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Dipartimento per lo sviluppo dell'Istruzione
Direzione Generale per le relazioni internazionali - Uff.III
Programma Leonardo da Vinci 2000-2006
Prot. 20349/INT/U03
Roma, 28 novembre 2001
Per garantire il massimo impatto e trasferibilità sul sistema nazionale dei risultati delle iniziative che riceveranno il contributo, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, in accordo con il Comitato di Pilotaggio Nazionale, hanno definito per la scadenza del 18 gennaio 2002 alcune aree di progettazione che, nel declinare quelle già presenti nell'Avviso Comunitario, saranno considerate prioritarie.
ALTERNANZA E APPRENDISTATO
Le proposte che si collocheranno in questo ambito dovranno insistere sulla dimensione pedagogica del dispositivo, oltre che sugli aspetti di formalizzazione contrattuale o su modalità di certificazione, valorizzazione e valutazione delle esperienze in essere o previste.
I progetti dovranno prevedere la partecipazione di attori provenienti dai due ambiti organizzativi che connotano l'esperienza di alternanza, ossia l'istituzione formativa e la struttura produttiva.
Laddove le proposte prevedano la relazione tra la tematica e particolari forme contrattuali, come l'apprendistato, particolare attenzione dovrebbe essere posta alle figure che intervengono, a finalità formative o di facilitazione all'inserimento dei beneficiari potenziali dei contratti, con riferimento allo sviluppo delle necessarie competenze professionali e ai conseguenti indotti formativi.
Si suggerisce, inoltre, di valorizzare attraverso progetti di disseminazione alcune prassi già delineate nell'ambito di precedenti interventi (tutor, mentor), prevalentemente condotti da partenariati promossi o costituiti dalle parti sociali.
FORMAZIONE CONTINUA
Saranno considerati prioritari quei progetti che, confrontandosi con questa tematica, prevedano la predisposizione di curricoli formativi, metodologie e la produzione di supporti didattici, attraverso l'utilizzo delle nuove tecnologie, volti all'acquisizione di nuove competenze.
Tali nuove competenze dovrebbero situarsi preferibilmente nell'area dei saperi connessi ad attività manageriali (organizzativi e gestionali), finalizzati allo sviluppo della competitività delle imprese e della loro capacità di prevedere ed effettuare investimenti in tecnologie e risorse umane, indipendentemente da settori e dimensioni aziendali.
I risultati dovranno essere potenzialmente utilizzabili e trasferibili sull'intero sistema produttivo, prendendo in considerazione le specifiche esigenze, potenzialità e vincoli di cui soprattutto le P.M.I. sono portatrici.
Pertanto, la presenza con ruolo attivo nei partenariati di soggetti provenienti dal mondo delle imprese è ritenuta elemento di qualità.
Si suggerisce, inoltre, di valorizzare alcune prassi delineate in ambito nazionale e comunitario, nelle quali sia stata prevista la partecipazione attiva delle parti sociali.
INTEGRAZIONE DEI SISTEMI
L'integrazione dei sistemi rappresenta in Leonardo da Vinci un obiettivo e una modalità attuativa fondamentale. In questo senso, appare particolarmente funzionale la promozione di interventi di sistema, nell'ambito dei quali la dimensione e la composizione dei partenariati preveda e sperimenti livelli di dialogo e capacità di perseguire obiettivi comuni tra attori con diversi ruoli, competenze e vocazioni. Sostanzialmente, i progetti che possono essere ricondotti nell'ambito di questa ampia area riguarderanno prioritariamente:
lo sviluppo locale, con accentuazione posta, da un lato, su sperimentazioni capaci di connettere efficacemente tutti gli attori che intervengono nello sviluppo integrato di aree territoriali specifiche, anche attraverso la formalizzazione di progetti di Reti, e, dall'altro, l'elaborazione di percorsi formativi rivolti a figure di mediazione tra i vincoli e le opportunità esistenti. Con particolare attenzione saranno valutate le proposte riguardanti la componente formativa del lancio e della gestione di patti formativi e di patti territoriali, sia diretta agli attori che ai beneficiari di iniziative di sviluppo imprenditoriale nei territori interessati da questa forma di intervento;
l'autonomia scolastica, tematica esplorabile in Leonardo da Vinci per le sue proprietà più trasversali, verrà considerata prioritaria se le proposte saranno connotate da una accentuazione sul miglioramento delle competenze di quanti negli Istituti scolastici, avviati verso la copertura di una funzione più ampia di "Agenzia Formativa", dovranno adottare un approccio di sviluppo integrato del territorio e confrontarsi con la complessità progettuale che tale approccio implica.
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la qualità nell'offerta formativa, obiettivo che, per essere considerato prioritario, dovrà essere chiaramente ancorato a tematiche specifiche quali quelle dell'accreditamento, della certificazione, della valutazione, dell'alternanza e della formazione dei formatori. Anche in questo caso, i progetti dovranno essere promossi da soggetti che possano dimostrare la propria esperienza e capacità di trasferimento sul sistema nazionale dei prodotti e dei risultati attesi. Si suggerisce, inoltre, di connettere la tematica della qualità a quella delle Nuove Tecnologie, stimolando proposte che contribuiscano a definire standard di riferimento sia per l'elaborazione di materiali didattici innovativi da esse supportati, sia sulle condizioni di un loro uso efficace ed efficiente in occasione di interventi formativi.
Particolare interesse può assumere l'interrelazione tra queste aree e le metodologie e i contenuti utilizzati nell'ambito delle sperimentazioni nazionali inerenti l'analisi dei fabbisogni.
SERVIZI PER L'IMPIEGO
Le proposte riguarderanno metodologie e applicativi per la funzionalità dei servizi che al livello degli Enti Locali sono preposti ad accompagnare l'inserimento lavorativo.
Un interesse prioritario rivestiranno:
le iniziative per l'inserimento dei soggetti ad "elevato capitale umano", ovvero, le cui competenze possono favorire l'innovazione e la produttività delle imprese;
i progetti che permetteranno, attraverso i loro risultati e prodotti, di accompagnare i processi relazionali tra il mondo produttivo locale, le scuole e gli organismi di formazione e le parti sociali, permettendo lo sviluppo di competenze per l'erogazione di servizi alle imprese e alle altre organizzazioni operanti sul territorio di riferimento (selezione del personale, analisi organizzative, evidenziazione di bisogni di competenze e profili professionali, progettazione di percorsi di riqualificazione dei lavoratori);
Si ricorda, inoltre, che, nell'ambito di Leonardo da Vinci I fase, sono stati realizzati interventi i cui risultati potrebbero essere oggetto di disseminazione attraverso progetti di Reti Transnazionali.
ISTRUZIONE E FORMAZIONE PERMANENTE
Tale priorità deve essere interpretata alla luce delle riflessioni espresse all'interno del Memorandum sull'istruzione e la formazione permanente.
Alcuni elementi, tra l'altro, possono accompagnare le grandi linee di riforma che il sistema educativo nazionale sta tracciando, con particolare riferimento all'individuazione di percorsi formativi che possono sboccare nell'assolvimento dell'obbligo formativo.
In questo ultimo caso, in considerazione del fatto che il dibattito su tale tematica è aperto e che si tratta, comunque, di un dispositivo di interesse nazionale e che pertanto può essere affrontata in Leonardo da Vinci esclusivamente per alcune dimensioni o accentuazioni trasversali. Alcune di queste possono essere evidenziate come segue ed essere, conseguentemente, trasformate in linee concrete di azione:
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elaborazione di contenuti, modelli, metodologie e strumenti formativi, in grado di costruire o sostenere un sistema di "passerelle", con particolare attenzione a quelle che permettono il rientro in contesti formativi per adulti e giovani occupati;
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sviluppo di curricoli innovativi, concepiti in un quadro di formazione modulare e basata su destrutturazione dei percorsi in unità alle quali riconoscere valore di crediti formativi;
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interventi volti al miglioramento della trasparenza, valorizzazione e gestione delle opportunità formative colte "on the job".
MOBILITÀ
Per quanto riguarda la mobilità, verrà data priorità a quei progetti che attueranno misure volte a favorire:
i giovani apprendisti;
i giovani alla ricerca di prima occupazione;
lo sviluppo di reti specializzate nella mobilità di giovani inoccupati e studenti universitari che rivolgano i tirocini a utenze non necessariamente locali ma estese a tutto il territorio nazionale;
una cooperazione transnazionale che garantisca il reperimento delle aziende straniere per l'inserimento di laureandi e neolaureati;
il recupero e l'integrazione di utenze svantaggiate (drop-out, disagiati sociali, giovani in possesso di qualifiche basse o inadeguate all'inserimento del mercato del lavoro);
la creazione di partenariati con i nuovi paesi associati;
la costruzione di moduli di preparazione linguistica settoriale;
la cooperazione transnazionale tra operatori delle parti sociali al fine di rafforzare il ruolo della formazione in tale ambito;
gli scambi di formatori e tutor specializzati nelle competenze linguistiche che intendano promuovere la creazione di percorsi innovativi nel campo dell'apprendimento e dell'insegnamento delle lingue straniere.
Una attenzione specifica verrà infine rivolta a quei progetti che attueranno azioni per la certificazione dei tirocini transnazionali, in particolare le proposte che intendono collegarsi ad Europass-formation.
VALORIZZAZIONE E CAPITALIZZAZIONE
Con particolare attenzione saranno valutate quelle proposte che, indipendentemente dalla misura prescelta (progetti pilota, competenze linguistiche o reti transnazionali), prevedano azioni di disseminazione, valorizzazione e capitalizzazione di risultati e prodotti conseguiti o realizzati con il supporto o contributo economico nazionale e/o comunitario, i cui ambiti di riferimento siano coerenti con le tematiche sopra evidenziate.
COMPETENZE LINGUISTICHE
Lo sviluppo delle competenze linguistiche rappresenta un obiettivo specifico delle sperimentazioni e dei programmi di mobilità attivati in Leonardo da Vinci. In questo ambito, saranno considerati prioritari quei progetti che:
siano in grado di dimostrare un valore aggiunto rispetto alla formazione di base, sviluppando competenze utilizzabili immediatamente in una dimensione professionale (microlingue settoriali);
possano supportare i formatori, insegnanti e responsabili della gestione delle risorse umane nelle organizzazioni nella fase di rilevamento dei bisogni degli utenti dei propri servizi ("audit linguistici").
CRITERI DI QUALITÀ TRASVERSALE
Indipendentemente dall'area di intervento prescelta, inoltre, le candidature dovranno dimostrare di avere considerato attentamente nella progettazione, e nel percorso attuativo in essa prospettato, le dimensioni trasversali del Programma Leonardo da Vinci, consistenti nella promozione delle pari opportunità, nel miglioramento delle capacità di scelta attraverso proprietà del progetto esplicite ed implicite di orientamento e nella tensione verso il miglioramento dei sistemi e dispositivi di inclusione sociale e lotta allo svantaggio.
Le proposte dovranno, inoltre, dimostrare la funzionalità e il livello di integrazione massimo con le politiche attualmente sviluppate con il supporto di altri strumenti di accompagnamento quali il FSE, le altre Iniziative comunitarie e i programmi nazionali in corso di attuazione.
Inoltre, la Decisione Leonardo da Vinci consente e stimola lo sviluppo di azioni combinate. Tali azioni saranno ritenute prioritarie a condizione che i partenariati proponenti questa complessa e articolata tipologia di intervento siano in grado di dimostrare la funzionalità e l'interdipendenza tra la proposta di mobilità e l'azione prospettata nell'ambito del Progetto Pilota, di Competenze Linguistiche o di Rete Transnazionale.
Le candidature avanzate sulle tematiche descritte, per essere considerate prioritarie, dovranno inoltre:
essere avanzate da reti di attori nazionali e transnazionali ampie e multirappresentative, nelle quali siano presenti, con ruoli attivi e di indirizzo, istituti formativi, parti sociali e soggetti istituzionali, che avranno individuato contraenti con elevate e riconosciute capacità gestionali rilevabili dall'analisi dell'esperienza specifica posseduta per lo svolgimento del ruolo di coordinamento amministrativo e gestionale. Tali partenariati dovranno dimostrare di operare per il conseguimento di obiettivi connessi ad ambiti strategici di politica nazionale in materia di formazione (quali la formazione continua, l'apprendistato, l'obbligo formativo) e di essere in grado di assicurare il trasferimento di risultati e prodotti e, di conseguenza, l'impatto sul sistema formativo e, se previsto, produttivo;
presentare una durata che consenta di ottenere e trasferire rapidamente i risultati, trasformando le sperimentazioni, laddove ciò sia giustificato dalla qualità dei prodotti e delle soluzioni identificate, a regime. Pertanto progetti che prevedano una durata che vada dai 12 ai 24 mesi potrebbero, in questa ottica, risultare i più funzionali;
presentare una richiesta di contributo pari ai massimali ammessi dalla Decisione Leonardo da Vinci solo quando la dimensione dell'iniziativa e l'ampiezza della rete lo giustifichi
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