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Scrutini secondarie superiori,
il biennio sempre più selettivo
Roma, 30 luglio 2001 - E' in crescita il numero degli studenti dei primi due anni di scuola superiore che non vengono ammessi alla classe successiva: il biennio iniziale si conferma dunque come il banco di prova più selettivo nella carriera scolastica. Superato questo, le cose filano più lisce. Negli anni successivi il rapporto con lo studio presenta ostacoli minori, e la percentuale di successo scolastico aumenta. E' questo uno dei dati principali dell'indagine campionaria svolta dal Sistan, il servizio statistico del ministero dell'Istruzione, sui risultati degli scrutini dello scorso giugno. Il passaggio più impervio è quello del primo anno: gli ammessi dalla prima alla seconda classe superiore sono passati dall'83,3% dell'a.s. 1999-2000 all'81,8% di quest'anno; gli ammessi dal seconda alla terza classe sono scesi dall'88,9% dell'anno scorso all'87,3%. I valori sono pressoché uguali invece per gli scrutini degli altri anni: in leggera diminuzione i promossi dal terzo al quarto anno (89,3% contro 89% di quest'anno) e dal quarto al quinto (90% l'anno scorso, 89,8% quest'anno).
Le ammissioni restano comunque fortemente condizionate dal debito formativo: i dati raccolti dal Sistan sull'incidenza del debito formativo negli scrutini dell'anno scolastico 2000-01 fanno rilevare che in tutta la scuola superiore il 42,6% delle promozioni è subordinato al successivo recupero. E la concentrazione più alta di promozioni con debito si riscontra ancora una volta nelle prime due classi: alla fine del primo anno il 43,4% degli studenti passa con il debito, alla fine del secondo gli ammessi con debito diventano il 43,9%. Percentuali che vengono poi compensate nei due anni successivi, in cui gli indebitati risultano il 40,9% alla fine del terzo anno e il 41,7% alla fine del quarto.
Per quanto riguarda infine l'efficacia dei corsi di recupero attivati nelle scuole secondarie superiori, l'indagine campionaria del Sistan rileva che solo il 37,8% degli studenti con debito frequenta i corsi e che di questi l'81,1%, a seguito della verifica prescritta dalla legge, risulta aver colmato le proprie lacune e saldato il proprio debito, con un'oscillazione che va dall'89,3% nei licei scientifici al 72,6% negli istituti professionali.
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