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Le novità del mese di FEBBRAIO 2007
Ufficio Stampa |
Insuccessi e abbandoni a.s. 2004-2005
La radiografia italiana
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La dispersione scolastica
Indicatori di base per l'analisi del fenomeno - a.s. 2004/2005 |
Siamo ancora lontani dagli obiettivi dell’Agenda di Lisbona che vincola i paesi UE a non superare, per il 2010, il 10% di abbandoni precoci (early school leavers). I dati statistici rilevati dalla Direzione Studi e Programmazione del Ministero della Pubblica Istruzione sugli scrutini dell’anno scolastico 2004-2005 segnalano una distanza dell’Italia dall’obiettivo europeo di 10 punti.
In particolare :
- nella scuola media
Sono 8.500 - di cui 3.000 nel primo anno di corso - i ragazzi che hanno abbandonato gli studi. Una parte (oltre 5.000) si ritira dandone avviso formale alla scuola, mentre un’altra (3.480) sparisce senza spiegazioni.
Se i numeri sono piccoli in termini percentuali (si tratta dello 0,5%) degli iscritti, restano invece consistenti in termini assoluti. Particolarmente preoccupante, in questo quadro, che ben 3000 ragazzi abbandonino gli studi già nella prima classe.
- nella scuola secondaria superiore
Gli studenti che interrompono la frequenza sono il 3,7%, 93.747 in numeri assoluti. Anche qui è alta la percentuale delle interruzioni fin dal primo anno di corso (40,8%). Non tutti quelli che interrompono abbandonano definitivamente: una parte passa ad altri indirizzi o, prima o poi, rientra in formazione nel canale della formazione professionale o nei corsi serali per lavoratori-studenti attivati, in numero ancora assai modesto, nella scuola secondaria superiore. Per altri, invece, l’abbandono è definitivo.
Su 100 ragazzi che dopo la scuola media si iscrivono alla prima classe della scuola superiore, 17 non concludono positivamente l’anno scolastico. Le conclusioni positive sono il 48%, mentre nel 35% dei casi i ragazzi, pur promossi, hanno 1 o più debiti formativi da recuperare.
Il risultato finale, tra bocciature/ripetenze, ritardi, abbandoni , è che quasi un terzo dei ragazzi italiani non consegue un diploma.
La maggiore probabilità di conseguire il diploma riguarda i liceali (85%), seguono gli studenti dei tecnici (79%), dell’istruzione artistica (62,9%), degli istituti professionali (47,8%). Mentre per i liceali non ci sono differenze territoriali, per gli altri i valori del Sud e delle isole sono significativamente più bassi.
In tutte le tipologie di scuola, le ragazze hanno risultati nettamente superiori a quelli dei maschi. Nei tecnici, scuole tradizionalmente più maschili che femminili, la probabilità delle ragazze di conseguire un diploma è pari a 87,6%, a fronte di una probabilità dei ragazzi pari a 74,5%.
Nell’anno 2006, i 18-24enni con la sola licenza media, che in Basilicata sono il 12.6%, salgono al 30,4% in Sicilia.
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aggiornato: 02/03/2010
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