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Lettera del Ministro
A tutti i dirigenti scolastici
A tutti i docenti
Trovate qui di seguito lo schema di decreto che, come richiesto dalla legge, definisce la quota oraria degli ambiti e delle discipline nella scuola di base e, in allegato, come parte integrante del decreto, gli indirizzi per la attuazione del curricolo. Il documento è ora all'esame degli organismi di consultazione e controllo e, tenendo conto dei loro pareri, potrà acquistare pieno vigore formale nelle prossime settimane.
Come vedrete, il testo non è breve. Vi prego tuttavia di tenere conto che esso accomuna considerazioni generali relative sia all'intero impianto delle scuole dell'autonomia e della riforma (parte I), sia alla scuola dell'infanzia che costituisce parte integrante del sistema educativo nazionale di istruzione (parte II) e di base (parte III), con una analitica esposizione delle indicazioni curricolari per la quota nazionale pertinenti a tutti gli ambiti e a tutte le discipline di insegnamento e apprendimento. Tutto ciò sintetizza gli ampi documenti che la Commissione per il riordino dei cicli ha elaborato finora, prima perché fosse possibile predisporre il Programma di progressiva attuazione del riordino dei cicli, approvato dal Parlamento nel dicembre scorso, poi per predisporre le indicazioni curricolari che consentano alla scuola di base di avviarsi dal prossimo settembre. La Commissione proseguirà adesso i suoi lavori per contribuire alla elaborazione dei curricoli della scuola secondaria.
Come è noto, la Commissione, che ha lavorato con impegno esemplare, è composta, oltre che da rappresentanti delle associazioni delle famiglie e degli enti locali, da studiosi di vaglia delle più varie discipline e associazioni disciplinari, tra i quali i rappresentanti delle massime istituzioni culturali del nostro Paese, e soprattutto, per oltre la metà, da dirigenti scolastici e insegnanti delle scuole e in servizio attualmente nelle scuole. Non è dunque da stupirsi se, come si rileverà facilmente, la Commissione non ha tanto innovato quanto piuttosto riorganizzato e portato a norma, perché si generalizzi al meglio, il ricco patrimonio di esperienze didattiche e di innovazioni istituzionali sedimentato negli anni, anzi, talora da decenni.
Torna alle scuole ciò che le scuole, pur entro le costrizioni del vecchio impianto centralistico ormai abbandonato, hanno saputo elaborare in concreto.
Come sapete, ogni tre anni il Parlamento sarà chiamato a discutere l'andamento della progressiva attuazione della riforma sulla base di una relazione del Ministro dell'Istruzione fondata a sua volta sull'esperienza e i contributi delle scuole. Si apre dunque una fase pluriennale in cui il vostro apporto sarà determinante per orientare al meglio il cammino dell'intero sistema educativo pubblico (statale e paritario) dell'istruzione e della formazione. Con oggi si avvia questa fase di colloquio e confronto che sarà produttiva per tutta la scuola e la società italiana.
Accettate, con i miei saluti, un augurio cordiale di buon lavoro.
Tullio De Mauro
Ministro della Pubblica Istruzione
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