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IFTS: AL VIA I PROGETTI PILOTA
Dalle tecnologie della produzione alla valorizzazione ambientale e artistica, dal trattamento dei rifiuti e delle acque alla gestione delle aziende agrituristiche: partono i primi 229 corsi per la formazione tecnica alle professioni emergenti.
Roma, 26 aprile 1999 - La Formazione Tecnico-professionale Integrata entra nella fase operativa: sono infatti pronti a partire i primi 229 progetti-pilota di istruzione e formazione tecnica superiore (IFTS), che sono stati attivati in quasi tutte le regioni italiane.
I corsi, rivolti a giovani ed adulti diplomati, sia occupati sia in attesa di occupazione, alternano la formazione di tipo tradizionale svolta in aula alle esperienze pratiche svolte nelle aziende, proprio per garantire la più efficace aderenza della scuola e della formazione professionale alle richieste del mondo del lavoro. A seconda del campo professionale di riferimento, la durata dei corsi varia da due a quattro semestri.
Si tratta dell'attivazione del terzo sistema di formazione tecnico-professionale, che si aggiunge alla scuola e all'Università. L'obiettivo è quello di rispondere con progetti formativi formulati sulle reali esigenze occupazionali, alla richiesta di nuove professionalità: dagli esperti in marketing ai tecnici esperti in applicazioni informatiche e multimediali per le imprese, ai consulenti in servizi commerciali e finanziari, agli esperti nella valorizzazione dei beni culturali e paesaggistici e ai controllori dei sistemi automatizzati di trasporto.
Il settore produttivo maggiormente rappresentato nella prima tranche sperimentale di interventi di formazione è quello dell'industria e del commercio (68 corsi, pari al 30% del totale). Segue in graduatoria il settore dell'ambiente e dei beni culturali (43 corsi, pari al 19%), mentre alla formazione nel campo dei trasporti è dedicato il 10% dei corsi, a pari merito con il settore della sicurezza.
La regione maggiormente coinvolta nell'attivazione di questa prima parte dei corsi è la Lombardia (30 corsi), seguita dalla Campania (26), dalla Toscana (25), dalla Puglia (22), dall'Emilia Romagna (18), dal Veneto (16), dalla Sardegna (15) e dalla Calabria (12).
Entra così nel vivo la realizzazione del sistema di formazione post-secondaria, di carattere non universitario, che mira alla creazione o alla riqualificazione di figure professionali tecniche di livello medio-alto, da inserire nei settori produttivi interessati dalle più recenti e profonde trasformazioni tecnologiche e professionali
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