasi dovrà essere effettuato in base a detto minimale. L’anzidetta scuola provvederà inoltre alla presentazione della denuncia nominativa annuale del compenso erogato mediante Mod. O1/M.

2. PRECISAZIONI SU ALIQUOTE RIFERITE ALL’IRAP

A parziale rettifica di alcuni errori materiali di tipo redazionale contenuti nella C.M. n. 286 del 26.06.1998, si precisa quanto segue:

a) al punto 1.B del n. 1) di detta circolare, riferito allo svolgimento di attività/funzioni non direttamente connesse con la qualifica rivestita (lavoro assimilato a quello dipendente) anche non in rappresentanza dell’Amministrazione di appartenenza, le aliquote del 9,60% e del 3,80% ivi indicata va modificata rispettivamente con 6,60% e 4,60%.

b) la Tabella "B" allegata alla anzidetta circolare, relativa ai supplenti annuali e incaricati di religione riguarda il personale con rapporto d’impiego di almeno un anno. Per il personale con rapporto d’impiego inferiore ad un anno trova applicazione la Tabella "C".

3. AUTOMAZIONE DEI PROCESSI AMMINISTRATIVI DELLE SEGRETERIE SCOLASTICHE

A partire dal 1999 questo Ministero, d’intesa con il Gestore del Sistema In formativo darà avvio ad un piano di attività di formazione in servizio del personale delle segreterie scolastiche con l’obiettivo di favorire strumenti operativi di conoscenza sull’utilizzo del software d’ufficio, nonché per conseguire le abilità necessarie per l’utilizzo del "Nuovo Sistema Integrato di Gestione delle Segreterie Scolastiche", che sostituirà l’attuale pacchetto "Ambiente Scuola". La struttura dei corsi, i contenuti e la durata della formazione (prevedibilmente cinque giorni) sarà oggetto di specifica tempestiva informativa al personale scolastico interessato.

Ciò premesso, si fa presente che è necessario che in sede di predisposizione del bilancio di previsione per il 1999 venga iscritta al cap. 10/2 delle uscite ("Compensi ed indennità di missione ai revisori dei conti - Indennità di missione al personale della istituzione scolastica") una previsione di spesa da utilizzare per il ristoro di eventuali indennità di missione spettanti al personale in servizio nelle segreterie scolastiche chiamato a partecipare ai suddetti corsi di formazione che si terranno, di norma, presso l’aula informatizzata dell’Ufficio scolastico provinciale.

4. NUOVA MONETA EUROPEA (EURO)

Com’è, noto, dal 1° gennaio 1999 avrà inizio il periodo di transizione (dal I° gennaio 1999 al 31 dicembre 2001) per l’introduzione della nuova moneta europea (EURO) in sostituzione della lira, durante il quale sono richiesti alle Pubbliche amministrazioni (e, quindi, anche alle istituzioni scolastiche) una serie di adempimenti e adeguamenti delle procedure contabili.

Nel periodo transitorio, per la tenuta delle scritture contabili, continuerà ad essere utilizzata esclusivamente la lira.

Tuttavia è prevista, per i creditori, la facoltà di richiedere pagamenti in euro mediante l’accreditamento in conto corrente bancario o postale. In tale ipotesi il mandato di pagamento dovrà essere emesso in lire, con l’indicazione che l’accreditamento dell’importo dovuto deve essere effettuato in euro. La conversione dell’importo del mandato in euro verrà eseguita dell’Istituto cassiere che espleta il servizio di cassa.

Anche i versamenti disposti in ero a favore delle istituzioni scolastiche verranno convertiti in lire dall’Istituto cassiere. Le relative reversali dovranno, di conseguenza, essere emesse per il corrispondente importo in lire comunicato dalla Banca cassiera (o dall’Ente poste Italiane).

In materia di effettuazione degli acquisti, va chiarito che le richieste di preventivo devono essere predisposte in modo tale da consentire agli offerenti di presentare proposte sia in lire che in euro. Al fine di rendere omogenei i dati di riferimento per la comparazione delle offerte, per i preventivi di spesa presentati in euro dovrà essere individuato il corrispondente importo in lire, determinato in base al tasso di cambio fisso che entrerà in vigore dal I° gennaio 1999.

Per agevolare l’introduzione dell’euro, è inoltre stabilito che nelle comunicazioni relative alle retribuzioni sia evidenziata la doppia indicazione, in lire e in euro, dell’importo netto spettante. Si ritiene opportuno che la doppia indicazione venga riportata anche sulle comunicazione relative ai compensi accessori. Si precisa che tali indicazioni hanno per il momento una finalità esclusivamente informativa, in quanto l’effettiva conversione valutaria in euro verrà effettuata, se del caso, dall’Istituto cassiere.

La presente circolare è stata elaborata dal Gruppo di lavoro interdirezionale per la gestione e contabilità delle istituzioni scolastiche. Si pregano le SS.LL. di volere diramare la presente circolare con la massima tempestività alle istituzioni scolastiche dipendenti.

D’ordine del Ministro
IL CAPO DI GABINETTO
F.to G. Trainito

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