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ATTIVITA' AGGIUNTIVE: LE SCUOLE SCELGONO L'ARTE
I risultati di un monitoraggio realizzato dal Ministero negli istituti superiori. Utilizzati 23 miliardi per iniziative integrative che hanno coinvolto circa 1.200.000 studenti e 38.000 docenti
Roma, 6 maggio 1999 - Teatro, arte e musica: sono questi i campi nello scorso anno scolastico che le scuole superiori hanno privilegiato per i progetti di attività complementari e integrative da realizzarsi in orario pomeridiano. Per attuare il progetto "scuole aperte", previsto dal DPR 567/96, nell'anno scolastico '97-98 le scuole hanno speso circa 23 miliardi, coinvolgendo circa 1.200.000 studenti e 38.000 insegnanti.
I dati emergono dall'indagine "Scuole aperte: le scelte degli studenti" realizzata dal ministero della Pubblica Istruzione - Ispettorato dell'Educazione Fisica - in riferimento all'anno scolastico 1997/98 presso 3.106 istituti superiori (l'84% del totale) tramite i Provveditorati agli Studi.
Il monitoraggio, che aveva lo scopo di accertare come le scuole hanno utilizzato le opportunità offerte dal DPR 567/96, ha considerato quattordici tipologie di attività, valutando per ciascuna i fondi spesi e l'indice di fruizione, calcolato in base al numero degli studenti e dei docenti coinvolti, e all'eventuale richiesta di intervento di esperti.
L'"audience" più vasta è quella fatta registrare dall'area "Teatro e cinema", che ha attratto il 16.3% degli studenti e ha visto la partecipazione del 18% dei docenti e del 21% degli esperti.
Al secondo posto compaiono poi le iniziative comprese nell'area "Arte, creatività e esperienze ludiche" (12.8% degli studenti, 10.8% dei docenti e 21.1% degli esperti). La musica si è collocata al terzo posto, coinvolgendo il 12% degli studenti, il 9.6% dei docenti e il 10.3% di esperti.
L'interesse del 9.1% degli studenti è andato alla promozione della salute e alla prevenzione dalle tossicodipendenze; allo sport è stato dedicate il 6% delle attività che hanno coinvolto gli studenti e il 4.9% di docenti. Le attività per l'orientamento e il lavoro hanno raccolto il 5.9% dell'interesse studentesco e quelle informatiche il 5.5%.
L'impegno delle scuole non è stato però all'altezza delle aspettative: i 22,5 miliardi spesi corrispondono solo al 62.2% dei 36,2 miliardi disponibili. L'impegno di spesa è stato più forte nelle regioni del Nord Est (74.7%), contro il 52.1% del meridione.
Inoltre il maggior numero delle iniziative (3.117 progetti, pari al 37.8% del totale) è stato proposto dal collegio dei docenti, mentre i comitati studenteschi, che nello spirito della legge dovevano essere i promotori principali delle attività legate alle "scuole aperte", hanno firmato solo il 24.7% delle proposte (2.039 in tutto). I consigli d'istituto hanno ideato 1.614 proposte (19.6%).
Lombardia e Puglia sono le regioni in cui per questo primo anno l'iniziativa ha avuto maggior successo: in Lombardia gli studenti coinvolti sono stati circa 178.000 (15.1% del totale) e i docenti circa 5.000 (13.5%), mentre in Puglia hanno partecipato a "scuole aperte" circa 143.000 studenti (12.1% del totale) e 4.000 docenti.
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