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20 MILIARDI PER POTENZIARE LE BIBLIOTECHE SCOLASTICHE

600 milioni per la formazione dei docenti che le gestiranno.
Un successo l'iniziativa "A scuola con l'autore".

(Roma, 23 aprile 1999) - Un libro per essere felici, e una biblioteca scolastica sempre aperta per divertirsi con libri e cd rom. E' l'idea lanciata oggi dai ministri dei Beni Culturali, Giovanna Melandri, e della Pubblica Istruzione, Luigi Berlinguer, in occasione della manifestazione "A scuola con l'autore", che ha contraddistinto la partecipazione italiana alla Giornata Mondiale del Libro, realizzata sotto il patrocinio dell'Unesco. In coincidenza con la manifestazione, grazie alla collaborazione con Telecom, è stata organizzata una multivideoconferenza sul tema "Dalla biblioteca di classe al centro risorse educative multimediali", che ha collegato 53 scuole di Roma, Bologna, Cagliari e Torino.

Per potenziare le biblioteche scolastiche il ministero della Pubblica Istruzione ha stanziato 20 miliardi a partire da settembre 1999: serviranno per attrezzare i locali, per aumentare il numero dei libri in dotazione, per introdurre nuovi strumenti, come le postazioni multimediali, per favorire la messa in rete di biblioteche di scuole vicine, ma anche per pagare gli straordinari per tenere aperta la scuola dopo le lezioni. Inoltre sono stati stanziati 600 milioni per la formazione dei docenti che si specializzeranno nella gestione delle biblioteche.

"Bisogna diminuire il numero delle pagine dei libri di testo da studiare e aumentare quello dei libri extrascolastici che i ragazzi possono consultare in biblioteca - ha detto il ministro Berlinguer - Tra breve, comunque, anche i manuali scolastici tradizionali non esisteranno più, perché con l'autonomia non ci saranno più i programmi ministeriali: ci saranno obiettivi formativi, per cui non serviranno più libri dettagliati ed esaustivi. Sarà necessario che i ragazzi sviluppino la capacità di cercare su altri testi, e quindi sarà importantissimo che la biblioteca scolastica funzioni bene, sia accessibile anche nel pomeriggio e che i ragazzi acquistino familiarità con essa. In biblioteca deve esserci posto per il libro, ma anche per il computer: mi piacerebbe che ci fosse idealmente un banco a due piazze, con il posto per il libro e per la tastiera del computer".

Per quanto riguarda la curiosità verso i libri non scolastici, i bambini battono gli adolescenti: secondo un rapporto Doxa-Piemme il 68,7% dei bambini di età compresa tra i 5 e i 13 anni legge almeno un testo non scolastico, mentre tra i più grandi la percentuale scende al 49,8%.

Secondo un'inchiesta Doxa del 1998, il 29% dei frequentatori abituali delle biblioteche comunali, civiche e provinciali è costituito da bambini e ragazzi, di cui l'11% fino ai 6 anni di età, il 44% fino agli 11 anni e il 45% fino a 14 anni. Tra questi ultimi il 42% va in biblioteca oltre venti volte l'anno. I tassi di lettura abbastanza soddisfacenti nella fascia della scuola elementare non vengono confermati per gli adolescenti: i ragazzi italiani acquistano meno di 6 libri all'anno, contro il 7,5 della Francia e gli 8 del Lussemburgo, e solo il 77% va spesso in libreria, contro una media europea dell'84%. Con l'età, insomma, si perde il piacere del libro. Le brutte notizie cominciano quando si arriva alle scuole medie: i quindicenni che dichiarano di non aver letto alcun libro nell'anno sono il 12%, mentre i ventenni nella stessa situazione sono il 19,7%. Pochissimi sono i ragazzi che leggono per trovare argomenti da discutere con gli amici: questo fa pensare ad un rapporto con il libro che si consuma in maniera individuale, senza trasformarsi in occasione di socializzazione.

Alla manifestazione "A scuola con l'autore", che ha inaugurato la prima edizione della Giornata nazionale della lettura, hanno partecipato 350 scuole, dalle elementari alle superiori, per un totale di 40.000 ragazzi e 2.500 docenti. Nelle settimane scorse cento scrittori si sono recati nelle scuole, hanno parlato del proprio lavoro, dando un volto ai libri che i ragazzi hanno poi recensito. I dieci lavori migliori sono stati premiati con buoni libro e vocabolari.

La passione per la lettura nasce però innanzi tutto in famiglia. I bambini che leggono di più sono quelli che anche a casa hanno a disposizione dei libri, e sono stimolati dai genitori a leggerli.



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