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UFFICIO STAMPA
COMPUTER A CASA ANCHE PER I DOCENTI
Il Ministero della Pubblica Istruzione, nell’ambito del Programma di sviluppo delle tecnologie didattiche, promuove da tempo una sensibilizzazione dei docenti all’uso delle nuove tecnologie. Per questo il ministero ha sollecitato e ottenuto speciali offerte di benefici e servizi da parte delle imprese per i singoli docenti, ad esempio sia Apple sia Ibm offrono ai docenti facilitazioni di acquisto e servizi personalizzati.
Dando seguito all’iniziativa in corso, annunciata la scorsa settimana dal presidente del Consiglio, per la concessione agli studenti di speciali condizioni per l’acquisto di computer, il ministro Berlinguer ha chiesto alle imprese di estendere ai docenti le stesse condizioni concordate con palazzo Chigi e cioè al costo di non oltre 1.400.000 che corrisponde ad uno sconto di circa il 40% sul prezzo di listino. Le modalità di acquisto saranno naturalmente diverse perché affidate ad un rapporto diretto tra i docenti e le imprese senza la mediazione degli istituti bancari, ma comunque identico sconto e possibilità di rateizzazione. La richiesta è stata rivolta anche a Confindustria al fine di coinvolgere il maggior numero possibile d’imprese. Hanno già manifestato la volontà di aderire importanti imprese a carattere nazionale.
Tale iniziativa darà ulteriore spinta al veloce processo d’informatizzazione in atto nelle scuole, per le quali con l’anno in corso si conclude il Programma quadriennale che ha visto l’impegno di circa 800 miliardi e il coinvolgimento di tutte le istituzioni scolastiche. Grazie a questo Programma la quasi totalità delle scuole secondarie superiori (90%) e la metà delle scuole medie ed elementari hanno già il collegamento con Internet. Tutte le segreterie delle scuole italiane, oltre ai Provveditorati, sono ormai collegate direttamente alla rete del Ministero della Pubblica Istruzione. A conclusione del Programma avremo un rapporto computer-studenti di uno a 10 nelle scuole secondarie superiori e di uno a 30 nelle scuole medie ed elementari, collocando così l’Italia nella fascia medio alta dei Paesi Europei.
Roma, 24 marzo 2000
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