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Le novità del mese di NOVEMBRE 2006
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Roma, 2 novembre 2006 |
Fuga dalle scienze, Fioroni: parte la task force per la cultura scientifica
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"Si dice che Platone avesse fatto mettere un avviso all'ingresso della sua Accademia: "Non entri chi non sa di matematica!". Oggi Platone rischierebbe il deserto". Con queste parole il Ministro Giuseppe Fioroni ha dato il via al Gruppo di Lavoro interministeriale, presieduto da Luigi Berlinguer, per la diffusione della cultura scientifica. Il Gruppo, che si è insediato al Ministero della Pubblica Istruzione, coinvolge anche il Ministero dell'università e ricerca, il Ministero per l'innovazione tecnologica e il Ministero per i beni culturali.
Di seguito alcuni stralci dagli interventi dei Ministri Fioroni, Mussi e del Presidente Berlinguer.
Giuseppe Fioroni
I dati sulla fuga dalle facoltà scientifiche pongono alla scuola, tra i tanti, un problema serio: rischiamo a breve di trovarci senza insegnanti nelle materie scientifiche di base. Dovremo importarli?
Inoltre l'impoverimento diffuso in termini di cultura scientifica e l'assottigliarsi della propensione alla ricerca si traducono, col tempo, in perdite sostanziali anche in relazione alla competitività del sistema produttivo. Ma anche qui occorre sottolineare che, a fronte di una serie di discorsi, di critiche e di obiezioni dal mondo delle imprese sulla necessità di avere scuole di qualità e sistemi formativi competitivi, poi con corrispondono i fatti: su 100 assunti dalle imprese nel 2006 il 38% è in possesso solo della licenza di terza media e spesso neanche di quella.
In generale su 100 assunti dalle imprese, circa 72 non avevano nessuna specializzazione professionale. Occorrerebbero forse meno prediche e più assunzioni qualificate.
Bisogna ridare alla cultura scientifica un appeal che sappia stimolare i nostri ragazzi, e in questo non si deve sottrarre nemmeno la televisione generalista, che deve iniziare a divulgare informazione scientifica, magari con meno "Pupe e secchioni" e più trasmissioni di Piero Angela.
Fabio Mussi
È in atto una rivoluzione nel campo scientifico, e spero che l'investimento del nostro Paese in ricerca e innovazione superi quello per gli armamenti.
I paesi scandinavi hanno già superato gli obiettivi di Lisbona.
Il nostro paese si basa su un sistema di piccole imprese come in Svezia e Finlandia, ma il loro investimento nella ricerca scientifica è superiore. Non è un problema di struttura ma di cultura.
Spendiamo meno di tutti, ma non siamo così indietro. La potenzialità c'è e questo gruppo di lavoro vuole aiutare a superare la crisi del calo delle iscrizione alla facoltà scientifiche. E poi non è possibile che un ricercatore guadagni 1000 euro al mese a 35 anni.
Luigi Berlinguer
È la prima volta nel nostro Paese che si crea un gruppo di lavoro di questo tipo. Se quattro Ministri si sono scomodati in un momento così delicato, è di buon auspicio e merita la nostra attenzione.
Questo non è un organo di governo ma una lobby intellettuale.
È un comitato che deve suggerire le linee di una politica, proporre iniziative sia per i docenti che per gli studenti.
Le soluzioni pratiche vanno prese da subito, come la creazione di un tessuto di conoscenze coerenti con gli obiettivi di Lisbona.
È importante partire dalla scuola, rafforzare le attrezzature, la valutazione dei risultati e le iniziative prese. È anche importante capire come vengono scelte le facoltà scientifiche, capire se c'è un nesso tra attitudini e insuccessi. Abbiamo bisogno di una prospettiva sistemica e ordinata e ci dobbiamo chiedere perché il ragazzo giapponese il primo giorno di scuola entra in un laboratorio e in Italia no.
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aggiornato: 02/03/2010
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